Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
E' un Gran Premio dedicato a Niki Lauda, in ogni aspetto, ogni elemento. Si comincia dal corridoio che porta dalla sala stampa al paddock con una serie di immagini di Niki, dagli inizi in F.1 fino a una struggente immagine da dietro in cui si incammina verso quel mondo che ormai gli appartiene. E poi la sua Ferrari 312 T, originale, proprietà di un appassionato italiano il cui valore supera i 5 milioni di euro (questa è l'offerta massima ricevuta, e rifiutata, dal suo proprietario) esposta proprio al centro del paddock. E l'omaggio della Mercedes che sul muretto dei box, fra le cuffie per le comunicazioni via radio, ma messo il suo cappellino rosso a testimoniare che la sua presenza è ancora viva e ricordata da tutti nella squadra. Un tuffo al cuore, al pensiero che uno come Niki non ci sia più e il fatto che la sua assenza si senta quasi più della sua presenza, fa capire lo spessore del personaggio, dell'uomo e del pilota. Quindi un omaggio ben costruito, ben fatto e doveroso.
Compito di un giornalista è scoprire le notizie. Compito dei team è fare in modo che queste notizie non escano. Da un po' di tempo c'è un giornalista che con qualcuno alla Ferrari ha un bel rapporto, fatto di amicizie e confidenze. Talmente forte da pubblicare dati, informazioni e sviluppi sul proprio organo di stampa. Anzi, siamo pure arrivati al paradosso che è il direttore che da casa telefona all'inviato sul posto dicendo cosa deve fotografare, da che angolo e che articolo scrivere. Sotto dettatura. Chi è sul posto fa bella figura, perché sembra che abbia tutto sotto mano. Chi è dietro le quinte si chiede da dove vengano queste informazioni. Che sono vere, ma che poi si trasformano in un boomerang, vedi i famosi tre decimi in meno scoperti in galleria del vento e poi in pista sono diventati 6 decimi di ritardo. Scoperto che le informazioni del reparto tecnico sono vere, alla Ferrari stanno cercando di capire quale è il canale che fa trapelare certe cose. Perché un conto è ritrovare i tre decimi e poi mostrarlo in pista, un altro fare annunci prima (che la Ferrari non ha mai fatto) e poi scoprire di essere in ritardo. Per cui il solito gioco di guardie e ladri prosegue ancora, col giornalista che fa il suo lavoro a caccia di news e la squadra che cerca di filtrarle. Come finirà? Magari come quella volta di tantissimi anni fa, quando individuato il responsabile della fuga di notizie a favore di un certo settimanale, e a scapito dell'altro, il tecnico ammise candidamente che "Me lo ha chiesto il presidente di chiamare tutte le domeniche sere, mica me lo sono inventato io...". Ecco, stavolta il presidente non c'è più e il tecnico in pensione. Ma il vizio a quanto pare è rimasto...
Serie di disavventure per molti nel circus iridato. Vista la carenza di strutture alberghiere, ci si rivolge ai grossi network per trovare una sistemazione decente nel raggio di una trentina di km. Per ovviare alla mancanza di posti letto gli organizzatori hanno messo a disposizione una zona con delle tende a 480 euro per i tre giorni. Ora immaginate i 38 gradi di caldo, la mancanza di aria condizionata e servizi igienici adeguati e pensate a dormire 3 giorni lì dentro e pagare pure 160 euro a notte, e avrete una idea di massima di cosa accade. Il peggio, però, è successo ad altri. Le prenotazioni effettuate mesi prima sono state cancellate, quindi una volta sul posto ci si è dovuti inventare qualcosa parlando con gente che non conosceva nè inglese nè altri idiomi che non fosse il tedesco, mentre è pure capitato a un personaggio in vista del circus di prenotare un bellissimo albergo, con tanto di foto con fiori, mansarde e prati e poi scoprire che la foto era quella della casa del proprietario mentre la stanza era nel lucernario del pollaio! Senza finestre, senza acqua nè servizi. Il tutto ad appena...150 euro a notte. Il reclamo è stato fatto ma visto che stanze in giro non ce ne erano, ha dormito con occhiali da sole e tappi nelle orecchie per non sentire cosa avveniva intorno...
Fra gli aspetti positivi del circuito senza dubbio la sala stampa. Posta al terzo piano della tribuna centrale, ha ampie vetrate che consentono di vedere quasi tutto il tracciato, un servizio wifi gratuito, bar e ristorante dedicato ai giornalisti e fotografi con colazione pranzo e cena inclusa, oltre a bevande (tutte Red Bull, ovvio...) a disposizione così come il welcome kit coi prodotti locali. Ma tanta attenzione non è solo per gli operatori del settore, anche il pubblico, che paga, trova strutture di accoglienza di alto livello, dai negozi al bar ristorante e i posti in tribuna sono inclinati in modo tale da consentire a tutti la massima visibilità. Ovvero, non è come a Montecarlo che paghi 1200 euro e se sei in seconda o terza fila hai la capoccia di quello davanti che ti impedisce di vedere che succede... Per un circuito sperduto fra le colline, con piccoli centri vicini, è un bel modo per rispettare gli spettatori e il pubblico pagante in genere.