F1, GP Azerbaijan 2022: Leclerc fa la differenza, Sainz manca ancora una volta

F1, GP Azerbaijan 2022: Leclerc fa la differenza, Sainz manca ancora una volta
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Il commento sulle qualifiche del Gran Premio dell'Azerbaijan 2022 di Formula 1 del nostro Paolo Ciccarone
11 giugno 2022

BAKU - Un po' Monaco un po' Monza: quella via di mezzo che non ha senso fra un circuito cittadino come quello del Principato e uno velocissimo come quello lombardo. Alla fine a Baku conta avere il pelo di passare vicino, o contro, i muretti a 300 all'ora, e non sbagliare niente a quella velocità senza perdere le scie o il punto giusto. Alla fine, visto che a Monaco e Monza Charles Leclerc aveva già fatto vedere cose egregie, anche in Azerbaijan il pilota della Ferrari ha colto la pole position davanti alle due Red Bull di Perez e Verstappen. Se per Leclerc la pole a Baku non è una novità, visto che l'anno scorso col ferro da stiro che guidava, con tutto il rispetto per la Ferrari SF21, era immaginabile che riuscisse a portare a casa la prima posizione visto che sui circuiti cittadini riesce ad esprimersi al meglio.

La sorpresa, semmai, arriva dalla seconda posizione di Perez che ancora una volta è stato davanti al compagno Verstappen. Cosa stia succedendo al campione del mondo in carica non si sa. Perché se a livello di guida Perez era un gradino sotto, adesso sta davanti e per giunta con quel decimo o due che fa la differenza. Problemi tecnici? Non sembra. E allora cosa può essere accaduto? Uno dei misteri della F.1 che rende ancora più confuse le idee sui valori in campo. Perché Perez ha firmato per due anni ancora, ma ha esperienza decennale in F.1 e quindi non può rappresentare il futuro di Red Bull, che ha sempre sfornato piloti a ripetizione. Mentre adesso no, ci si è arenati e forse qualcosa sta cambiando. O nella politica del team o nella testa di Verstappen che fatica con questa macchina al contrario di inizio stagione dove sembrava non dover aver rivali.

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Ma più che Red Bull, che punta alla gara con un passo decisamente buono e con consumi delle gomme adeguati, la Ferrari spera di non sprecare un'altra occasione d'oro visto che a Baku Leclerc si trova bene e con una rossa veloce quel tanto che basta per stare davanti alle Red Bull, azzeccare la partenza ma sopratutto la strategia, sarà fondamentale per riportare serenità dopo la batosta di Montecarlo. Ancora una volta è mancato Carlos Sainz, quarto a 455 millesimi dal compagno Leclerc. Dopo un primo giro perfetto e pole provvisoria, nel momento culminante ha commesso un errore. Succede spesso, sempre e pare essere il limite di questo pilota nei momenti cruciali: "Non è stato il mio giro" ha detto laconico al box. Si era capito. Purtroppo per lui ha in squadra uno come Leclerc che al momento buono tira fuori quel qualcosa in più che fa la differenza. Almeno in qualifica e sul giro secco. Per cui Sainz deve fare di tutto per stare davanti alle Red Bull e la partenza in seconda fila a ridosso dei rivali, potrebbe essere un buon modo per riportare il sorriso a casa.

Il resto della truppa viaggia su ritmi troppo lontani e lenti: Russell quinto con la Mercedes e Hamilton settimo sono lontani di quel secondo e passa al giro che, dopo le modifiche, avrebbe dovuto ridursi e invece pare aumentare. Gasly con la Alpha Tauri in terza fila porta il sorriso nel team di Faenza con Tsunoda in quarta subito dietro. Ma a sorprendere i due nonnetti Vettel e Alonso, in quinta fila, capaci di mettersi dietro i compagni di team Stroll, a muro due volte, e Ocon. Ovvero, anche se il tracciato sembra facile, in realtà con quelle curve  a 90 gradi richiede esperienza e loro senza dubbio ce l'hanno...

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