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ZELTWEG - Che Max Verstappen sia in pole position sul circuito di casa, proprio come sette giorni fa, non è una sorpresa ma la conferma che la Red Bull ha qualcosa in più di tutti, vedi anche Sergio Perez terzo. La sorpresa si chiama Lando Norris con la McLaren, perché essere secondo ad appena 48 millesimi e in testa per 9 curve del tracciato, fa capire che qualcosa non torna.
Non torna che una McLaren sia a livello di Red Bull sul loro tracciato, non torna che un motore Mercedes di un team cliente sia davanti alle due Mercedes di Hamilton e Bottas. Con questo non si vuol dire che ci sia qualcosa di strano, ma la somma di talento del pilota, di un team che lavora bene, di un management capeggiato da Seidl che ha saputo in poco più di una stagione e mezza razionalizzare tutti i comparti e spremere il meglio da una combinazione vincente: pilota fortissimo, motore al vertice, squadra organizzata.
Poi il resto viene da solo e quindi non resta che aspettare la gara. Mercedes ha accusato molto il colpo, perché arretrare in sette giorni appena non se lo aspettavano, specie dopo i proclami della settimana in corso. Per Silverstone arriveranno novità e si spera che la lotta con Red Bull sia più ravvicinata. E parlando di gente che ha sorpreso ci mettiamo anche George Russell con la Williams, che si è piazzato nono. Diciamo nono con rispetto, perché la macchina, sulla carta, non è da quelle posizioni anche se il pilota lo è.
E la sorpresa è doppia perché a parità di gomme media si è messo dietro i due della Ferrari, Sainz e Leclerc, 11 e 12 posizione. Qualcosa di inaspettato dopo settimana scorsa, con una macchina che doveva sposarsi meglio alle gomme più morbide e invece ha patito oltre il dovuto. Un po' come successo a Giovinazzi, quinto nelle libere e poi scivolato indietro in qualifica con una macchina diventata sottosterzante per le temperature che hanno cambiato l'assetto lasciandolo in 15 posizione.
Certo, se pensiamo che i primi 16 piloti sono in un secondo e che le differenze si calcolano in millesimi, si capisce come una griglia serrata, come questa, viene determinata più dalle circostanze occasionali che da problemi grossi, anche se qualcuno i problemi li ha e non li ha saputo risolvere... Vedi Alonso che ostacolato da Vettel è rimasto fuori dalla Q3 o le stesse Aston Martin che hanno portato i due piloti nella top 10 quando sette giorni fa erano indietro.
Quindi, a parità di pista, macchine e piloti, sono cambiate le gomme e questo può aver portato a un risultato diverso dal solito. Nota a margine: l'invasione di tifosi olandesi, che hanno colorato di arancio le tribune gremite di pubblico come prima della pandemia e tutti senza mascherine. La speranza è che sia il punto di svolta, perché se dovesse essere dimostrato il contrario, per la F.1 si aprirebbe un baratro fatto di gare annullate o rimandate (leggi Giappone e Australia, Brasile e Messico in dubbio) con un calendario da rivedere e inventare all'ultimo momento...