F1, GP Austria 2018: vince Verstappen. Secondo Raikkonen

Pubblicità
Max Verstappen vince il Gran Premio d'Austria davanti a Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Doppio ritiro per Mercedes, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas out
1 luglio 2018

Il Red Bull Ring sorride al team di casa: ad imporsi nel Gran Premio d’Austria, nono appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1, è stato Max Verstappen. Quella in terra austriaca è la quarta vittoria in carriera e la prima stagionale per il pilota della Red Bull, che ha concluso la corsa davanti ai due piloti della Ferrari, Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Verstappen ha tagliato il traguardo per primo di fronte ai tanti fan Oranje, e ha regalato alla Red Bull il primo successo dal ritorno della Formula 1 alla pista austriaca. Anche Vettel sorride: con il ritiro di Lewis Hamilton, Vettel riprende la testa del mondiale. 

Verstappen, quarto al via, ha guadagnato terreno in partenza, ma ha poi subito il sorpasso di Bottas. Una sua manovra su Raikkonen l’ha proiettato in terza posizione. Verstappen ha scelto le soft per il secondo stint, iniziato nel giro numero 17, e ha mantenuto la seconda piazza, ottenuta dopo il ritiro di Bottas. Verstappen ha preso la testa della corsa dopo la sosta di Hamilton, e ha guadagnato terreno sulla concorrenza, approfittando della lotta del trenino che lo seguiva. Verstappen ha poi gestiito agevolmente la corsa, senza spingere troppo, trattando con gentilezza le gomme. 

Raikkonen, autore di un’ottima partenza, è finito però lungo nel tentativo di sorpassare Hamilton, e ha poi subito il sorpasso di Bottas e successivamente di Verstappen. Raikkonen non ha mostrato un ritmo esaltante con le ultrasoft nelle prime fasi della corsa e si è visto tallonare da Ricciardo. Raikkonen ha effettuato la sosta per montare le soft al termine del giro numero 16, mantenendo la posizione.

Seconda posizione in Austria per Kimi Raikkonen
Seconda posizione in Austria per Kimi Raikkonen
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Ricciardo, però, lo ha ben presto raggiunto; Raikkonen è finito lungo per un bloccaggio, ed è stato superato dall’australiano. Raikkonen si è poi dovuto vedere dal pressing di Hamilton, rientrato alle sue spalle dopo la sosta. Per sbarazzarsi di lui, Raikkonen si è avvicinato a sua volta a Ricciardo, e lo ha sorpassato nel corso del giro numero 38, approfittando dei problemi dell’australiano. Nel finale di gara, Raikkonen si è avvicinato a Verstappen, ma non è riuscito ad impensierirlo.

Vettel, sesto al via, ha perso due posizioni in partenza, ma ha poi rapidamente sopravanzato le due Haas di Magnussen e Grosjean. Vettel si è fermato alla fine del giro numero 16 per montare le soft. Intorno alla metà della corsa, Vettel si è avvicinato ad Hamilton, rientrato davanti a lui dopo la propria sosta, e lo ha sopravanzato nel corso del giro numero 39. Il ritiro dell'inglese lo ha proiettato su un podio che vale oro. 

Quarta e quinta posizione, rispettivamente, per i due piloti della Haas, Romain Grosjean e Kevin Magnussen; seguono Sergio Perez e Esteban Ocon, della Force India. Completano la top ten Fernando Alonso, della McLaren, e Marcus Ericsson e Charles Leclerc, della Sauber, entrambi a punti. Alonso ha preso il via dalla corsa dalla pitlane: la McLaren ha deciso di sostituire l’ala anteriore della sua MCL33. Trattandosi di una violazione del regime di parc fermé, Alonso non è scattato dalla griglia. Undicesimo è Pierre Gasly, della Toro Rosso, davanti a Carlos Sainz, della Renault, e Lance Stroll, della Williams. Chiudono la classifica Sergey Sirotkin, della Williams. Out Stoffel Vandoorne, della McLaren.

Ritiro per Nico Hulkenberg
Ritiro per Nico Hulkenberg

Ritiro per Nico Hulkenberg: il motore della Renault del tedesco lo ha abbandonato in una nube di fumo – e fuoco – nel corso del giro numero 12. Stesso destino, ma per un problema al cambio, per Valtteri Bottas, out al giro 14: peccato per il finlandese, sempre competitivo in Austria. Bottas, dopo una partenza non certo esaltante, che gli aveva fatto perdere tre posizioni al via, era riuscito quasi subito a sorpassare Verstappen e Raikkonen in un sol colpo all’esterno. Tutto inutile, visto quanto successo dopo.

A fargli compagnia tra gli scontenti anche Daniel Ricciardo, fermato dal motore Renault nel giorno del suo ventinovesimo compleanno. Nelle prime fasi di gara, Ricciardo, con gomme supersoft, si era rapidamente avvicinato a Raikkonen, nel tentativo di strappargli la quarta posizione. L’australiano era rientrato ai box per montare le soft al termine del giro numero 16, ed era rimasto alle spalle di Raikkonen. Ricciardo era riuscito a sopravanzare il finlandese nel corso del ventesimo giro, approfittando di un bloccaggio di quest’ultimo.

