Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il weekend del Gran Premio d’Australia 2025, primo appuntamento stagionale della Formula 1, si conclude negativamente per la Scuderia Ferrari. Solamente un ottavo posto per Charles Leclerc e il decimo per Lewis Hamilton. Che sembrasse in salita era chiaro già dalle qualifiche, ma la gara ha visto gli sforzi dei piloti vanificarsi sotto la pioggia di Melbourne per via di una scelta strategica del muretto box. Frédéric Vasseur spiega cosa sia successo.
Le aspettative alla vigilia del weekend erano molto alte, ma già nelle libere si era capito che qualcosa non andasse. Non solo Lewis Hamilton che ha faticato a trovare la giusta confidenza con la sua prima monoposto della Ferrari, ma anche Charles Leclerc che ha parlato di compromessi per andare più forte in gara. Tuttavia, la SF-25 non ha mai avuto il passo per entrare in lotta, faticando a superare anche la Williams di Albon e la Kick Sauber do Hulkenberg. Rimane il fatto che questa era una prima gara dove in pista è avvenuto di tutto, con tanti ritirati, colpi di scena e tanta pioggia. Proprio la pioggia, arrivata sul finale, ha mandato all’aria gli sforzi dei due alfieri, con una strategia del muretto box che ha ritardato il loro ingresso in pit-lane per passare da gomma slick a intermedia.
Ad evidenziare che c’è ancora molto su cui lavorare anche i rapporti di Leclerc con Bryan Bozzi e di Lewis Hamilton con il suo nuovo ingegnere di pista Riccardo Adami. “Devono trovare il modo di comunicare per andare d’accordo. Per Lewis era la prima volta che comunicavano durante la gara e sicuramente dovranno fare un lavoro migliore, conoscersi a vicenda. Di sicuro non è andato liscio come sperato, la strategia era difficile, capiremo gara dopo gara come gestire il tutto, non sarà un problema” ha dichiarato Frédéric Vasseur. “Ci siamo trovati in una situazione strana – ha proseguito spiegandoci perché abbiano ritardato il passaggio da gomme slick a intermedie – perché il primo e il secondo settore erano ancora asciutti mentre il terzo era completamente bagnato. Era una sorta di scommessa con la Red Bull e noi abbiamo puntato sul restare in pista. Abbiamo aspettato fino alla fine mentre Mercedes che McLaren hanno deciso di fare il pit-stop. Noi abbiamo sbagliato perché l’opzione migliore era quella di rientrare nello stesso giro di Max”.
A preoccupare di più il team principal, però, non dovrebbe essere la strategia sbagliata, ma il distacco che le due McLaren hanno rifilato alla Ferrari. “Il mio compito è quello di tenere tutto sotto controllo e se riguardiamo al venerdì notiamo che eravamo in una buona forma. Abbiamo faticato di più nel Q3, ma nel Q2 eravamo sugli stessi decimi di McLaren e Verstappen. Oggi è stato sicuramente complicato, ma non credo che sia questo il quadro reale della nostra stagione, sono sicuro di questo”. Questa situazione altalenante ha reso ancora più complicato l’andamento del primo weekend in rosso di Hamilton. “Questo Gran Premio è stato abbastanza estremo per diversi motivi come il fatto che questa non è una pista permanente, dunque il grip che varia molto, e la pioggia. Lo reputo uno dei weekend più complicati di sempre da gestire. Non è dunque scioccate il fatto che per noi non sia andato bene. Sicuramente abbiamo imparato molto e troveremo una soluzione già in vista del prossimo appuntamento”.
“Le nostre aspettative sono sempre quelle di fare il meglio con la monoposto che abbiamo ed abbiamo la stessa motivazione di prima. Non andiamo da nessuna parte dicendo che l’obiettivo sia la prima, la seconda o la dodicesima posizione. Noi dobbiamo fare il miglior lavoro possibile ed oggi non ci siamo riusciti. Dobbiamo tenere sempre in mente che lo scorso anno, nelle ultime tre gare, McLaren, Red Bull, Mercedes e noi abbiamo vinto, sempre con grandi distacchi. Questo vuol dire che le prestazioni variano da pista a pista perché la lotta è veramente serrata. Se non adattiamo la vettura al tracciato, alle gomme o alle temperature, saremo sicuramente fuori dal range di performance. Già in Cina sarà un’altra storia” ha chiosato Vasseur.