F1, GP Azerbaijan 2017: la saga dei motori di McLaren e le altre news

F1, GP Azerbaijan 2017: la saga dei motori di McLaren e le altre news
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Tutte le ultime nuove dal paddock di Baku direttamente dal nostro inviato in Azerbaijan, Paolo Ciccarone
23 giugno 2017

McLaren cerca un motore, ma le regole lo impediscono

C'è un particolare retroscena nella trattativa fra la McLaren e i motoristi e riguarda le regole della FIA che imponeva un numero di forniture adeguate fra i vari costruttori. Se McLaren, come sembra interessata a fare, vuole separarsi dalla Honda deve avere il beneplacito di tutti i team se vuole avere un motore Mercedes. Infatti il costruttore tedesco, al momento, ha tre team (Mercedes, Williams e Force India) lo stesso dicasi per Renault (Renault, Red Bull e Toro Rosso) mentre la Honda di sicuro ha la Sauber e Ferrari oltre a sè stessa ha solo Haas. Quindi un motore Mercedes alla McLaren (tra l'altro già pagato in opzione, erano quelli Manor) andrebbe a rompere questo equilibrio, per cui escluso che per regolamento la McLaren possa usarlo se gli altri non sono d'accordo. Resterebbe quindi in piedi solo una scelta: Ferrari, che però potrebbe girare il motore a McLaren (quello del 2017 non certo uno nuovo) magari col marchio Alfa Romeo (e ne avevamo scritto proprio qui oltre un anno fa...). A Baku sono proseguiti i contatti fra McLaren e Ferrari (Bouillier ha parlato con un emissario del team italiano) per sondare la situazione, e sopratutto i costi. Anche perché se arriva come Alfa Romeo si tratta di pubblicità e quindi non vorrebbero pagarli i motori al contrario di Ferrari. Di sicuro, sarebbe un colpo incredibile, anche se la situazione attuale fa pensare ad altri scenari.

Alonso batte tutti nel GP di Baku. Al simulatore però

Altra soddisfazione per la McLaren e Fernando Alonso che nel retro paddock, nella sfida gaming al simulatore fra i piloti di F.1 e il pubblico, ha vinto il GP! Dopo Montreal dove la McLaren ha vinto la gara di barche e zattere nel bacino olimpico, vedere Alonso vincere nella sfida contro Ricciardo Verstappen Hamilton Bottas Grosjean e gli altri è stata una bella soddisfazione. Almeno sul virtuale Nando va ancora...

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Grosjean dato per pilota Ferrari

Nella Fans Zone di Baku si sono alternati i piloti dei vari team sul palco a parlare col pubblico, solo che le interviste erano in inglese e fra il pubblico l'inglese lo capivano in due (gli addetti stampa del pilota) per cui si è assistiti a scene mitiche, tipo quando Grosjean (chiamato sul palco Gro Gins, ovvero Gro di nome e Gins di cognome) ha dovuto rispondere a tre domande di fila: come va con la Ferrari, quando corri con la Ferrari e l'anno prossimo sarai pilota Ferrari? Magnussen non ha aperto bocca (chiamato fra l'altro Magùsen) e si è limitato a firmare autografi al centinaio di presenti in loco. Bella l'idea e la location, un po' meno il contorno di pubblico poco abituato alla F.1.

Fiocco azzurro alla Ferrari

Francesco Cigarini, capo macchina di Vettel, diventerà presto padre di un bimbo al quale è stato scelto il nome di Valerio. Al simpatico "Ciga" vanno le congratulazioni del paddock visto che è uno dei più stimati e simpatici del circus.

Caro prezzi per il merchandising

A Baku si circola bene, ci sono soldi a palate in certi ambienti mentre in altri si fa la fame. I prodotti alimentari costano poco così come i biglietti di ingresso (poche decine di euro) mentre fa da contrasto il costo degli articoli dei vari team. Un cappellino Ferrari veniva venduto a 63 euro (da noi in Italia arriva a mala pena a 27) lo stesso per quelli Mercedes e Red Bull, una felpa sui 325 euro, il confronto con Armani e Prada nelle boutique di fronte era devastante: costavano meno ed erano più eleganti. Non è che si sia esagerato?

Bello il party in terrazza

A Baku la sala stampa è nell'hotel Hilton, la cui catena è sponsor della McLaren, l'accoglienza era a 5 stelle, come la struttura, giovedì sera gli organizzatori hanno preparato un ricco buffet sulla terrazza al 24 piano dell'albergo cui hanno partecipato tutti i membri della F.1 (piloti e team esclusi) da dove hanno potuto godere di una vista spettacolare sul paddock e su buona parte del tracciato.

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