Raikkonen, però, si era riavvicinato a lui nel tentativo di allontanarsi da Hamilton, che lo seguiva. Ricciardo era finito in difficoltà per un blistering molto forte allo pneumatico posteriore sinistro, ed era stato sopravanzato da Raikkonen. Visti i problemi con le gomme, Ricciardo era rientrato ai box per montare le supersoft. Poi, la beffa, a meno di venti giri dal termine della corsa. Ritiro anche per Brendon Hartley, della Toro Rosso.

Ritiro per Lewis Hamilton
Ritiro per Lewis Hamilton

La giornata no della Mercedes si è completata con il ritiro di Lewis Hamilton, della Mercedes. Hamilton aveva preso la testa della corsa in partenza, approfittando di uno spunto non esaltante del poleman, Bottas, e aveva subito guadgnato terreno sul compagno di squadra. La Mercedes aveva scelto di prolungare il primo stint di Hamilton rispetto a chi lo seguiva: strategia sbagliata, come ammesso dal suo ingegnere. Hamilton aveva effettuato la sosta per montare le soft al termine del giro numero 25: l’inglese era rientrato davanti a Vettel, in quarta posizione, e si era rapidamente avvicinato a Raikkonen.

Hamilton, però, si era dovuto guardare alle spalle: Vettel lo aveva superato nel corso del trentanovesimo giro. Hamilton, nonostante del blistering allo pneumatico posteriore sinistro, era riuscito inizialmente a tenere un buon ritmo, ma era poi stato costretto alla sosta per montare le rosse a meno di venti giri dal termine della corsa. L’inglese era rientrato alle spalle di Ricciardo, ma il ritiro di quest’ultimo gli ha fatto guadagnare la posizione. Poi, il suo ritiro, il primo dal GP della Malesia 2016.

La corsa minuto per minuto 

16.33 Max Verstappen vince il Gran Premio d'Austria!

16.31 Tre giri al termine. 

16.29 Giro più veloce per Raikkonen. 

16.27 Verstappen sta gestendo la corsa. 

16.25 Problemi per Hamilton. Ritiro. 

16.24 Tranne i primi quattro, sono tutti doppiati. 

16.22 Raikkonen ha perso molto nel settore centrale. 

16.20 Raikkonen si trova a 4,1 secondi da Verstappen. 

16.18 Giro più veloce per Hamilton. 

16.16 Raikkonen a 5 secondi da Verstappen. 

16.14 Ritiro anche per Ricciardo. 

16.13 Sosta per Hamilton: gomme supersoft per l'inglese, rientrato alle spalle di Ricciardo. 

16.11 Hamilton ha perso terreno nei confronti di Vettel. 

16.09 Verstappen sembra non avere problemi di blistering. 

16.07 Verstappen ha un vantaggio di 6,8 secondi su Raikkonen. 

16.05 Giro più veloce per Hamilton. 

16.02 Hamilton è vicino a Vettel.

16.01 Blistering anche per Hamilton. 

15.59 Ricapitoliamo la situazione al vertice: Verstappen al comando, davanti a Raikkonen, Vettel, Hamilton e Ricciardo. 

15.57 Ricciardo ai box: gomme rosse per lui. Vettel su Hamilton. 

15.56 Raikkonen su Ricciardo. 

15.55 Raikkonen tenta le prime manovre su Ricciardo. 

15.55 Problemi nella sosta di Sainz. 

15.54 Vettel si avvicina ad Hamilton. 

15.52 Blistering importante per Ricciardo. 

15.50 Verstappen, nel frattempo, gode di un vantaggio di 5,5 secondi su Ricciardo. 

15.48 Raikkonen, a sua volta, si avvicina a Ricciardo. 

15.47 Hamilton è vicinissimo a Raikkonen.

15.46 Leclerc su Stroll.

15.45 Stroll si difende dagli attacchi di Leclerc nelle retrovie. 

15.45 Hamilton si trova a 1,2 secondi da Raikkonen. 

15.43 Per la gioia dei tanti tifosi Oranje presenti, Verstappen è il leader della corsa.

15.42 Sosta per Hamilton: gomme soft per lui. Rientra davanti a Vettel.

15.42 Questi i primi dieci dopo 25 giri: Hamilton, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Vettel, Magnussen, Perez, Grosjean, Ocon e Sainz.

