F1. GP Australia, Leclerc: "Non lascerò Ferrari senza aver vinto un titolo. E' la mia ossessione e priorità" e sul rapporto con Hamilton dice che...

F1. GP Australia, Leclerc: "Non lascerò Ferrari senza aver vinto un titolo. E' la mia ossessione e priorità" e sul rapporto con Hamilton dice che...
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Alla vigilia del primo appuntamento stagionale di F1, Charles Leclerc analizza la sua situazione in Ferrari, soprattutto dopo l'arrivo di Lewis Hamilton
13 marzo 2025

L’attesa sta per giumgere al termine. La Formula 1 si prepara a scendere in pista per il primo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Australia 2025 che torna ad aprire le danze in vista di uno dei mondiali più serrati degli ultimi anni. Occhi punti sulla Scuderia Ferrari che, dopo i test in Bahrain con la SF-25, spera di poter confermare fin da subito le ambizioni della nuova coppia di piloti, Lewis Hamilton e Charles Leclerc.

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Il monegasco si appresta a vivere il suo settimo anno con la squadra di Maranello e dopo una lunga pausa invernale, dedicata al lavoro al simulatore e con il team in sede, oltre alla preparazione atletica, sente di avere finalmente tutte le carte in regola per esaudire quel sogno che ha nel cassetto fin da bambino. Tuttavia, oltre agli scetticismi legati alla SF-25, monoposto completamente nuova rispetto alla sua antenata, soprattutto per lo schema di sospensioni anteriori pull-rod, si aggiungono anche quelli legati all’arrivo di Hamilton e di come potrebbe influenzare la permanenza di Charles Leclerc con la Scuderia. “Preoccupato che Lewis mi rubi il posto? No, perché non c’è un posto particolare come pilota della Ferrari. Voglio dire, è un team più grande di qualsiasi altro pilota”.

 

Penso che sia sempre questo il caso di Ferrari e il motivo che rende questa squadra così speciale. C’è supporto per la Scuderia, non per un pilota in particolare. Ovviamente Hamilton sta arrivando come una leggenda di questo sport, questo vuol dire che c’è più attenzione su di lui al momento rispetto a me, ma sono okay. Comprendo perfettamente, è normale in un certo senso. Non credo ci sia competizione su chi debba essere il pilota per Ferrari, e non credo ci dovrebbe mai essere” ha dichiarato il monegasco ad Automoto.it alla vigilia del Gran Premio d’Australia. Queste sue parole hanno un chiaro obiettivo, allontanare tutte le speculazioni che sono state fatte sulla possibile nascita di una faida interna tra i due alfieri della Ferrari, essendo uno cresciuto a Maranello e l’altro un sette volte campione del mondo di Formula 1.

A conferma di ciò, Leclerc ha proseguito parlando nello specifico del rapporto che i due stanno creando da gennaio, quando Hamilton è diventato ufficialmente pilota della Ferrari. “Onestamente non credo che Lewis abbia bisogno di alcun tipo di consiglio da parte mia. L’unica cosa certa è che io conosco l’ambiente di Maranello meglio di lui, ma si è saputo introdurre perfettamente al team. Mi sembra già decisamente a suo agio. Ma penso sia un processo lungo ed ovviamente dovrà comprendere meglio macchina, così come la squadra. Abbiamo parlato di tantissime cose e i consigli che gli ho dato sono principalmente sul cibo. Sa che se avesse bisogno di qualsiasi cosa, io sono qui per rispondere a tutte le sue domane. Nessun problema, anche perché sono più io ad aver bisogno dei suoi consigli che lui dei miei”.

Durante i test prestagionali in Bahrain di due settimane fa, il numero #16 ha avuto alcuni problemi di bilanciamento con la sua vettura. È tutto sommato naturale, seguendo la linea di pensiero anche di Frédéric Vasseur e Loic Serra, che la Scuderia debba trovare ancora la giusta chiave di lettura della SF-25. A differenza di McLaren, la Ferrari è ripartita da un foglio bianco, anche se questa è l’ultima stagione con l’attuale regolamento tecnico. Questa scelta è stata sostanzialmente obbligata dal fatto che la SF-24 aveva esaurito ogni margine di sviluppo, mentre sulla monoposto del 2025, grazie alla scelta di passare alle sospensioni anteriori pull-rod, gli ingegneri avranno più margine di manovra, ma ci vorrà del tempo. “Se ci sia un grande potenziale da sbloccare sulla vettura? Non saprei, ma sicuramente ce n’è abbastanza. Ma onestamente non è che avessi avuto un problema di bilanciamento durante i test. È che non abbiamo fatto nulla per cercare di curare i problemi di equilibrio che abbiamo avuto perché stavamo provando diverse opzioni di set-up. Così abbiamo spaziato in tante direzioni diverse per capire su quale puntare in vista della prima gara, ma soprattutto per capire meglio la macchina. Su questo penso che abbiamo fatto un buon lavoro, ma non abbiamo mai ottimizzato la macchina, cosa che credo che nessun altro team abbia fatto altrettanto bene. Solamente al termine del Gran Premio capiremo dove siamo in comparazione con gli altri”.

Al termine della tre giorni, nonostante la Ferrari non abbia lasciato il Bahrain da favorita, ruolo che è stato affidato ai campioni del mondo in carica, ovvero la McLaren, Leclerc si è dimostrato più fiducioso che mai nella possibilità di poter vincere finalmente il suo primo mondiale. “La mia esperienza in Ferrari, per me, non si sarà conclusa fin quando non avrò vinto il titolo. Quello è il mio solo ed unico obiettivo e sogno che manca di essere esaudito. Ho avuto veramente pochi sogni crescendo. Uno era quello di diventare un pilota di Formula 1. L’altro di essere un pilota della Ferrari, poi vincere a Monza e Monaco. Ho fatto tutto questo ma non saranno mai come diventare un campione del mondo. E’ la mia ossessione. Per me l’unica cosa che conta è quella di lavorare bene come una squadra per poi arrivare ad avere una macchina buona abbastanza di essere un campione. Quindi lavorerò in pista per divettarlo”.

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