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Il circuito cittadino di Baku su cui si correrà domenica il GP dell’Azerbaijan continua a riservare sorprese. Quelle del pomeriggio del sabato, rivelata dalla prima Sprint del 2023, non sono state completamente positive per Ferrari. Il team del Cavallino Rampante ha visto le aspettative create dalla “doppia” pole di Leclerc, che ha confermato il primo posto in qualifica anche nell’esordiente Shootout a fare pendant con la pole delle qualifiche di venerdì per il Gran Premio, infrangersi contro prestazioni fin troppo note. La Rossa ha ancora una volta dimostrato la propria potenza nel giro secco ma difficoltà nella gestione di una gara, anche una di 17 giri come la Sprint, in confronto a Red Bull. La scuderia di Milton Keynes, al contrario, ha trovato conferme che aspettava, con la vittoria della Sprint da un velocissimo Perez, in grado di superare in pista Leclerc e di allontanarsi senza lasciarsi riprendere. Ferrari ha comunque ottenuto una buona seconda piazza con il monegasco, che ha sofferto verso la fine della mini-gara e ha perso terreno.
“Ho avuto tanto degrado, troppo, c'è qualcosa che dobbiamo trovare per questo problema, - ha dichiarato Leclerc. – Ho fatto di tutto per rimanere attaccato a Perez, ho spinto fino alla fine ma non si poteva proprio fare di più.”
“Abbiamo fatto un passo in avanti ma non è abbastanza, - ha continuato. – La macchina è molto aggressiva sulle gomme ed è un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Non c'era margine ed in gara farò lo stesso cercando di non sbagliare e massimizzare il risultato. Se sarà vittoria bene ma anche un podio sarebbe un buon risultato.”
Al monegasco è stato poi chiesto da cosa dipendesse questo rallentamento e se, per caso, non fosse stato fatto un taglio al motore. “No, c'era un gatto davanti alla safety car,” ha esclamato.
Sainz ha concluso la sua Sprint in quinta posizione, alle spalle di un aggressivo Russell. “Non ho feeling, - ha ammesso lo spagnolo – ho solo limitato i danni. È un weekend difficile dal punto di vista mentale perché è difficile guidare una macchina in cui non hai fiducia su una pista come questa.”
“Sto cambiando il mio stile di guida per avvicinarmi a quello di Charles ma siamo in un parco chiuso e ci troviamo incastrati in questa situazione. Il nuovo set up sta pagando in classifica ma in gara non ho visto grandi progressi. Red Bull e Mercedes non avevano degrado – ha fatto eco al compagno di squadra, - e su quello ci sarà da lavorare".
Il team principal del Cavallino Rampante, invece, pensa ad una gara da vivere alla ricerca di opportunità da cogliere. “Non è stato un problema di degrado come a Melbourne, - Vasseur spiega meglio le affermazioni dei suoi piloti, - abbiamo spinto troppo noi per prendere Perez, ecco spiegato il degrado. In gara sarà un’altra storia. Dovremo essere opportunisti e mettere a frutto i progressi. Siamo in lotta, è questo che conta.”