F1, GP Austria 2019: Verstappen-Leclerc, ecco perché il verdetto è arrivato così tardi

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Il direttore di gara della F1, Michael Masi, spiega perché il verdetto dei commissari sul contatto tra Max Verstappen e Charles Leclerc è arrivato dopo ore dalla fine della corsa
1 luglio 2019

Il verdetto dei commissari sul contatto di gara tra Max Verstappen e Charles Leclerc nel Gran Premio d'Austria 2019 di Formula 1, che ha confermato la vittoria dell'olandese, cui non è stata comminata alcuna penalità, è arrivato dopo oltre tre ore dal termine della corsa. A cosa è dovuto questo ritardo? A spiegarne i motivi ad Autosport è il direttore di gara della F1, Michael Masi

«Prima di tutto non ci è stato possibile procedere con la riunione con i commissari prima delle sei, per via dei vari impegni concordati con i media, le interviste televisive e la conferenza stampa nel post gara - ha spiegato Masi -. L'incontro in sé è durato più o meno un'ora con tutte le parti coinvolte».

«I commissari hanno guardato ad altri precedenti e hanno discusso tra loro. Poi ci è voluto il tempo di scrivere il documento della decisione, sincerarsi che non ci fossero errori di battitura e richiamare di nuovo i team per comunicare loro la decisione; i conti tornano facilmente. Il tempo passa molto più velocemente se si è fuori dalle riunioni rispetto a quando si è coinvolti». 

Quanto alla decisione presa, Masi ha spiegato: «Noi non possiamo fischiare e fermare tutto, prendere una decisione e riprendere la gara. Cerchiamo nei limiti del possibile di avere il podio corretto, ma se un episodio avviene negli ultimi due o tre giri della corsa, il compito diventa difficile. Se fosse successo nel corso del terzo giro, penso che i commissari avrebbero raccolto le informazioni, presa la decisione e da lì in poi sarebbe stata partita aperta». 

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