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Prova di forza ma anche rimpianti per la Ferrari nel Gran Premio d'Austria, con Charles Leclerc protagonista di una prestazione superlativa, superando ben tre volte Max Verstappen in pista. Il monegasco ha cancellato nonostante un brivido nel finale per un problema all'acceleratore, la delusione per Silverstone e le ultime cinque gare tornando alla vittoria, è salito al secondo posto della classifica piloti, riducendo il distacco da Verstappen a meno 38. La Scuderia di Maranello ancora una volta raccoglie meno di quanto meritasse, con una F1-75 perfetta come a Melbourne e più veloce per tutta la corsa rispetto alla Red Bull gestendo meglio le gomme, ma a causa di un nuovo problema d'affidabilità, non ha consentito a Carlos Sainz di farle piazzare l'uno-due, e guadagnare più punti a Leclerc. Proprio il ritiro dello spagnolo ha permesso a Verstappen di limitare i danni, ed a Lewis Hamilton di conquistare il terzo podio di fila e battere nuovamente George Russell, che ha perso il duello con il compagno di squadra, a causa della penalizzazione per il contatto nel primo giro con Sergio Perez.
Il capolavoro di Leclerc nasce in partenza, quando a differenza della Sprint Race non prova a superare al via Verstappen, ma cerca di rimanergli vicino e mettergli pressione. Verstappen prova a sfruttare la forza della Red Bull nel primo giro e sul dritto, e far finire Leclerc fuori dalla zona DRS, ma non ci riesce. La F1-75 come aveva già dimostrato a Baku con la nuova ala posteriore ha recuperato il gap di efficienza aerodinamica della RB18, ed ha un passo migliore con Leclerc che rimane sempre a mezzo secondo da Verstappen che è in crisi con le gomme. Leclerc rompe gli indugi nel 12° giro, ma il primo attacco non va a buon fine con Verstappen che resiste, arrendendosi nella 14° tornata quando il pilota della Ferrari si prende con un sorpasso perfetto la leadership della gara. Leclerc rompe gli indugi anche perchè Sainz che all'inizio non riusciva a tenere il loro passo, si stava avvicinando e nel 10° giro aveva guadagnato mezzo secondo.
Da quel momento Ferrari e Verstappen vanno su due strategie diverse, e il secondo stint è poco indicativo. Verstappen anche con le Hard dopo qualche giro inizia a lamentare vibrazioni alle gomme, probabilmente dovuto ad set-up sbagliato dalla Red Bull che ha sbilanciato la RB18, e a temperature più basse rispetto a qualifiche e Sprint. Invece se Leclerc una volta che ha superato Verstappen per la seconda volta, amministra il vantaggio e cerca di gestire le gomme, Sainz migliora il suo ritmo e gira sui tempi di Leclerc, ed è di qualche millesimo più veloce.
La forza della Ferrari è ancora più netta nel terzo stint, dove Verstappen nonostante run più brevi di Leclerc e Sainz non riesce a tenere il loro ritmo. L'olandese sempre in crisi con le gomme è costretto a subire il terzo sorpasso di Leclerc che vola, e Sainz lo mette nel mirino. Sainz quando ormai era pronto ad attaccare Verstappen viene tradito dalla F1-75 con il retrotreno della Ferrari numero 55 che va in fiamme, costringendolo al ritiro ed a dire addio probabilmente alle sue speranze di tornare in corsa per il mondiale, e a scendere di corsa dalla vettura.
La Ferrari quando viene applicata la procedura della virtual safety car a differenza di Silverstone decide di far cambiare le gomme a Leclerc e non cadere nel tranello dei meccanici Red Bull, che avevano finto di tornare ai box nella speranza che il monegasco rimanesse in pista. La gara però come già era successo tante volte quest'anno, sembrava voltare le spalle alla Ferrari, con Leclerc che via radio chiede di controllare la macchina, per un problema all'acceleratore. Quando la corsa riparte Leclerc fa una nuova magia, nonostante l'acceleratore rimanga aperto anche in curva, riesce ad impedire a Verstappen di approfittare del suo problemi, e riporta la Ferrari nel giorno del 90° anniversario del Cavallino Rampante alla vittoria in Austria dopo 19 anni.