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Tra poche ore la stagione di Formula 1 avrà ufficialmente inizio con la prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Australia 2025, tornato ad essere il round di apertura. Al semaforo verde saranno sei i rookie che debutteranno, e tra di loro spicca anche Oliver Bearman, non propriamente al suo primo weekend di gara nel “mondo dei grandi”.
Il britannico si è fatto conoscere lo scorso anno quando è stato chiamato a sostiuire Carlos Sainz, operato d’urgenza per appendicite, durante il GP dell’Arabia Saudita. Con solamente una sessione libere a bordo della monoposto della Ferrari del madrileno, Ollie Bearman ha avuto accesso al Q2 e chiuso in zona punti la sua primissima gara in Formula 1. Tutto questo non ha lasciato indifferente Haas che ha deciso di tornare a puntare sui giovani talenti ingaggiandolo per la stagione 2025 al fianco di Esteban Ocon, un perfetto mix di esperienza e tanta energia. Che la gara di Jeddah non fosse un caso è stato confermato anche a Baku, quando proprio il team americano gli ha affidato il sedile dello squalificato Kevin Magnussen. Riuscendo ad entrare nella top 10, Bearman è diventato il primo pilota della storia della F1 ad aver ottenuto punti iridati con due squadre diverse. Bisognerà vedere come andrà questo weekend in Australia, dove potrebbe rincontrare la tanto temuta pioggia, prevista per la gara di domenica, che l’ha messo in grandi difficoltà in Brasile nel 2024, sempre in pista con Haas al posto del danese.
“Anche se non sarà il mio primo Gran Premio, certamente l’eccitazione è la stessa di sempre” ha ammesso ai nostri microfoni alla vigilia dell’appuntamento di Melbourne. “Sono stato molto fortunato ad aver avuto quelle opportunità, ma sto trattando tutto come se questo fosse il mio debutto. C’è anche la mia famiglia qui ed è stupendo avere il loro supporto. Ammeto che aver già avuto delle gare mi toglie un po’ di nervi, ma sono sicuro che quando si spegneranno le luci mi sentirò come sempre, solamente in attesa di iniziare. Aver avuto esperienza in alcuni momenti chiave del weekend di gara come partenze e pit-stop, è importante, per sono tutte cose che non si riescono a provare realmente. Cercherò ovviamente di perfezionare le mie performance, ma ci sono cose di cui sono ancora insicuro al 50%”.
“Il fatto di avere una macchina completamente nuova, dove sono stato coinvolto nello sviluppo, dove ho potuto lavorarci veramente da vicino con gli ingeneri, mi permette di capire meglio cosa voglio e come debbano andare le cose. Dopo il Bahrain abbiamo avuto veramente tanti dati su cui poter lavorare. È un processo totalmente diverso rispetto allo scorso anno quando sono semplicemente entrato nel box e la macchina era quella e basta. Adesso io sono coinvolto, ho parlato con la squadra riguardo a quello che mi piace e quello che non mi piace della VF-25, come indirizzare le scelte di set-up e così via. Dunque, veramente un grande cambiamento rispetto al 2024, quando non avevo un vero e proprio feeling”. Coinvolto tanto quanto lui, soprattutto per l’esperienza maturata negli anni, è il compagno Esteban Ocon, anche lui al primo anno con Haas. “Per il momento la nostra conoscenza sta andando abbastanza bene. Stiamo lavorando insieme e con tutte le sue conoscenze è veramente interessante vedere come interpreta la monoposto a differenza mia. Lui è in F1 da tempo e non posso far altro che imparare da lui. E devo dire che abbiamo un approccio abbastanza simile nei confronti della vettura, di cosa pensiamo serva per migliorarle e così via, anche se devo dire che al momento non ci sembra avere dei punti deboli. È veramente molto prevedibile e costante, dobbiamo lavorare solamente in termini di set-up. Vincere una gara quest'anno non è realistico per me. Il mio obiettivo non si basa sui risultati, ma sul migliorare la mia performance personale. Vedremo poi dove si posizionerà la macchina nel confronto con gli avversari”.