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Hamilton continua a volare, in qualifica dove coglie la quarta pole position stagionale, in gara con la terza vittoria su quattro gare, e in classifica. Perfetto, velocissimo eppure mai sopra le righe: quello di quest'anno forse non è l'Hamilton più spettacolare di sempre, ma è certamente il più efficace. Allo spegnersi del semaforo scatta perfettamente e poi mette in atto l'ormai abituale strategia: un ritmo fortissimo nei primi 2-3 passaggi per costruirsi un distacco di 2-3 secondi da amministrare con saggezza per tutta la gara. Nel finale gestisce con freddezza i problemi della vettura e coglie una vittoria merita: voto 9, perfetto.
Rosberg smarrito, Raikkonen è tornato!
Ancora una volta, invece, Rosberg gli arriva alle spalle ma fatica, e tanto: in qualifica si fa sorprendere anche da Vettel e al via transita addirittura 4° alla fine del primo giro. Con due bei sorpassi sulle Ferrari rimette le cose a posto, ma anche quando si trova Hamilton a tiro non dà mai l'impressione di andare a prendere l'inglese, e neppure di provarci. Eppure proprio in Bahrain un anno fa aveva dato vita a uno dei duelli più belli del campionato con Hamilton, uscendo sconfitto ma a testa alta dalla sfida. Nel finale un guasto lo costringe a regalare la seconda posizione a Raikkonen, ma la sostanza rimane: dopo 4 gare il distacco in classifica dal compagno di squadra è già importante, dall'inizio dell'anno il tedesco ha sempre corso a un livello inferiore rispetto ad Hamilton e infatti l'inglese è sempre più il pilota di punta per la Mercedes, che quest'anno con una Ferrari così forte dovrà probabilmente iniziare a fare qualche gioco di squadra, se non in ottica campionato almeno a livello di strategia nelle singole gare. Voto 5, scialbo.
Chi invece non ha sbagliato niente è stato Raikkonen: in qualifica ottiene il 4° tempo ma con un distacco contenuto da Vettel e soprattutto da Rosberg, in gara al via sorprende il tedesco e anche quando dopo pochi giri deve cedergli nuovamente la posizione il finlandese corre sempre su un ritmo altissimo e gestendo allo stesso tempo al meglio le gomme: una gara "alla Raikkonen" insomma, e il 2° posto è un bellissimo e meritato risultato dopo le prestazioni positive dall'inizio dell'anno che però non si erano ancora concretizzate del tutto. Il fatto poi che il finlandese, a fine gara, fosse soprattutto seccato di non essere riuscito a... vincere è un'ulteriore conferma delle qualità di questa Ferrari e della motivazione del Raikkonen 2015: voto 9, bentornato campione! Qualche errore di troppo invece per Vettel, strepitoso in qualifica ma troppo falloso in gara, soprattutto per uno come lui di solito molto efficace: Arrivabene lo ha assolto a fine gara ricordando che errare è umano e chi scrive non pretende certo di essere più severo del DS Ferrari, quindi voto 6 comunque. Però peccato.
Williams nel pallone, Ricciardo fa quel che può
Bottas, invece, ha disputato il suo miglior week end da inizio campionato: finalmente più veloce di Massa in qualifica, in gara ha corso con consistenza anche se a lungo in solitaria, in quanto troppo staccato dalle Ferrari e con troppo vantaggio su chi lo inseguiva. Quando però si è trovato Vettel alle spalle ha resistito al tedesco con freddezza, facendo valere la maggiore velocità di punta della sua Williams. Voto 8,5, mastino. Voto 7,5 comunque a Massa, che stavolta è stato più lento del finlandese in qualifica e soprattutto è stato azzoppato prima del via dalla sua monoposto: partito dal fondo, ha compiuto una gara concreta con una bella progressione, anche se quest'anno il livello si è alzato molto e infatti più in là del 10° posto non è arrivato, complice una strategia su 3 soste che forse non era la scelta migliore per uno che partiva dal fondo. Lui però ha fatto ancora una volto tutto il possibile. Incolpevole.
