F1. GP Australia, Enrico Cardile: “Red Bull è ancora veloce, ma sappiamo come sviluppare la Ferrari SF-24”

F1. GP Australia, Enrico Cardile: “Red Bull è ancora veloce, ma sappiamo come sviluppare la Ferrari SF-24”
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Tutto è pronto per il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento della stagione 2024 di Formula 1. Ecco le parole di Enrico Cardile, direttore tecnico del telaio della Ferrari
20 marzo 2024

La pausa è finita e la Formula 1 è pronta ad iniziare il terzo appuntamento stagionale che si terrà in Australia e, per la prima volta nel 2024, la gara si disputerà di domenica, dato che in Bahrain e in Arabia Saudita si è corso di sabato. Il circuito di Albert Park è pronto ad ospitare uno dei weekend di gara più attesi del campionato da parte di tutti i tifosi del motorsport, il perfetto connubio tra passione e alta velocità, in perfetto stilo australiano, portato in pista dagli eroi locali, Oscar Piastri e Daniel Ricciardo, oltre all’adottivo Valtteri Bottas. La Scuderia Ferrari potrà fare affidamento su Charles Leclerc, arrivato terzo in Arabia, e spera di riavere a bordo della SF-24 numero #55 anche Carlos Sainz. Il madrileno dovrà sottoporsi alla visita medica della FIA per avere il via libera per scendere in pista dopo l’appendicectomia a cui è stato sottoposto due settimane fa a Jaddah. Il suo sedile è stato temporaneamente sostituito da Oliver Bearman, 18nne della Ferrari Driver Academy, impegnato in Formula 2 con Prema, che ha concluso la gara saudita in settima posizione, presente anche lui in Australia.

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Il tracciato di Albert Park è un appuntamento storico della Formula 1 dato che ha debuttato nel 1996. Tante curve a velocità medio-alta, insieme alle quattro zone di DRS, sono gli ingredienti principali di una gara degna di essere vista in diretta nonostante la sveglia alle 6:00 del mattino per noi italiani. La curva 1 presenta una chicane veloce con muri da un lato e ghiaia dall’altro che la rende uno dei punti più insidiosi della pista, dove lo scorso anno ha avuto prematuramente fine al primo giro la gara di Sainz dopo un contatto con Alonso, tanto più che è seguita da un rettilineo importante che porta all’impegnativa frenata di curva 3, punto di sorpasso per eccellenza. Questa staccata si trova al termine di una zona DRS ed è teatro di molte delle manovre di sorpasso, ma anche qui il pericolo di rimanere fuori è dietro l’angolo data la ghiaia presente. Le curve 9 e 10 sono tra le più veloci del circuito e anche qui è possibile sorpassare, anche se i piloti preferiscono rimanere in scia per attaccare in curva 11, dove il sorpasso è meno rischioso.

Dopo le prime due gare della stagione, con i due piazzamenti sul podio, possiamo dirci soddisfatti del gradiente di miglioramento che la SF-24 mostra in confronto alla monoposto precedente” ha dichiarato Enrico Cardile, direttore tecnico del telaio della Scuderia Ferrari, in attesa che inizi l’attività in pista venerdì 21 marzo con la prima sessione di prove libere alle 2:30 italiane. “Sia i test che le prime gare ci hanno fornito delle conferme positive rispetto al percorso di sviluppo che avevamo delineato l’anno scorso. Ovviamente non possiamo dirci soddisfatti dei due terzi posti: la Red Bull è ancora più veloce di noi, e sebbene la nostra performance sia stata finora migliore di quella degli altri team di vertice, questo non ci basta ancora. C’è ancora molto da lavorare!”

I primi eventi ci hanno confermato una buona correlazione dei nostri strumenti di simulazione, il che è senz’altro positivo” ha aggiunto Cardile. Non abbiamo avuto sorprese, insomma: le limitazioni che avevamo riscontrato in fabbrica durante l’inverno sono state confermate dalla pista. Oggi possiamo dire di avere un quadro piuttosto chiaro delle debolezze della vettura, a partire dalla gestione delle gomme e dal bilanciamento. La Formula 1 si basa sul miglioramento continuo e sulla pianificazione: i primi eventi hanno confermato qual è la direzione di sviluppo da perseguire, e anche le priorità che ci eravamo dati. Quindi il focus in azienda è di trovare velocemente prestazione in galleria e lavorare sodo per portare quanto prima gli aggiornamenti in pista, sfruttando, nel frattempo, tutto il potenziale che la nostra vettura può avere”.

“Prima dell’inizio della prima ora di prove libere è sempre difficile avere delle aspettative realistiche, perché ciascun team ha contezza solo del proprio lavoro, e non è possibile conoscere i veri valori in campo. Ciò detto, siamo solo all’inizio di una stagione molto lunga, e sarà cruciale un buon ritmo di miglioramento della monoposto. L’anno scorso ci ha mostrato come i valori in campo possano cambiare, in entrambe le direzioni. Noi stessi siamo partiti come quarta forza, poi abbiamo recuperato e abbiamo terminato il campionato lottando per la seconda posizione. Quindi per i prossimi mesi il nostro unico obiettivo è recuperare terreno nei confronti di chi al momento occupa le prime posizioni” ha concluso l’ingegnere del team di Maranello.

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