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BAKU - Le speranze sono durate una ventina di giri, fino a quando un fil di fumo, novello Butterfly, ha sancito la fine della gara di Charles Leclerc e spianato il successo al due della Red Bull che con Verstappen e Perez coglie un incredibile bottino pieno di punti che segna il mondiale in maniera pesante. Più che il ritiro di Leclerc, che era in testa dopo aver indovinato la strategia di un pit stop anticipato in regime di Virtual, dovuto al ritiro del compagno Sainz, sono i problemi avuti dai team motorizzati Ferrari a creare dubbi sul prosieguo del campionato. Perché oltre ai due della rossa, primi ritirati nel GP, stessa sorte ha colpito Magnussen quando lottava per la zona punti e il cinese Zhou con l'Alfa Romeo. Quattro motorizzati Ferrari KO cui si aggiungono i 3 nel GP di Spagna e i problemi riscontrati a Montecarlo. E' chiaro che qualcosa non va e che se non si corre ai ripari, finisce male. Anzi, magari è già finita se non ci si può mettere sopra le mani.
In pista, dopo un ottimo avvio di Perez dalla prima fila, subito davanti a Leclerc in 100 metri di gara, la Red Bull non sembrava avere lo spunto per passare decisamente in testa. Perez non riusciva a prendere più di due secondi a Leclerc e Verstappen, pur in rettilineo col DRS aperto (ovvero l'ala senza resistenza) non riusciva nè ad avvicinarsi tantomeno a superare la Ferrari. Ma sul passo gara e tempo sul giro la Red Bull andava meglio. Fino a quando la strategia della rossa, anticipando il pit di Leclerc, coglieva tutti di sorpresa. Dopo l'erroraccio di Montecarlo, il box ha saputo reagire molto bene stavolta. Peccato che la mossa sia stata indovinata fino al cedimento del motore. Adesso, che sia stato il turbo o un impianto idraulico, al momento non sappiamo. Di certo un guasto meccanico che ha messo KO Leclerc per la seconda volta dopo la Spagna e in entrambi i casi quando era in testa.
Con la strada spianata, un pit stop disastroso per Perez (ha perso 5.7 secondi ai box) consentiva a Verstappen di recuperare e superare il compagno di team. A quel punto era solo una passeggiata per controllare la gara mentre dietro Russell, con la Mercedes, occupava la terza piazza e saliva ancora sul podio. Ottima la rimonta di Hamilton, sempre in ombra rispetto a Russell ma capace di recuperare fino al quarto posto e portare le due Mercedes subito dietro le Red Bull mentre Gasly con l'Alpha Tauri ha colto un buon piazzamento per il team di Faenza. Segno che i 4 motori made by Honda oltre alla potenza hanno anche l'affidabilità necessaria per finire, a dispetto delle prime gare dove invece erano proprio i giapponesi in crisi.
Fra sette giorni si corre in Canada, pista molto simile a quella di Baku, ovvero stressante per i motori e con le vibrazioni in atto (vedere Hamilton con la schiena a pezzi fa capire quanto siano difficili queste macchine) oltre al fisico dei piloti bisognerà capire se anche la meccanica, leggi raccordi e tubature, non cederanno lasciando a piedi qualcuno. Da parte Ferrari le prestazioni ci sono, ma come dice un vecchio motto delle corse, se vuoi vincerle prima devi finirle. E a Maranello non è che ci stiano riuscendo sempre...