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Verstappen non è uno che ha bisogno di regali, ma a Baku tutto è girato nella sua direzione, nonostante una qualifica non ai soliti standard: prima Perez gli ha ceduto senza troppe resistenze il primato provvisorio in gara (certo complice anche una diversità di ritmo causa gestione delle gomme), quindi la fumata del motore Ferrari di Leclerc gli ha consegnato la certezza della vittoria. E con essa la fuga in classifica iridata: stranamente l’olandese non era il più veloce in pista, ma ancora una volta ha massimizzato il risultato, proprio come capita ai grandi campioni. Voto 8,5. Imprendibile?
Secondo Perez, autore di una qualifica e di una prima parte di gara strepitose, poi gli oggettivi problemi alle gomme gli hanno fatto perdere il ritmo per vincere. Ma è anche vero che in Red Bull non si sono preoccupati troppo per aiutarlo a conservare il primato con una strategia alternativa. In compenso il messicano sembra avere finalmente smesso di fare a ruotate con i compagni di squadra. Voto 8,5, prova di maturità.
Torna sul podio Russell, e se da una parte non si può non notare che senza le due Ferrari questo è il piazzamento naturale per la Mercedes, comunque staccatissima dai rivali e in grande difficoltà sul lunghissimo rettilineo di Baku, va evidenziato che ancora una volta il giovane inglese è apparso di un’altra categoria rispetto al pluridecorato compagno di squadra. Voto 8,5, lui il suo personalissimo campionato l’ha già vinto.
Alle sue spalle Hamilton, appunto: normalmente un 4° posto sarebbe un gran risultato quest’anno, ma l’inglese oggettivamente non riesce a guidare questa complicatissima Mercedes come il suo compagno di squadra, anche se la lotta con Gasly dimostra che la grinta c’è sempre. Voto 7 di incoraggiamento (ne ha bisogno).
Come spesso accade, in proporzione al mezzo a disposizione vale ben di più il 5° posto di Gasly, anche perché costruito con una qualifica altrettanto eccellente (partiva 6°). Il francese per tutta la gara lotta con Hamilton e anche se alla fine deve cedere, lo fa a testa alta, ritrovando il ritmo e le sensazioni dei giorni migliori. Non poteva esserci risposta migliore alla Red Bull che lo ha di fatto scaricato rinnovando con Perez: voto 8,5.
Un altro da applausi a Baku è stato Vettel, perché non è che l’Aston Martin sia diventata improvvisamente un missile, ma nelle sue mani su questa pista cittadina così particolare ha mostrato un’inattesa competitività. E il confronto interno con Stroll è semplicemente imbarazzante (per il canadese voto 4). E allora voto 8 a Vettel, che anche se i giorni migliori sono alle spalle sembra avere ritrovato la serenità che gli mancava.
Buon 7° posto per Alonso: certo le aspettative in inverno erano ben altre, ma con l’Alpine di quest’anno non è che si possa sognare qualcosa di diverso. Lo spagnolo ancora una volta massimizza ciò che ha a disposizione, sempre davanti al compagno di squadra: per lui voto 7,5 e avanti così, finché avrà voglia di divertirci e divertirsi.
Torna finalmente a punti Ricciardo, dopo una qualifica e una gara sui livelli di Norris, con il quale battaglia per buona parte della gara, con il team a dare ordini all’uno o all’altro per evitare che i due danneggino il rispettivo ritmo di gara. Certo che l’australiano si “risveglia” nei week end peggiori della McLaren: basterà questo risultato per ridargli fiducia? Improbabile, ma nel dubbio voto 6,5 di incoraggiamento.
Voto 6,5 anche a Norris, che con un giro in più a disposizione avrebbe passato il compagno di squadra. Ma il problema di fondo, per l’inglese, è una monoposto ben al di sotto delle aspettative.
Chiude la zona punti Ocon: per lui vale quanto detto per Alonso sulla competitività della monoposto, con l’aggravante di essere sempre rimasto dietro e ben lontano dal compagno di quadra. Voto 6,5, punticino di consolazione.
Fuori dai punti, voto 7,5 a Tusnoda, che senza il problema all’ala mobile avrebbe completato la giornata positiva di AlphaTauri dopo un fine settimana in cui il giapponese è sempre stato veloce, anche se non a libello di Gasly. Il giapponese quest’anno ha cambiato registro, mostrando una bella crescita.
Voto 6,5 a Magnussen, che dopo una qualifica bruttina stava cercando risalire finché la monoposto non l’ha abbandonato.
Restando in casa Haas, voto 4 invece a Schumacher, probabilmente terrorizzato di fare altri danni ma lento e a differenza del compagno di squadra incapace di un minimo di reazione in gara.
E poi naturalmente c’è la Ferrari: voto 9 sulla fiducia a Leclerc, soprattutto per la pole position straordinaria. Probabilmente avrebbe dovuto fare un secondo pit stop finendo comunque 3°, ma il monegasco ancora una volta si è confermato velocissimo. Gli servirà perché ora il distacco in classifica è davvero pesante.
Voto 6 invece a Sainz: fino a 5 minuti dalla fine delle Q3 sembrava rigenerato, poi Leclerc e le due Red Bull si migliorano mentre lui sciupa tutto nell’ultimo tentativo, e anche in gara fino al ritiro non dà mai l’impressione di essere una minaccia per le Red Bull. Così serve a poco.
Voto 4 infine alla Ferrari: se davvero ha pagato sull’affidabilità gli sforzi per aumentare la potenza, significa che a Maranello si sono presi un rischio che non andava assolutamente preso, non con un pilota e una monoposto in grado comunque di essere potenzialmente vincenti. Al momenti i “bibitari” si stanno dimostrando più accorti anche come motoristi…
Leclerc 9
Verstappen 8,5
Perez 8,5
Russell 8,5
Gasly 8,5
Vettel 8
Alonso 7,5
Tsunoda 7,5
Hamilton 7
Ricciardo 6,5
Ocon 6,5
Magnussen 6,5
Sainz 6
Schumacher 4
Ferrari 4