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Prima della partenza non se lo filava quasi nessuno, giusto i suoi meccanici forse. Erano tutti presi da quella che si preannunciava come una fantastica lotta a tre tra Leclerc, Hamilton e Verstappen, Ferrari contro Mercedes e Red Bull. Invece noi siamo felicissimi di iniziare queste pagelle da Sergio Perez, che nella pazza Baku conquista la sua seconda vittoria in carriera. Certo, anche stavolta è arrivata in modo un po’ rocambolesco, ma non gli è semplicemente “capitata”: il messicano è stato abilissimo fin dal via a recuperare due posizioni, quindi ha superato Leclerc e passato nel gioco dei pit stop Hamilton grazie ad una serie di giri veloci, tenendo poi dietro l’inglese senza mai offrirgli una vera opportunità di attacco, nemmeno al restart dopo la safety car. Voto 9, in qualifica deve migliorare, ma in gara è sempre una garanzia.
Dopo Monaco la domanda era: sarà un caso, o nella testa di Vettel sta finalmente tornando il sereno? È ancora presto per dare una risposta definitiva, ma a Baku il tedesco ha dato sfoggio di una prestazione davvero magnifica. Veloce in qualifica, abile a gestire le gomme nella prima parte di gara, chirurgico nei sorpassi. Voto 9 anche per lui, felici di rivederlo sul podio.
E su quel podio fa piacere ritrovare anche Gasly, autore anche lui di un fine settimana perfetto, a partire dallo straordinario 4° posto colto al sabato. In gara il suo ritmo non è altrettanto buono ma il francese non sbaglia niente, va forte e resta nei paraggi di quelli davanti, consapevole che a Baku qualcosa può sempre capitare. E infatti… voto 9, ennesima conferma di un talento ormai maturo.
Solo 4° Leclerc, dopo una pole position straordinaria (e anche un po’ fortunata per la scia di Hamilton) che forse aveva illuso un po’ tutti, tranne il pilota monegasco. La Ferrari di quest’anno, ormai si è capito, è più forte sul giro secco che sul passo gara, dove manca ancora qualcosa. Però considerando tutto quello che è successo, il podio era alla portata. Voto 7,5 soprattutto per la splendida qualifica.
Alle sue spalle Norris, bravo a risalire dopo una brutta partenza, come se non fosse bastata la penalizzazione in qualifica. L’inglese in qualche modo ha raddrizzato un week end nato storto, sebbene il bel risultato sia anche frutto delle circostanze di gara. Bravo lui però a sfruttarle. Voto 7, certezza.
Ha di che festeggiare invece Alonso, non solo per un 6° posto che con l’Alpine è quasi una vittoria, ma anche per la competitività dimostrata per tutto il fine settimana, durante il quale lo spagnolo ha sovrastato Ocon. La migliore risposta dopo alcune gare difficili: voto 8, sempre lì.
Torna a punti dopo un blackout che durava ormai dalla seconda gara disputata anche Tsunoda: anche per il giapponese il risultato arriva dopo un sabato finalmente da protagonista e una gara senza errori, anche se il compagno di squadra rimane irraggiungibile e la simpatia nei confronti dei suoi meccanici resta impareggiabile… Voto 7, in ripresa.
Solo 8° Sainz, prestazione deludente per uno che disponeva di una macchina potenzialmente da prima fila, anche se come abbiamo visto con Leclerc la gara poi è un’altra cosa. Lo è stata ancor di più per lo spagnolo, in difficoltà con le gomme e autore di un gran premio troppo pasticciato. Voto 5, perché pur con tutte le attenuanti del caso finire 8° con due big fuori gara non può essere un risultato sufficiente.
Lo stesso ragionamento di applica a Ricciardo, con l’aggravante di avere picchiato in qualifica (per un suo errore, a differenza di Sainz che era stato distratto dall’AlphaTauri ferma in traiettoria). Per un momento aveva anche sopravanzato Norris a inizio gara, poi l’inglese ha trovato il ritmo: l’australiano ancora no. E la situazione si fa più difficile, anche psicologicamente, gara dopo gara. Voto 5,5 perché più ancora dei punti serviva una prova di velocità che non c’è stata.
Chiude la zona punti Raikkonen, autore di un bel sorpasso su Bottas e di una gara regolare e senza errori. Certo il suo risultato è frutto anche dei problemi altrui, ma se guidi un’auto di seconda fascia è inevitabile: l’importante è farsi trovare pronti e il finalndese lo era. Voto 7: siamo sul viale del tramonto, ma il suo è un gran bel tramonto.
Fuori dalla zona punti mai come stavolta sono gioie e dolori, con gran belle prestazioni, ma anche errori e colpi di sfortuna clamorosi (sempre che nelle corse la sfortuna esista davvero, Enzo Ferrari affermava di no…).
E allora, voto 9 a Verstappen, autore di una gara magistrale finchè una gomma non l’ha spedito a muro nel punto peggiore. La dimostrazione di superiorità però rimane, così come il vantaggio in classifica, grazie al clamoroso errore di Hamilton che pasticcia con i freni mentre tenta la staccata della vita per superare Perez e cogliere così una vittoria insperata. Il risultato? Zero punti per l’inglese, quando con un secondo posto avrebbe potuto riprendere la vetta del Mondiale e anche con un discreto vantaggio. Ma i campioni sono tali anche perché ci provano sempre. Per Hamilton resta però la grande prestazione in qualifica e una gara condotta inseguendo le Red Bull con una Mercedes in difficoltà: bilanciando meriti e demeriti, il 10 per l’impegno e il 4 per l’errore, voto 7 e non se ne parli più.
Ritirato dopo una gran gara anche Stroll, ma non per colpa sua: il canadese stava rimediando magnificamente all’erroraccio durante le qualifiche, poi la gomma che cede in rettilineo e la carambola per fortuna anche per lui senza conseguenze. Voto 7,5 per la rimonta tentata.
Un altro andato a muro malamente sabato è Giovinazzi, che con il proverbiale senno di poi senza quell’errore sarebbe andato nuovamente a punti (è finito 11° partendo dal fondo). Sono errori che possono capitare, ma che bruciano il doppio quando ci sarebbe una bella opportunità. Voto 6 bilanciando la pessima qualifica e la gara comunque positiva.
Disastroso e basta, invece, Bottas, che pure a Monaco era stato nettamente migliore di Hamilton: forse il finlandese non ha trovato la strada tecnica migliore con una monoposto in difficoltà sulla pista di Baku, o forse si sente sempre più scaricato dal team, che l’ha incolpato pure del problema al pit stop a Montecarlo. Certo è che il finlandese è stato semplicemente lento, molto lento, per tutto il fine settimana. Voto 3: non è così che può sperare di restare in F1 il prossimo anno…
Perez 9
Vettel 9
Gasly 9
Verstappen 9
Alonso 8
Leclerc 7,5
Stroll 7,5
Hamilton 7
Norris 7
Tsunoda 7
Raikkonen 7
Giovinazzi 6
Ricciardo 5,5
Sainz 5
Bottas 3