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Per chi ancora non lo sapesse, quando era pilota Porsche nel campionato GT, Toto Wolff correva con una squadra bergamasca di Pedrengo. Il suo team manager era Orlando Redolfi che, per invogliarlo a correre o magari fargli digerire qualche modifica, invece che alla telemetria ricorreva alla grappa:"Bif, manda giò e ta tiret via u second" gli diceva Orlando. Ovvero, bevi, manda giù e togli un secondo. E via di grappa (che Toto ha cercato invano e ha chiesto a Orlando di fargliela avere...). A Zeltweg, dopo la riunione coi team manager e i responsabili Pirelli, salendo sul motor home della Mercedes ha incontrato il vostro cronista che, bergamasco acquisito, gli ha chiesto: "Alura te fac cosè? Allora, cosa avete fatto?". Risposta secca di Toto Wolff: "Negot, tuc istess" niente, non è cambiato niente...
La colpa, ufficialmente, è di un colpo di vento che ha squilibrato la Mercedes di Bottas mandandolo contro le barriere. Nell'urto contro il rail il pilota della Mercedes ha subito una decelerazione di 25 G ma per fortuna non ha avuto danni fisici. Una gran bella botta, assorbita dai sistemi di sicurezza. Il problema semmai è la ricostruzione della parte anteriore, con sospensioni e avantreno da rimettere in squadra. Qualche dubbio sull'uscita è venuta guardando le immagini TV, anche perché la deformazione della telecamera aveva portato in prima battuta a pensare a una avaria della sospensione anteriore destra, visto l'angolo di chiusura molto maggiore rispetto alla ruota interna. Stessa impressione anche dalla vista frontale. La Mercedes usa una sospensione anteriore che si abbassa quando è in curva, per cui è possibile che ci siano variazioni di camber e inclinazione della ruota più esterna dovuta ai cinematismi, anche se a vista sembra che ci sia qualcosa di anomalo. Ma il team ha escluso rotture e cedimenti, quindi resta l'effetto visivo...
Incidente di Verstappen a parte, che è volato fuori per un colpo di vento laterale (come Bottas e Vettel) i cordoli di Zeltweg sono stati al centro di discussioni. Ai piloti non piacciono perché invitano a salirci e a tagliare la traiettoria, ma il salsicciotto interno crea problemi, tanto che Red Bull ha dichiarato di avere avuto quasi 300 mila euro di danni per le ali rotte, alettoni rotti anche per Mercedes (2 e danni per oltre 400 mila euro) Renault con Hulkbenberg (altri 250 mila che hanno lasciato la compagnia) e Toro Rosso. Tanto che Kvyat ha chiesto una modifica sostanziale che durante la notte non è stata possibile fare. Per cui non è il problema delle curve in sè a dare fastidio, ma i costi delle riparazioni. Un alettone anteriore costa caro, va dai 280 mila euro fino ai 470 mila dei top team. Immaginate tutte le volte che si esce di pista, e vi siete giocati la villa al mare...
La Ferrari e Jody Scheckter verranno celebrati da Liberty Media al prossimo GP di Monza, ci sarà una esibizione del sudafricano al volante della 312T4 con la quale vinse a Monza il mondiale nel 1979. Sarà una esibizione dedicata ai 40 anni da quel titolo iridato che di sicuro farà piacere ai tanti tifosi della Ferrari e consentirà di vedere qualcosa di nuovo per tanti ragazzi di oggi che non hanno vissuto quell'epopea fantastica.
Non manca lo spirito goliardico fra gli appassionati presenti in Austria. Le temperature africane hanno portato alcuni ad organizzarsi con piscina portatile. Il problema è che hanno voluto metterci del pepe per cui una piscina con un pupazzo con una fontanella gigante da cui sgorgava l'acqua. La fontana era, per così dire, parte della figura che ricorda i putti medievali, con la differenza che il piccolo pene artistico qui è diventato uno grande di plastica...