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Il GP dell’Azerbaijan 2023 ha sancito la superiorità di Red Bull, autrice di una doppietta capitanata da un velocissimo Sergio Perez davanti a Verstappen e la crescita di Ferrari, finalmente sul podio per la prima volta nella stagione di F1 del 2023 con Charles Leclerc. Quinta l’altra SF-23, quella di Sainz, la quale è riuscita a tenere alle spalle un pericoloso Hamilton ma non è riuscita a guadagnare la quarta piazza di Fernando Alonso.
Ferrari ha dato segni di rinascita, mettendo nel sacco una gara dalle prestazioni migliorate anche se non ancora perfette. Il team di Maranello ha ottenuto il primo podio della stagione di F1 2023 con Charles Leclerc ed una quinta piazza con Carlos Sainz, meritata tramite una battaglia serrata con la Mercedes di Hamilton durata per quasi l’intero GP. La Rossa ha subito ancora una volta la differenza di prestazioni fra la qualifica e la gara. Leclerc ha gestito meglio le gomme ma è stato superato al quinto giro da Verstappen prima e Perez poi. La Rossa ha sfruttato la Safety Car per effettuare il primo pitstop, doppio con entrambi i piloti. Sainz ha perso una posizione su Alonso, deconcentrato per cercare di avvicinarsi a Leclerc ma ha potuto contare su una monoposto degna di una maggiore fiducia mentre il monegasco ha faticato a mantenere l’impossibile ritmo di Red Bull ma ha gestito al meglio le gomme, un passo in avanti significativo rispetto al passato recentissimo. Ferrari ha potuto mostrare il potenziale, con due pole position, un secondo posto nella Sprint ed un giro veloce in gara, mentre Leclerc ha segnato un giro veloce verso la fine della gara mentre lottava per tenere dietro l’Aston Martin di Alonso, in battaglia per la maggior parte della gara.
Red Bull ha messo in atto tutta la sua superiorità, sebbene dopo i sorpassi di entrambi i piloti su Leclerc, Verstappen abbia avuto un pizzico di sfortuna: dopo il suo pitstop, è stata chiamata la Safety Car ma l’olandese ha subito ripreso la posizione. Le due RB19, Perez davanti, hanno corso da sole, completamente distaccate dal resto degli avversari, mostrando ancora una volta la propria superiorità totalizzante. Il messicano è riuscito a tenere dietro il più blasonato campione del mondo e Verstappen per la prima volta non è sembrato riuscire a tenere il ritmo. I due piloti sono stati liberi di correre e si sono spinti al limite, toccando il muro nel tentativo di spingere al massimo.
Il problema al DRS è stato risolto e Aston Martin è tornata sui livelli attesi: Alonso ne ha approfittato per sorpassare Sainz, distratto dalla velocità di Leclerc, superato dalle Red Bull, per avere la meglio sul connazionale della Rossa in modo pulito e deciso. Stroll, invece, è andato lungo ed Hamilton ne ha approfittato per superarlo ma ha continuato a tenere dietro Russell, sempre più scalpitante. Lo spagnolo si è poi lanciato all’inseguimento della Ferrari di Leclerc. Solo al Giro 36, il muretto ha avvisato Alonso che la temperatura delle gomme stava calando, sintomo della fine della vita della mescola e si accontenta di una quarta posizione davanti a Sainz.
Mercedes ha potuto contare su due piloti agguerriti: Hamilton ha messo in atto una gara energica mentre Russell ha continuato a cercare dei sorpassi aggressivi, come quello su Stroll che non ha reso necessarie misure da parte della Commissione Gara. Hamilton ha lottato contro Sainz per l’intera gara per la quinta posizione ma alla fina ha dovuto arrendersi ad una Ferrari in migliore condizione. Il pilota inglese più giovane di Mercedes verso metà gara ha iniziato a proporre un “Piano B”, verosimilmente il secondo pitstop, considerando che Pirelli ha affermato che le gomme bianche hanno una finestra prestazionale massima di 30 giri. Russell ha poi effettuato quel pitstop alla fine per ottenere il giro veloce.
