Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
BAKU - In teoria doveva essere una pista ostica. In realtà la Ferrari coglie la seconda pole position consecutiva della stagione con Charles Leclerc e lascia nel dubbio i rivali, Hamilton e Verstappen, che sembravano imbattibili. Almeno sul giro veloce. E invece ecco la Ferrari che non ti aspetti, quella che cambia poco per cambiare tutto. Nelle prestazioni in pista, almeno.
Alimentando i dubbi e le domande dei rivali: come fa una macchina nata sulla disgraziata SF1000 a ribaltare le prestazioni in un anno in cui i regolamenti sono stabili e poche le modifiche ammesse? Mistero, dalla Germania dicono di un grande recupero nella ERS, la parte elettrica del propulsore. Potrebbe anche essere e in fondo, va bene così. Perché vedere una rossa là davanti nel duello degli altri, fa ricordare i tempi che fu e serve a risvegliare la passione, ormai sopita, dopo un anno 2020 da dimenticare.
Forse non sarà una Ferrari da mondiale, ma è una rossa che infiamma e che diverte. Fare due pole di fila è un bel risultato. Adesso si spera che non finisca come a Montecarlo, con Charles nemmeno partito o in grado di difendersi. Certo, Baku è altra pista. Qui la pole non serve mica tanto, visto i due lunghi rettilinei e le staccate a disposizione per superare e qui ci conta Hamilton: "Abbiamo difficoltà sul giro secco, sul passo gara siamo più veloci e sono fiducioso" mentre Verstappen non le manda a dire: "E' stata una qualifica stupida (riferendosi alle 4 bandiere rosse e all'interruzione proprio durante il suo giro veloce, ndr) ma vedere tre macchine diverse davanti (che poi sono quattro con Gasly e l'Alpha Tauri) fa capire che sarà una bella lotta".
E allora, occhio alla partenza e alle prime due curve visto l'andamento storico di questa gara e poi vediamo con la strategia. Con un pizzico di fortuna la Ferrari potrebbe tentare il colpo grosso se riesce a inquadrare al meglio la corsa. Le prove, come detto, sono state da primato.Ma negativo.
La pista si sta rivelando come un colossale trabocchetto. Se venerdì è andato a sbattere Leclerc, nelle prove del mattino è toccato a Verstappen imitare il ferrarista. Poi in qualifica al primo giro lanciato ci hanno pensato Stroll e Giovinazzi picchiare rovinando Aston Martin e Alfa Romeo. Poi è toccato a Ricciardo in Q2 e altra bandiera rossa. Infine, in Q3, proprio nell'ultimo giro è toccato a Tsunoda, incredibilmente ottavo, andare a sbattere e Sainz, con la seconda Ferrari, uscire in sbandata per evitare di finire nel rottame della monoposto del giapponese.
Per questa ragione Carlos non è andato oltre il 5 posto, ma nello stesso istante Verstappen ed Hamilton con Bottas in coda, stavano giocando le loro carte quando invece tutto è svanito e Leclerc ha conservato la pole position. Sarà una gara giocata sul filo dei nervi: di chi davanti vorrà restarci perché vede la grande occasione (leggi Leclerc) e chi dietro si gioca il mondiale, vedi Hamilton e Verstappen.
E dovrà essere gara di riscatto anche per chi come Stroll e Giovinazzi che qui hanno sempre fatto bene, dovranno risalire la china dall'ultima fila, senza dimenticare chi come Ricciardo, pur col telaio nuovo, continua a pagare dazio nei confronti di Norris. E questo basta per destabilizzare lui e altri che vivono la stessa situazione.