F1. GP Austria 2024: le pagelle di Spielberg

F1. GP Austria 2024: le pagelle di Spielberg
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I promossi e i bocciati di Spielberg nelle pagelle del Gran Premio d'Austria 2024 di Formula 1
1 luglio 2024

Chi sono i promossi e i bocciati di Spielberg al Red Bull Ring? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio d'Austria 2024 di Formula 1

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Max Verstappen: voto 5

Avrà anche vinto tre Mondiali, ma l’istinto di Verstappen non è addolcito di una virgola: l’olandese poteva accontentarsi di un secondo posto, ma non ci sta a perdere ai videogames, figuratevi in quello che considera il suo secondo gran premio di casa dopo l’Olanda. I grandi campioni sono così, spietati e ossessionati dalla vittoria. Però. Però stavolta ha sbagliato, perché ha rovinato la gara sua e di Norris e in precedenza già era uscito di pista per difendere la posizione senza poi restituirla all’amico-rivale (e senza che i commissari dicessero nulla). Peccato, perché per tutto il fine settimana era stato il solito super Max, velocissimo e feroce, capace di fare una differenza mostruosa anche su una pista in cui si gira in poco più di un minuto. Però… però se hai vinto 3 titoli mondiali dovresti avere imparato che certe cose non si fanno. Voto 5, vena chiusa.

Lando Norris: voto 5

Voto 5 però anche a Norris, e dispiace perché meriterebbe ben altro voto per il potenziale dimostrato anche in Austria. MA l’inglese continua a commettere troppi errori: nella Sprint ha buttato la vittoria lasciando spazio all’interno per la controreplica di Verstappen e la domenica in realtà aveva già perso la sfida per colpa dei 5 secondi di penalità per i troppi track limits superati. Se vuoi battere Verstappen devi essere perfetto, e lui ancora una volta non lo è stato. Però sia chiaro: la nostra è una insufficienza come quelle che si danno agli studenti dotatissimi che si distraggono troppo….

George Russell: voto 10

E ora finalmente spendiamo due parole per il vincitore del gran premio: Russell si è visto servire la vittoria però l’inglese ha il merito di essere stato lì pronto a cogliere l’occasione, con una gran bella qualifica (3°) e un week end sempre a ridosso di Verstappen e Norris, oltre che davanti al compagno di squadra. Insomma, il massimo che poteva fare lo ha fatto: allora voto 10 e non parliamo (troppo) di fortuna.

Oscar Piastri: 7,5

Dovrebbe avere invece qualche rimpianto Piastri, perché dopo Verstappen e Norris era lui il più veloce in pista: poteva e doveva essere la sua occasione, ma l’australiano ha pagato carissima una qualifica poco brillante (7°) che lo ha costretto ad una lunga rincorsa. Restano però gli splendidi sorpassi all’esterno su Perez e Leclerc e l’opportunismo mostrato nella gara Sprint, anche se forse in quel caso un po’ di spirito di squadra in più non avrebbe guastato. Voto 7,5, occasione sprecata.

Carlos Sainz: voto 8,5

Sainz porta sul podio la Ferrari e il risultato sa di piccola impresa, e questo già fa capire la spirale tecnica in cui sono piombati un po’ a sorpresa a Maranello. Lo spagnolo ha il grande merito di non commettere errori e massimizzare il potenziale della monoposto, infilandosi stabilmente tra le Mercedes: al momento questo è il massimo che si può fare al volante della Rossa. Lui ci riesce, peccato che sia stato scaricato senza tanti complimenti. Voto 8,5, trascinatore incompreso.

Lewis Hamilton: voto 6,5

Al suo posto arriverà Hamilton, che in Austria ha vissuto un altro fine settimana così così: nessun problema particolare, ma sempre un passo indietro rispetto a Russell. Il suo compagno ha vinto, il 7 volte iridato non è riuscito a salire sul podio. Detta così può sembrare un po’ brutale, ma è un dato di fatto: voto 6,5, sperando che le motivazioni di correre in Ferrari il prossimo anno siano più forti anche del tempo che passa, per tutti, anche per i grandissimi.

Nico Hulkenberg: voto 10 e lode

Voto 10 e lode a Hulkenberg, eccellente 9° in qualifica e addirittura 6° in gara, beffando nel finale un Perez sempre più spento. Dicono che l’età non conta: nel suo caso è vero.

Sergio Perez: voto 4

Ecco, Perez: da quando gli hanno rinnovato il contratto è irriconoscibile. 8° in qualifica e 7° in gara, 8° pure nella Sprint, e senza inconvenienti particolari a parte 5 secondi di penalità la domenica per eccesso di velocità nella corsia dei box (anche questo colpa sua). Voto 4, sveglia!

Kevin Magnussen: voto 7,5

A punti anche Magnussen, che non compie una piccola grande impresa come il suo compagno di squadra, ma è comunque bravo a cogliere l’opportunità di muovere la classifica su una pista che evidentemente si adattava bene alla Haas. Tra l’altro anche nella Sprint sfiora la zona punti. Voto 7,5, veloce, concreto e non si è scontrato con nessuno.

Daniel Ricciardo bene, Yuki Tsunoda 5

Alle sue spalle un buon Ricciardo, che così spera di salvare il sedile, complice anche un week end davvero sotto tono di Tsunoda (voto 5, non pervenuto). Però che malinconia pensare al pilota che è stato e considerare un ottimo risultato un 9° posto. Basterà per il rinnovo?

Pierre Gasly: voto 7

Chiude la zona punti Gasly, felice soprattutto di avere superato il compagno-rivale Ocon. Anche queste sono soddisfazioni. Voto 7 

Fernando Alonso: voto 5

Fuori dai punti, voto 5 ad Alonso: davvero incolore la sua prestazione in Austria, con la macchia del contatto con Zhou dopo un tentativo di sorpasso davvero velleitario da parte dello spagnolo, neanche fosse un giovane ai primi gran premi. Demotivato.

Charles Leclerc: voto 5

Voto 5 anche a Leclerc, sfortunato nelle qualifiche della Sprint e nel contatto al via del gran premio, ma quest’ultimo episodio è anche colpa del suo errore in qualifica che lo ha costretto a partire indietro. L’auto irriconoscibile rispetto a Montecarlo, ma anche lui: corre cercando di mettere una pezza ai problemi tecnici, ma spesso così le cose peggiorano ancora.

Direzione gara: voto 5

E voto 5 anche alla Direzione di Gara, ciechi quando Verstappen non ha restituito la posizione a Norris dopo avere allargato completamente oltre i limiti della pista e lenti a decidere la penalità per i track limits su Norris. Con un po’ più di polso non si sarebbe arrivati all’incidente tra i due. E a proposito, dare 10 secondi di penalità a Verstappen per avere buttato fuori Norris, per di più sapendo bene che l’olandese ne aveva circa 16 su chi lo seguiva non ci sembra una penalità adeguata. Per un impeding involontario in qualifica si perdono tre posizioni al via in genere… Lenti e pure un po’ miopi.

Ghiaia: voto 8

Voto 8 invece alla ghia, che è finalmente ricomparsa all’esterno delle curve, in una porzione limitata così da poterla rimuovere agevolmente quando corrono le moto ma sufficiente a fare chiarezza sui limiti della pista per i piloti di F1. Infatti il problema delle penalizzazioni si è molto attenuato: ora si tratta di compiere l’ultimo passo, anche culturale, ovvero lasciare che la pista sia “fin dove i piloti non trovano la ghiaia”, lasciando che sia il buon senso e l’istinto di autoconservazione (della propria monoposto) a tenerli in pista. Però la strada è quella giusta.

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