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Verstappen ha vinto di nuovo. A casa del suo team, in Austria. Con un vantaggio imbarazzante e la possibilità di assecondare un capriccio, un pit-stop extra per assicurarsi il punto addizionale per il più veloce del GP. Sembra scontato che sarà lui, il nuovo campione del mondo di F1 ma lui, per adesso, ancora non ci 'pensa. Si limita a raccogliere ogni punto che può, senza risparmiarsi, senza pietà per gli avversari - o, come in questo caso, per il compagno di squadra, che deteneva il giro veloce prima di lui.
“Credo che per me quello stato che è più importante sia stato riuscire a stare davanti all'inzio, poi abbiamo fatto la nostra gara, - ha detto l'olandese. - Durante la Virtual Safety Car abbiamo scelto non rientrare e restare fedeli al nostro programma ed ha funzionato. Tutti gli stint, con tutte le gomme, sono andati bene. Mi sono divertito".
"Il terzo titolo? Ancora non ci penso, per ora, - ha risposto ad una domanda attinente nella conferenza stampa. - Noi dobbiamo continuare a fare l'ottimo lavoro che abbiamo fatto questo weekend: in un fine settimana, tante cose possono andare storte, specialmente con la Sprint ma è andato tutto bene. Ora pensiamo a Silverstone".
Perez è tornato sul podio dopo diversi GP difficili, mettendo alle spalle un infuocato Carlos Sainz, in ottime condizioni sulla sua Ferrari.
"Sono contento della rimonta, per me è stato un weekend duro, non sono stato bene. Giovedì mi sono sentito male: non ho dormito, ho avuto la febbre ma oggi mi ha aiutato il team, con una strategia efficace e sono arrivato ad un bel terzo posto".
"La battaglia con Sainz è stata molto dura ma altrettanto corretta, - ha poi detto il messicano. - Lottare con lui è un piacere. Ferrari è stata velocissima, con una ottima trazione soprattutto sulle parti lente."