15.40 Hamilton gode di un vantaggio di 12,8 secondi su Verstappen. 

15.39 L'ingegnere chiede ad Hamilton di allungare il gap e ammette di aver sbagliato strategia. 

15.38 Vettel si trova a 4,7 secondi da Raikkonen.

15.36 Ricciardo su Raikkonen dopo un lungo del finlandese.

15.35 Ricciardo è nuovamente vicino a Raikkonen.

15.33 Questi i primi cinque. Hamilton, Verstappen, Raikkonen, Ricciardo, Vettel. 

15.31 Vettel su Magnussen.

15.31 Vettel esce alle spalle di Magnussen. 

15.30 Sosta per entrambi i Red Bull: gomme gialle. Sosta anche per Raikkonen e Vettel, soft anche per loro. 

15.29 Problema al cambio per il finlandese, che era in seconda posizione. 

15.28 Ritiro per Bottas!

15.28 Ricciardo ha perso terreno nei confronti di Ricciardo. 

15.26 Motore rotto per Hulkenberg. 

15.25 Nel frattempo, Vettel si avvicina ai due litiganti. 

15.24 Ricciardo tallona Raikkonen.

15.23 Giro più veloce per Hamilton.

15.21 Ricciardo vicinissimo a Raikkonen.

15.19 Hamilton gode di un vantaggio di 2,4 secondi su Bottas.

15.17 Questa la situazione al vertice: Hamilton, Bottas, Verstappen, Raikkonen, Ricciardo e Vettel.

15.15 Vettel su Grosjean per la sesta posizione. 

15.14 Vettel su Magnussen per la settima posizione. 

15.13 Bottas supera Verstappen e Raikkonen in un soffio.

15.13 Hamilton prende la testa davanti a Raikkonen e Verstappen. Solo quarto Bottas.

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.

14.52 Alonso prenderà il via dalla corsa dalla pitlane: la McLaren ha deciso di sostituire l’ala anteriore della sua MCL33. Trattandosi di una violazione del regime di parc fermé, Alonso non scatterà dalla griglia.

A volte si crea un'affinità speciale tra un pilota e un circuito, in grado di dare una marcia in più quando si trova ad affrontare le curve di quella pista: così è per Valtteri Bottas e il Red Bull Ring. Dopo il weekend da incorniciare dello scorso anno, con pole e vittoria, il finlandese della Mercedes ha colto la partenza al palo del Gran Premio d'Austria 2018. Merito di un giro monstre, che nemmeno il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, specialista del giro secco, è stato in grado di eguagliare. Hamilton si è dovuto accontentare del secondo tempo, a completare una doppietta per il team di Brackley.

Merito del motore 2.1, certo, ma anche del nuovo pacchetto aerodinamico della Mercedes, composto da soluzioni che strizzano l'occhio a quelle di altre scuderie. Dopo anni di dominio, o quasi, la Mercedes comincia a guardare agli altri team per migliorare l'efficacia della propria monoposto. Segno, questo, che il progetto vincente cominciato all'inizio dell'età dell'ibrido sta andando esaurendosi. In ogni caso, l'upgrade funziona, e ha regalato alla W09 la trazione necessaria a ben figurare sul rapido e veloce Red Bull Ring, nel paesaggio idillico delle montagne della Stiria.

Lo stesso non si può dire per la Ferrari: sia Sebastian Vettel che, in maniera più marcata, Kimi Raikkonen hanno accusato sottosterzo nel corso del weekend di gara. Vettel, autore del terzo tempo nella Q3, si è visto complicare la gara per via di una penalità di tre posizioni comminatagli per aver ostacolato Carlos Sainz nella Q2. Sebbene Sainz lo abbia scagionato sia nelle interviste che davanti ai commissari, imputando la colpa al team, che non lo aveva avvisato per tempo del suo arrivo, la sanzione è arrivata comunque. Al via dal sesto posto con le performanti ultrasoft, Vettel dovrà cercare di risalire la china ed evitare di perdere ancora punti nei confronti di Hamilton in classifica piloti.

La penalità comminata a Vettel in Austria complica non poco la sua gara
La penalità comminata a Vettel in Austria complica non poco la sua gara

La penalità inflitta a Vettel promuove al terzo posto Kimi Raikkonen, mai in grado di impensierire il compagno di squadra nel corso del weekend di gara. Mentre le voci che lo vorrebbero fuori dalla Ferrari si intensificano, Raikkonen cercherà il secondo podio di fila dopo quello ottenuto settimana scorsa in Francia. Desiderosi di ben figurare sono certamente anche Max Verstappen e Daniel Ricciardo: il GP d'Austria, dopotutto, è la gara di casa per il loro team, la Red Bull. La RB14 è sembrata un passo indietro rispetto a Ferrari e Mercedes, ma la penalità comminata a Vettel potrebbe agevolarli nella ricerca di un posto al sole sul podio.

A separare Verstappen da Ricciardo troviamo Romain Grosjean: il francese della Haas ha convinto in qualifica in Austria. Che sia l'inizio della rinascita per Grosjean, protagonista finora di una stagione decisamente negativa? In ogni caso, il risultato di Grosjean e quello di Kevin Magnussen, ottavo, dimostrano la competitività della monoposto del team americano al Red Bull Ring. Non sorride, ancora una volta, la McLaren, relegata nelle posizioni basse della classifica; un piccolo spiraglio si intravede invece in Williams, con Lance Stroll approdato alla Q2. Sono solo briciole, però, rispetto al passato glorioso del team.

La gara prenderà il via alle 15.10 italiane. 

Pubblicità