F1 GP Austria 2023: Sprint. Non per la classifica ma per l'onore, ma è sempre 1-2 Red Bull

F1 GP Austria 2023: Sprint. Non per la classifica ma per l'onore, ma è sempre 1-2 Red Bull
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L'analisi del nostro Paolo Ciccarone sulla Sprint del GP di F1 d'Austria
1 luglio 2023

SPIELBERG – Non serve per la classifica ma per l’onore. Anche se qualche punto in più fa sempre comodo. La gara Sprint austriaca, la seconda della stagione dopo Baku, ha mostrato il solito Verstappen che in 24 giri di gara sul bagnato ha rifilato 21 secondi al compagno Perez, giunto secondo al traguardo e qualcosa in più a Sainz, terzo con la Ferrari. Detto questo, per capire la gara bisogna spostarsi alla prima e seconda curva del tracciato per capire meglio l’evento. Infatti Perez, partito dalla prima fila, alla prima curva è arrivato bello lanciato e ha allargato quel tanto da passare Verstappen. Conoscendo l’olandese, che certe cose le vede come fumo negli occhi, nel tratto in salita che porta al tornante, ha riprovato a passare Perez col risultato di trovarsi con mezza macchina nell’erba.

Eh sì, perché il messicano è convinto di valere l’olandese e se va male qualcosa, non è perché Verstappen è più bravo ma perché la squadra gli rema contro. E allora allarga i gomiti, spinge Max nell’erba a oltre 240 all’ora. Salvo poi arrivare alla frenata del tornantino e Verstappen gli arriva dentro a ruote quasi bloccate, allarga la traiettoria e accompagna Perez fuori, permettendo a un incredulo Hulkenberg di infilarsi in seconda posizione. Fine dei giochi e dei messaggi trasversali fra i due, che dopo la gara si sono spiegati con Perez imbarazzato che provava a ripetere le ragioni del suo gesto e Verstappen che magnanimamente comprendeva, ripeteva la manovra col gesto delle mani e gli dava una pacca sulla spalla. Tanto a parità di macchina e gomme gli aveva rifilato 21 secondi in 24 giri di corsa e questo basta per far capire a Perez dove deve stare e di non permettersi più certe cose. Perché se mi spingi nell’erba non ti lascio il tempo per godertela e rendo la manovra con gli interessi.

Questo il messaggio di questa gara Sprint che ha visto in particolare sofferenza la Ferrari di Leclerc, perché Sainz bene o male lì è partito e lì è rimasto. Complice anche la penalizzazione di tre posti in griglia per aver ostacolato Piastri durante le qualifiche, ma di fatto Leclerc non ha mai mostrato un gran passo e nei vari duelli con Ocon o Norris, ci ha sempre rimesso. Segno di una macchina troppo sensibile a certe temperature, al contrario della “gemellina” Haas di Hulkenberg che per tre quarti di gara era in seconda posizione e aveva pure un buon passo prima della sosta ai box (fatta pure da Leclerc per passare alle gomme da asciutto) ma con la differenza che Hulkenberg è risalito in sesta posizione, Leclerc è rimasto in dodicesima. Domenica la gara “vera” con Leclerc in prima fila e la speranza che il passo gara sia migliore di quello mostrato nel mini GP del sabato, ma se il meteo ci mette lo zampino, le cose possono solo peggiorare…

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