Qualche errore di troppo invece per Vettel, strepitoso in qualifica ma troppo falloso in gara
Ha fatto forse anche più di quel che si poteva invece Ricciardo, come sempre formidabile in qualifica a staccare il 7° tempo con il motore Renault su questa pista e tenace in gara a resiste a vetture con ben altra cavalleria. Perfino il motore francese deve essersi commosso di fronte a una prestazione così, e infatti ha atteso l'arrivo per esplodere in una nuvola di fumo. Voto 9, perché Ricciardo è lo stesso dello scorso anno, solo la monoposto purtroppo non va altrettanto. Come in Cina, anche in Bahrain Grosjean non si è praticamente mai visto, eppure è finito a punti, segno di una gara disputata tutta all'insegna della concretezza, massimizzando più il potenziale del motore Mercedes piuttosto che quello di una monoposto ancora acerba. Voto 8, professionista.
Incorreggibile Maldonado
Si è visto anche troppo invece, come sempre, Maldonado, che nel primo giro ha mostrato tutto il suo repertorio: prima un errore da principiante quando si è schierato male in griglia, quindi due uscite fuori pista dalle quali si è salvato solo grazie alle scellerate vie di fuga in asfalto di oggi. Quando si dice un giro che vale una carriera... Voto 0, senza speranza. Ha ripreso le migliori abitudini di un tempo invece Perez: con una Force India tra le meno incisive degli ultimi anni resta fuori dalla Q3 ma in gara si arrampica fino ad un onorevolissimo 8° posto, ottenuto gestendo al meglio le gomme e compiendo qualche buon sorpasso. Voto 8,5 quindi per il messicano, veloce e concreto.
Un percorso opposto è quello di Hulkenberg, che entra in Q3 ma poi in gara scivola gradualmente fuori dalla zona punti, con grossi problemi nella gestione delle gomme figli probabilmente di un assetto non proprio azzeccato. Per il tedesco voto 5 e la sensazione che qualcosa si sia inceppato nel pilota tedesco: non sarebbe la prima grande promessa che persa l'occasione di entrare in un top team vede gradualmente sfumare un enorme talento potenziale. E quest'anno, con il parallelo programma endurance con Porsche, rischia davvero di distrarsi un po' troppo. Rinviene bene dal fondo invece Kvyat, che entra in zona punti con una gara poco spettacolare ma incisiva nei limiti della monoposto: il russo è bravo (voto 7), però Ricciardo è su un altro livello, almeno per il momento.
Rookie: mitico Sainz
Voto 8 di incoraggiamento per Alonso, che sfiora il primo punto della stagione con un'auto già molto migliorata rispetto al primo gran premio dell'anno ma ancora pesantemente in debito di cavalli, come dimostravano i sorpassi subiti già a metà rettilineo. Lo spagnolo però non demorde e non ha ancora litigato con Ron Dennis, o non più del solito comunque, e questa è già una notizia. Voto 7 a Nasr, autore di alcuni bei sorpassi ma penalizzato dalla strategia su tre soste: il brasiliano non va a punti ma convince lo stesso, ancora una volta; niente male per uno arrivato in F1 con l'etichetta di "pilota con la valigia": sorpresa. Infine, voto 8 sulla fiducia a Sainz, autore di una bellissima qualifica su una pista di motore, poi azzoppato in gara dalla monoposto, mentre Verstappen (voto 5,5) stavolta è apparso meno extraterrestre del solito prima di ritirarsi anche lui. Ma avrà modo di rifarsi, ne siamo sicuri.
F1, GP Bahrain 2015: le pagelle
Hamilton: 9
Raikkonen: 9
Ricciardo: 9
Bottas: 8,5
Perez: 8,5
Alonso: 8
Grosjean: 8
Sainz: 8
Massa: 7,5
Kvyat: 7
Nasr: 7
Vettel: 6
Verstappen: 5,5
Rosberg: 5
Hulkenberg: 5
Maldonado: 0