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Non circolano buone voci sul prossimo GP di Russia, in programma a Sochi a fine settembre. Infatti la guerra diplomatica che sta opponendo il governo di Putin e alcune nazioni, come Francia Gran Bretagna e USA, sta avendo delle ripercussioni anche sulla gara di F.1. Si parla di difficoltà nella gestione dei visti come forma di ritorsione "Ci hanno dato i visti il venerdì sera del GP di Silverstone, l'anno scorso, facendoci perdere soldi per alberghi e aerei, quindi sarebbe una giusta ritorsione nei loro confronti" dicono alcuni esponenti russi presenti a Baku. Visto che un anno fa la situazione era molto meglio di quella attuale, chiaro che i problemi siano accentuati. E visto anche che la maggior parte del personale F.1 è di lingua inglese, prevedere problemi è facile. Ma il GP di Russia è una gara fortemente voluta da Putin, quindi difficile che la metta a repentaglio così a rischio di perdere dei soldi, ma è anche vero che la potenza economica russa sia tale da potersi permettere un sacrificio del genere come ritorsione. Intanto chi si occupa di logistica e catering sta facendo fronte ai primi rallentamenti, con uffici che non rispondono e documenti che mancano. Per quanto possa sembrare strano, ci vogliono dei mesi per organizzare il tutto, dal trasporto materiale al vettovagliamento. Infatti i box viaggiano in anticipo e vengono spediti via mare, per cui i 4 mesi che mancano alla corsa in realtà sono molto meno dal punto di vista lavorativo. Come finirà?
Brutta esperienza per alcuni operatori in F.1. Dovendo andare a cena in uno dei tanti locali di Baku, si sono rivolti a una nota catena americana, certi di avere la qualità tipica dei posti sparsi per il mondo. Così non è stato, infatti il cibo era avariato e per alcuni la maggior parte del tempo è trascorsa nella sala da bagno dove hanno dovuto soggiornare per ovvie ragioni. E' andata peggio a uno chef di un top team che ripiegando su un semplice hamburger si è trovato un pezzo di fil di ferro nella mandibola: era il residuo della spazzola con cui si puliscono le griglie dove si cuoce la carne. Il conto non è stato pagato, ovvio, ma restano i sospetti su cosa si mangia. Unico felice un tecnico italiano, che ha optato per un kebab da 1 euro e 50 bibita compresa. Ottima qualità, nessun problema digestivo e risate alle spalle dei malcapitati...
Per garantire le riprese TV della gara a Baku sono state piazzate delle telecamere su trespoli a 30 metri di altezza. Il problema per il malcapitato operatore TV è che da lì non poteva muoversi per 10 ore di fila, il tempo di salirci al mattino ed essere riportato giù la sera. Col vento che dava fastidio e altri problemi vari. Cui si è ovviato con bottiglie di acqua e panini per il pranzo e...bidoncini vuoti per le urgenze nel caso di prostata debole...
Continua l'aggiornamento grafico e di immagine per gli operatori di Liberty Media. A Baku erano vestiti con eleganti giacche a vento nere, senza maniche, col logo F.1 rosso ben visibile, come le camicie bianche con riga rossa arancio che però si confonde con quelle della McLaren che hanno camicie bianche con banda arancione molto simili a quelle di Liberty Media.
Dopo aver dato la colpa alla Honda per tre anni di fila (e infatti i giapponesi erano indifendibili) ora alla McLaren hanno capito che buona parte dei problemi sono dovuti anche alla vettura. Gli aggiornamenti portati e che avrebbero dovuto far fare il salto di qualità, tanto da far dire ad Alonso che se la sarebbero giocata con la Red Bull, non hanno funzionato. Logico, quindi, che a Tim Goss, progettista, sia stato chiesto di lasciare l'incarico e di dedicarsi ad altre attività ludiche...Il problema è che alla McLaren manca un progettista di nome e che la politica del passato non abbia portato a nulla di nuovo. Fra l'altro dalla McLaren F.1 sono uscite altre figure di rilievo, fra cui una italiana che ha lavorato per anni nel marketing e sponsorizzazioni, senza che sia stata sostituita da altra figura di pari livello. Una crisi profonda che coinvolge sponsor e partner. La speranza è che si imbocchi presto la risalita.
A Baku ha debuttato la nuova grafica TV in cui Halo, la protezione dell'abitacolo, è servito a qualcosa. Sulla gabbia, infatti, vengono proiettate le velocità massime raggiunte dal pilota e sui due lati la frenata e l'accelerazione. Bello da vedere graficamente e rende bene l'idea di cosa accade in pista. Invece era molto buona la telecamera posizionata sulla Ferrari di Raikkonen con una inquadratura dal basso che rende molto bene in caso di duelli ravvicinati.
Venerdì era il compleanno di Helmut Marko che ha dovuto festeggiare con l'ennesimo botto di Verstappen, che in FP1 ha stampato la macchina contro le protezioni. Marko si è intrattenuto anche nell'ufficio della Ferrari con Arrivabene e Vettel che gli hanno fatto trovare un pacchetto dono per il 75 compleanno del grande boss della Red Bull. Tante illazioni quando si è visto Marko salire in ufficio Ferrari stemperate dalla battuta di un membro del team della rossa: "Cerchiamo un pilota esperto e di sicuro Marko è uno che di esperienza ne ha...".
Prime sessioni di prove caratterizzate dalla pista sporca. La pioggia caduta a inizio settimana ha portato molta sabbia dal deserto (come accaduto anche da noi in Italia) e si è insinuata dappertutto. Tra l'altro Baku vuol dire città del vento e questo ha complicato la gestione del tracciato, che fatica a gommarsi e con la sabbia che spunta fuori da ogni dove. Fra le note di cronaca il costo dei carburanti: diesel a 29 centesimi al litro, benzina a 45 e super da 102 ottani a 60 centesimi. Il pieno, qui, conviene.