AlphaTauri ha avuto un Gran Premio dai risultati alterni, con un punto ottenuto da Yuki Tsunoda mentre De Vries ha continuato la maledizione di Baku, finendo nuovamente contro il muro in un contatto che ha reso necessario il ritiro. Sottotono la gara di Alfa Romeo, nelle retrovie con entrambi i piloti, Bottas ha terminato la gara ultimo mentre Zhou è stato costretto al ritiro nel Giro 38 per problemi rilevati sulla sua monoposto. Gara difficile per Haas, con Magnussen che ha commesso un errore e Hulkenberg costretto a partire dalla pitlane ma in cerca di una grande rimonta senza pitstop che gli ha permesso di rimanere per maggior parte della gara in decima posizione, a caccia di un prezioso punto. Il tedesco, scivolato in undicesima posizione con zero pitstop, ha chiesto che gli venissero sostituite le gomme ma il team ha voluto tenere duro fino all’ultimo, per rientrare poi a fine gara. Nessun pitstop neanche per Esteban Ocon, a sua volta partito dalla pitlane con Alpine, terminata quindicesima dietro quella del suo compagno di squadra Gasly. Netto miglioramento per McLaren, finalmente in zona punti con Norris, nono, e appena fuori con un soddisfacente undicesimo posto per il rookies Oscar Piastri, davanti alla Williams di Albon. L'altra Williams, di Sargeant, è arrivata sedicesima.
RACE CLASSIFICATION
— Formula 1 (@F1) April 30, 2023
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14:37: è Perez il vincitore del GP dell'Azerbaijan 2023! Alle sue spalle, Verstappen secondo e primo podio per Leclerc nella stagione 2023. Quarto Alonso e quinto Sainz, sesta posizione per Hamilton, poi Stroll, Russell, Noris e Tsunoda.
14:35: Rientra Russell con un pitstop lento e torna in pista appena davanti alla McLaren di Norris, ottenendo l'ottava posizione. Pitstop Hulkengerg all'ultimo giro.
14:33: Giro 49/51, il giro veloce è di Alonso dopo Verstappen e Leclerc. I primi quattro sono in lotta anche per il miglior giro secco in gara, vinto da Alonso, sfruttando la scia di Leclerc.
14:29: Siamo al Giro 47/51, a solo cinque giri dalla fine il giro veloce è di Leclerc ed il secondo di Alonso ma le Red Bull mantengono la testa della gara, Perez primo. Hulkenberg ancora non ha effettuato il suo pitstop ma dal teama attendono una Safety Car e gli chiedono di rimanere fuori.
14:25: Giro veloce per Charles Leclerc, mentre Hamilton chiede più potenza, esasperato alle spalle di Sainz.
14:20: Mancano dieci giri e Perez mantiene la leadership su Verstappen e Leclerc, mentre Alonso va per il giro veloce e Sainz si difende da Hamilton. Hulkenberg e Ocon non si sono ancora fermati per effettuare il pitstop.
14:19: Continua la caccia a Sainz da parte di Hamilton ma lo spagnolo riesce a tenerlo dietro, potendo contare su una buona velocità sul rettilineo che funge da un'arma da difesa per il pilota Ferrari.
14:12: Zhou si ritira dopo essere stato chiamato ai box al Giro 38 per un problema sulla sua monoposto.
14 11: Leclerc sta spingendo al massimo con una gestione straordinaria della gomma ma l'attenzione principale è sul 5° posto di Sainz, conteso da Hamilton.
14:07: Siamo al Giro 34/51, la temperatura delle gomme sta calando, la mescola sembra essere al limite mentre Perez tocca il muro. Giro veloce per Verstappen, mentre la situazione in testa è la seguente: Perez, Verstappen, Leclerc, Alonso, Sainz, Hamilton, Stroll, Russell, Ocon e Hulkenberg. In Ferrari c'è sollievo per la tenuta delle gomme di Sainz.
