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C'è un particolare retroscena nella trattativa fra la McLaren e i motoristi e riguarda le regole della FIA che imponeva un numero di forniture adeguate fra i vari costruttori. Se McLaren, come sembra interessata a fare, vuole separarsi dalla Honda deve avere il beneplacito di tutti i team se vuole avere un motore Mercedes. Infatti il costruttore tedesco, al momento, ha tre team (Mercedes, Williams e Force India) lo stesso dicasi per Renault (Renault, Red Bull e Toro Rosso) mentre la Honda di sicuro ha la Sauber e Ferrari oltre a sè stessa ha solo Haas. Quindi un motore Mercedes alla McLaren (tra l'altro già pagato in opzione, erano quelli Manor) andrebbe a rompere questo equilibrio, per cui escluso che per regolamento la McLaren possa usarlo se gli altri non sono d'accordo. Resterebbe quindi in piedi solo una scelta: Ferrari, che però potrebbe girare il motore a McLaren (quello del 2017 non certo uno nuovo) magari col marchio Alfa Romeo (e ne avevamo scritto proprio qui oltre un anno fa...). A Baku sono proseguiti i contatti fra McLaren e Ferrari (Bouillier ha parlato con un emissario del team italiano) per sondare la situazione, e sopratutto i costi. Anche perché se arriva come Alfa Romeo si tratta di pubblicità e quindi non vorrebbero pagarli i motori al contrario di Ferrari. Di sicuro, sarebbe un colpo incredibile, anche se la situazione attuale fa pensare ad altri scenari.
Altra soddisfazione per la McLaren e Fernando Alonso che nel retro paddock, nella sfida gaming al simulatore fra i piloti di F.1 e il pubblico, ha vinto il GP! Dopo Montreal dove la McLaren ha vinto la gara di barche e zattere nel bacino olimpico, vedere Alonso vincere nella sfida contro Ricciardo Verstappen Hamilton Bottas Grosjean e gli altri è stata una bella soddisfazione. Almeno sul virtuale Nando va ancora...
Nella Fans Zone di Baku si sono alternati i piloti dei vari team sul palco a parlare col pubblico, solo che le interviste erano in inglese e fra il pubblico l'inglese lo capivano in due (gli addetti stampa del pilota) per cui si è assistiti a scene mitiche, tipo quando Grosjean (chiamato sul palco Gro Gins, ovvero Gro di nome e Gins di cognome) ha dovuto rispondere a tre domande di fila: come va con la Ferrari, quando corri con la Ferrari e l'anno prossimo sarai pilota Ferrari? Magnussen non ha aperto bocca (chiamato fra l'altro Magùsen) e si è limitato a firmare autografi al centinaio di presenti in loco. Bella l'idea e la location, un po' meno il contorno di pubblico poco abituato alla F.1.
Francesco Cigarini, capo macchina di Vettel, diventerà presto padre di un bimbo al quale è stato scelto il nome di Valerio. Al simpatico "Ciga" vanno le congratulazioni del paddock visto che è uno dei più stimati e simpatici del circus.
A Baku si circola bene, ci sono soldi a palate in certi ambienti mentre in altri si fa la fame. I prodotti alimentari costano poco così come i biglietti di ingresso (poche decine di euro) mentre fa da contrasto il costo degli articoli dei vari team. Un cappellino Ferrari veniva venduto a 63 euro (da noi in Italia arriva a mala pena a 27) lo stesso per quelli Mercedes e Red Bull, una felpa sui 325 euro, il confronto con Armani e Prada nelle boutique di fronte era devastante: costavano meno ed erano più eleganti. Non è che si sia esagerato?
A Baku la sala stampa è nell'hotel Hilton, la cui catena è sponsor della McLaren, l'accoglienza era a 5 stelle, come la struttura, giovedì sera gli organizzatori hanno preparato un ricco buffet sulla terrazza al 24 piano dell'albergo cui hanno partecipato tutti i membri della F.1 (piloti e team esclusi) da dove hanno potuto godere di una vista spettacolare sul paddock e su buona parte del tracciato.