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Anno nuovo, classifica vecchia. Mercedes era in passato, Mercedes è stato anche nel primo GP della stagione 2020. Con la vera novità di un Valtteri Bottas perfetto, partito dalla pole, e un Lewis Hamilton imperfetto, che ha concluso al quarto posto dopo aver subito pure una penalizzazione in gara da aggiungere all'altra penalità in prova, quando non ha rispettato le bandiere gialle e scontare un arretramento in griglia di tre posizioni a poche ore dal via. Se Bottas è stato l'esempio di come si vince controllando gli avversari, a partire proprio da Hamilton, e tenendo sotto controllo una Mercedes in procinto di mollare (problemi al cambio tanto da dover star lontani dai cordoli per non rovinare tutto), Leclerc ha fatto un mezzo miracolo con una Ferrari deludente.
Finire al secondo posto, grazie alla penalizzazione di 5 secondi subita da Hamilton per un contatto in cui ha spedito fuori pista Albon, vale per il morale e dimostra che in questo caso il pilota è stato meglio della sua macchina. Cosa che non si può dire di Vettel, ancora una volta falloso (si è girato in un tentativo di sorpasso su Sainz, suo prossimo sostituto alla Ferrari) e a punti solo grazie a una serie di ritiri altrui. Chi esce con le ossa rotte dalla pista di casa è senza dubbio la Red Bull. Verstappen e Albon si sono ritirati quando erano a ridosso delle Mercedes: problemi elettronici hanno ammutolito le monoposto che sulla pista di casa pensavano di vincere per la terza volta di fila. Invece niente. In un mondiale corto, con meno gare in calendario ma sopratutto con una serie di prove di fila, manca il tempo per recuperare e vedere il piglio con cui Bottas ha dominato, proprio lui che è dato per partente destinazione Renault, fa capire che partire col piede giusto in questa stagione è fondamentale.
La corsa ha sonnecchiato per quasi due terzi. Bottas in testa, Hamilton in rimonta e in mezzo i ragazzini terribili di McLaren, Lando Norris ha concluso terzo al primo podio in F.1, e Albon che se le suonavano di santa ragione. Poi i ritiri di Magnussen e Raikkonen (ha perso una ruota in curva, fissata male ai box) e l'ingresso delle safety car, hanno stravolto la classifica annullando i distacchi. E qui con Albon che riusciva a risalire fino al terzo posto, avviene il fattaccio: il thailandese supera Hamilton ma tocca la Mercedes. I commissari ritengono che sia colpa dell'inglese e gli danno 5 secondi di penalizzazione.
In un ultimo giro in cui Leclerc infila Norris con una manovra precisa e senza appello, il giovane della McLaren acciuffa il suo primo podio con le ultime tre curve da paura, recuperando quel decimo che relega Hamilton al quarto posto e lui sul podio dietro a Leclerc. Ottimo Giovinazzi, nono e a punti con l'Alfa Romeo. Già alla partenza aveva guadagnato posizioni, poi in gara non ha sbagliato niente, ha pure infilato Vettel relegandolo al 10 posto. Meglio di così non poteva fare. E adesso le domande saranno diverse. Fra sette giorni Hamilton si riprenderà lo scettro in Mercedes? Le Red Bull risolveranno i loro problemi? Ma sopratutto la Ferrari avrà una macchina migliore o bisognerà aspettare un altro miracolo di Leclerc, semplicemente perfetto nella sua condotta di gara?