14:03: L'Aston Martin di Alonso sta continuando a guadagnare terreno sulla Rossa, mentre in Ferrari controllano con attenzione il degrado gomme, Sainz viene avvisato che probabilmente Alonso e Leclerc andranno in lotta e perderanno tempo.
13:58: Leclerc segna un altro miglior tempo personale, tenendo a distanza di più di due secondi Alonso. Verstappen ha perso mezzo secondo, si cerca di capire perchè: l'olandese pensa sia il differenziale e l'engine breaking.
13:55: Hulkenberg tocca leggermente il muro ma il team gli conferma che va tutto bene con la macchina.
13:48: Stroll, Hamilton e Sainz sono in lotta fra loro, con Russell che si avvicina all'Aston Martin. Russell ha detto a Mercedes di "considerare il Piano B": che sia un'altra sosta?
13:45: Siamo al cospetto di due team opposti: Ferrari, con Leclerc che inizia a perdere nei confronti di Alonso per il degrado e Aston Martin, che invece può contare su una gestione comoda delle gomme. Sainz fatica e Hamilton si avvicina.
13:41: Hamilton può sfruttare l'errore di Stroll e si prende la posizione dell'Aston Martin per mettersi a caccia di Sainz. Classifica attuale dei primi dieci: Perez, Verstappen, Leclerc, Alonso, Sainz, Hamilton, Stroll, Russell e Ocon. Ferrari ha consigliato a Leclerc di stare attento al degrado e cercare di salvaguardare la salute delle sue gomme posteriori.
13:38: Giro 18, Leclerc è terzo dietro alle Red Bull rispettivamente di Perez, leader, e Verstappen. Alle spalle del monegasco, cìè uno scalpitante Alonso e poi Sainz. Pirelli ha avvertito che con un pitstop anticipato sarà difficile andare fino in fondo su quelle gomme, che hanno la massima performance solo per 30 giri.
13:35: Le due Red Bull filano via, troppo veloci per tutti gli altri. Investigato il pitstop di Perez per unsafe release.
13:30: Bandiera verde: perfetta partenza per i primi tre, Verstappen supera agevolemente Leclerc mentre Alonso ne approfitta per sorpassare la Rossa di Sainz.
13:25: Pitstop per Perez, doppio per Ferrari e Aston Martin. Siamo al Giro 12/51, questa la classifica dei primi 10: Perez, Leclerc, Verstappen, Sainz, Alonso, Russell, Stroll, Ocon, Hulkenberg ed Hamilton
13:22: Bandiera gialla, l'AlphaTauri di de Vries è a muro e Verstappen va ai box perchè stava faticando. Chiamata la Safety Car: danneggiati Hamilton e Verstappen, che hanno già effettuato il cambio gomme.
13:31: Hamilton effettua il pitstop, Perez è a mezzo secondo da Verstappen. Nel frattempo Hamilton rientra ed incontra molto traffico. Una bandiera gialla è passata per un secondo prima che tornasse bandiera verde.
13:19: Alonso è arrivato ad Hamilton, con una Mercedes che fatica con le gomme. Escono i meccanici Mercedes, con diversi piloti che montano la gomma bianca.
13:15: Perez riesce a sorpassare la SF-23 di Leclerc, andando ad inseguire il compagno di squadra. La classifica è: Verstappen, Perez, Leclerc, Sainz davanti a Hamilton.
13:13: La Rossa è in difficoltà. Leclerc ha già più di un secondo di distanza da Verstappen e per ora riesce a tenere dietro la seconda Red Bull, che però incalza.
13:11: Siamo al Giro 4 su 51 e Verstappen sorpassa la Ferrari di Leclerc, sfruttando il DRS. Anche Perez sta arrivando, nel frattempo la Ferrari di Sainz deve difendersi dalla W14 di Hamilton.
13:00: Iniziato il GP di F1, con Verstappen già pronto a dare la caccia a Leclerc. Il monegasco deve cercare di mantenere più di un secondo di distanza dalla Red Bull dell'olandese.
