F1. GP Australia, Hamilton e la sua prima gara in Ferrari: "Oggi non avevo alcuna fiducia, dobbiamo rivedere molte cose"

F1. GP Australia, Hamilton e la sua prima gara in Ferrari: "Oggi non avevo alcuna fiducia, dobbiamo rivedere molte cose"
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Solamente una decima posizione per Lewis Hamilton al termine della sua prima gara in Ferrari al GP d'Australia: ecco le sue parole
16 marzo 2025

Se da una parte Andrea Kimi Antonelli gioisce del suo primo weekend in Mercedes, non si può dire lo stesso di Lewis Hamilton al termine della sua prima gara in Ferrari. Il Gran Premio d’Australia, round d’apertura del mondiale 2025 di Formula 1, si è concluso con una decima posizione, frutto di una brutta qualifica, un passo gara al di sotto delle aspettative ed una strategia sbagliata.

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Che il weekend di Melbourne sarebbe stato in salita per il sette volte campione del mondo si era capito già nelle libere, dove ha evidenziato qualche problema di troppo nel trovare il feeling con la SF-25, la sua prima monoposto in Ferrari. Tuttavia, le speranze di avere una qualifica migliore si sono accese, ma il non sentirsi completamente a suo agio in questo mondo completamente nuovo per lui hanno pesato, tanto da non farlo spingere al limite. Inoltre, anche il comportamento della vettura, molto altalenante, non ha aiutato, colpendo anche il compagno di scuderia Charles Leclerc.

In gara la situazione non è migliorata, soprattutto al via, quando è rimasto imbottigliato nel traffico rischiando di essere coinvolto in un contatto con il monegasco. Le condizioni di pista umida e poi bagnata, oltre alle numerose interruzioni per Safety Car, non hanno fatto uscire il passo gara della SF-25 visto nelle libere ed ancora prima nella tre giorni di test prestagionali. A pesare maggiormente, però, l’errore di strategia della Ferrari che ha lasciato entrambi i piloti più del dovuto in pista con gomme da asciutto mentre l’intensità della pioggia andava aumentando. Sul finale Lewis Hamilton è stato sorpassato da Oscar Piastri, concludendo in decima posizione e un solo punticino il suo primo weekend in rosso.

"È accaduto di tutto in questi 57 giri – ha ammesso il britannico ai nostri microfoni – tanti incidenti e sono grato di non averne avuto uno anche io. Gara complicata per me dato che era la prima volta che guidavo questa macchina sotto la pioggia, ed ovviamente ha un comportamento molto diverso rispetto alla Mercedes a cui ero abituato. Tutto cambia, dalla power-unit alle funzioni dello sterzo e non è facile destreggiarsi in queste novità. Alla fine della gara ci aspettavamo una pioggia breve ma intensa. Così ero tipo ‘Okay posso farcela, posso non entrare ai box per le intermedie’, ma poi è stato impossibile perché andava ad aumentare sempre di più. Oggi non avevo alcuna fiducia quindi dovrò cambiare alcune cose, set-up in primis, per la prossima settimana”.

“Non avevo problemi di frenata come ieri, ma di stabilità all’anteriore e di potenza, motivo per cui ho avuto diversi scatti e per la maggior parte del tempo mi sembrava di star per finire nel muro”. Ulteriore novità che Hamilton ha dovuto gestire è stato il cambio ingegnere di pista che, per la prima volta nella sua lunga carriera in F1, non è stato Bono, ma Riccardo Adami. “Penso che abbia fatto un grande lavoro. Stiamo imparando a conoscerci a vicenda, passo dopo passo. Rivedremo tutte le cose che siamo detti. Generalmente non sono uno che ama avere un sacco di informazioni in gara, a meno che non sia io a chiederle. Ha fatto del suo meglio, andremo avanti”.

“Felice che sia finito questo primo weekend in Ferrari. Abbiamo passato un po’ di tutto e alla fine finiamo solamente con un punto. Ovviamente non è quello che ci aspettavamo ma mancava ritmo. Credo che la macchina abbia più prestazioni di così, dobbiamo solamente capire come impostarla. Non so bene dove fossimo rispetto agli altri, ma sicuramente McLaren aveva molta più performance di tutti noi oggi. Noi dobbiamo sbloccare il nostro potenziale e spero di riuscire a farcela per la prossima gara in Cina. Ho imparato così tanto in un weekend, quindi sono ottimista. Alla fine, per me, si tratta principalmente di trovare confidenza per poi spingere, è un qualcosa che si costruisce gara dopo gara” ha chiosato il #44.

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