Il GP dell’Azerbaijan 2023 si delinea come il futuro della nuova F1, in quanto Baku ha ospitato un format inedito. Abbiamo visto un venerdì con un tempo ristretto per le prove, con soli 60 minuti di FP1 disponibili per fare girare le monoposto. Ci si è poi lanciati direttamente in qualifica, senza aver avuto modo di provare nemmeno i long-run per poi lasciare il sabato alla Sprint. La mattina del sabato c’è stato il nuovissimo Shootout, avvenuto per la prima volta nella storia, che ha definito la griglia di partenza per la Sprint che ha avuto luogo alle ore 15:00. Il nuovo format ha messo a dura prova le monoposto, provenienti da un lungo mese di pausa e direttamente spedite nel cuore della competizione. Un elemento che ha aggiunto difficoltà al weekend di Formula 1 è stato il circuito cittadino su cui si corre, con una pista stretta ed un asfalto su cui si fatica a raggiungere grip e temperatura delle gomme e su cui, tradizionalmente, avvengono errori e colpi di scena. Come l’errore compiuto da Gasly, che ha causato una bandiera rossa nelle uniche prove libere del weekend, o ll’AlphaTauri di de Vries.
La gara che si prospetta sarà piena di colpi di scena e sfide interne. Ferrari sembra finalmente aver trovato ottime prestazioni, almeno sul giro secco, considerando la pole ottenuta da Leclerc in un venerdì pieno di velocità, la quale sfiderà l’imbattibile Red Bull di Verstappen e Perez. Sappiamo che la monoposto di Milton Keynes è una vettura che in competizione dà il massimo, diversamente da Ferrari. La SF-23 del team di Maranello offre una maggiore prestazione in qualifica e la prova di gara fornita dalla Sprint ha sottolineato questo distacco prestazionale. Leclerc è stato superato agevolmente da Perez ma l’ampio degrado rinvenuto sulle gomme sofferto da Ferrari, ha spiegato Vasseur, è stato dovuto all'aver dovuto spingere per cercare di prendere la vittoria sul messicano. Sainz sembra privo di velocità, avendo faticato a trovare il grip ed avendo dichiarato che non sente un buon feeling con questa macchina e sta cercando di “limitare i danni”. In gara, la Ferrari di Leclerc sarà messa immediatamente sotto assedio da Verstappen, spalleggiato dal compagno di squadra Perez, mentre Sainz dovrà evitare di andare lungo, come ha fatto nello Shootout e difendersi da Hamilton, appena alle sue spalle. Mercedes sarà alla ricerca di una conferma dell’ottima prestazione nel GP d’Australia, potendo disporre di un pilota esperto come Hamilton, tratto fondamentale su una pista complicata come Baku e uno agguerrito come Russell, che non ha paura della Red Bull di Verstappen. L’inglese più giovane è chiamato ad una rimonta dall’undicesima posizione ma nella Sprint, con quel sorpasso pericoloso su Verstappen, ha lanciato un messaggio forte e chiaro: l’essere in pieno possesso della voglia di correre, del talento e della grinta agonistica, a volte anche esagerata, per farlo.
Da tenere d’occhio, seppur non per le prime posizioni, la Williams, in netta crescita come vettura: Sargeant e Albon sono riusciti a finire in Q3 nelle qualifiche e fare bene anche nello Shootout, anche se lo statunitense ha commesso un errore pesantissimo che gli ha impedito di sfruttare l’occasione fino in fondo e prendere parte alla Sprint Race. La gara sarà diversa: più pressione, una pista in grande evoluzione e molti errori dietro l’angolo, un’esperienza elettrizzante e difficile al tempo stesso per un rookie. McLaren, al contrario, ha Norris su cui contare, e la monoposto color papaya è sembrata migliorata e pronta per garantire una performance rinvigorita. AlphaTauri e Alpine si prospettano sottotono come il resto del weekend, che vede Gasly e de Vries uscire di pista svariate volte e anche Alfa Romeo non convince. Non ci si aspetta un altro podio per Alonso, alle prese con un guasto al DRS su entrambe le Aston Martin.