F1, GP Australia 2025: le pagelle di Melbourne

F1, GP Australia 2025: le pagelle di Melbourne
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I promossi e i bocciati di Melbourne nelle pagelle del Gran Premio d'Australia 2025 di Formula 1
18 marzo 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Melbourne? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio d'Australia 2025 di Formula 1.

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Lando Norris, voto 10 e lode

Se pure il risultato è stato quello da molti previsto, tutto si può dire tranne che il primo gran premio della stagione sia stato noioso. Nemmeno per Norris, che tra uno spettacolare traverso sull’acqua e l’altro ha dovuto guardarsi prima da Verstappen e quindi da Piastri, finché prima uno e poi l’altro hanno ceduto alla pressione. Certo anche per l’inglese non è mancato un brivido (insieme a Piastri era uscito anche lui, seppure con maggiore fortuna….), ma in condizioni difficili l’inglese è apparso un pilota perfetto su una monoposto perfetta. Voto 10 e lode: il bersaglio grosso quest’anno è chiaro fin da subito.

Max Verstappen, voto 10

Alle sue spalle voto 10 ad un immenso Verstappen, perché è netta la sensazione che la Red Bull tanto in qualifica quanto in gara sia lì solo per il talento infinito dell’olandese, che anche in inferiorità tecnica ha fatto di tutto per tentare il colpaccio. Attenzione a considerarlo già battuto….

George Russell, voto 8,5

Terzo un Russell poco visibile ma molto concreto: tanto in qualifica quanto in gara, dove è stato impeccabile, dimostrando di essere assolutamente pronto per vestire i panni del pilota di punta in Mercedes. Voto 8,5.

Andrea Kimi Antonelli, voto 10 e lode

Voto 10 e lode però ad Antonelli, costretto a debuttare nelle condizioni più difficili, partendo nelle retrovie per un problema tecnico: a parte un testacoda (per fortuna senza conseguenze) non ha sbagliato niente, prendendosi il tempo per trovare confidenza con mezzo e pista prima di iniziare una graduale ma costante rimonta e dimostrando la fame dei campioni quando già straordinario 5° è andato a cercare e trovare il sorpasso su Albon. Per Toto è già una scommessa vinta.

Alexander Albon, voto 9

Voto 9 ad Albon, al quale l’arrivo di Sainz pare abbia fatto bene: velocissimo in qualifica, in gara si è confermato, senza commettere errori. Il thailandese è forse l’errore più grande di Marko.

Lance Stroll, voto 8

Voto 8 a Stroll, che spesso sul bagnato si esalta e anche stavolta non è stato da meno, bravissimo a non sbagliare niente (a differenza del suo compagno di squadra Alonso, voto 5 perché in queste situazioni dovrebbe emergere l’esperienza…).

Nico Hulkenberg, voto 8,5

E voto 8,5 a Hulkenberg perché onestamente arrivare 7° con la Sauber è impresa da eroi: certo il bagnato e i tanti errori commessi dagli altri lo hanno agevolato, ma anche questo è un valore aggiunto del pilota tedesco, che raramente sbaglia.

Charles Leclerc, voto 7

Solo 8° Leclerc, dopo una qualifica tribolata e al termine di una gara con condizioni alle quali anche la monoposto rossa di quest’anno non sembra adattarsi bene. Il monegasco però almeno ha dato l’idea di provarci, come sempre: voto 7 per l’impegno.

Oscar Piastri, voto 6

Voto 6 a Piastri, una sospensione del giudizio dopo una gara in cui è stato vicino alla grandezza e al disastro. Resta il fatto che Norris, che pare meglio attrezzato per il titolo, ha già preso un piccolo margine di punti.

Lewis Hamilton, voto 5

Voto 5 a Hamilton, apparso timido (per non dire intimidito) e attento soprattutto a non commettere errori. Del resto sono mesi che l’inglese va dicendo che avrà bisogno di tempo per imparare, nemmeno fosse un debuttante. Va bene la complessità della F1 moderna, ma non si è mai visto un atteggiamento del genere da un pluricampione iridato che cambia squadra, solo che siccome il suo passaggio in Ferrari è la storia dell’anno nessuno si azzarda a farlo notare. Non lontanissimo dai tempi di Leclerc, in realtà, è proprio l’attitudine a lasciare qualche perplessità. Da rivedere.

Pierre Gasly, voto 7

Fuori dai punti un Gasly che si è giocato il piazzamento nella top 10 per una piccola sbavatura: un peccato perché fino a quel momento il suo week end era stato assolutamente positivo. Chissà se Briatore con gli anni si è intenerito…. Intanto voto 7 di incoraggiamento.

Yuki Tsunoda, voto 8

Un bel incoraggiamento (voto 8) va anche a Tusnoda, fuori dai punti per una chiamata tardiva ai box da parte del team, ma il giapponese era stato perfetto in qualifica e pure in gara. 

Liam Lawson, voto 4

Tanto più che il suo ex compagno Lawson ha fatto un esordio da incubo sulla tanto bramata Red Bull: fuori già in Q1 e fuori in testacoda sull’acqua. Voto 4 perché non stiamo parlando di un debuttante, e se un errore sull’acqua può capitare, più preoccupante è quanto accaduto in qualifica. In Cina urge già riscattarsi, soprattutto agli occhi di Marko.

Jack Doohan, voto 5

Stesso discorso per Doohan (voto 5), anche lui a muro ma soprattutto 9 decimi più lento di Gasly in qualifica. L’australiano non ha tanto tempo per convincere Briatore.

Isack Hadjar, voto 5

Ha più tempo Hadjar, anche per mancanza di alternative in casa Red Bull, ma certo schiantarsi nel giro di formazione non è un bel inizio: voto 5 perché l’errore è grave, anche se non è il caso di infierire (in fondo è capitato anche a Prost…).

Gabriel Bortoleto, voto 6

Voto 6 invece per Bortoleto, a muro sì ma almeno in qualifica si era tolto la soddisfazione di piazzarsi davanti a Hulkenberg, dimostrando una velocità non comune.

FIA, voto 0

Per tutti i debuttati o comunque i giovani piloti a muro, comunque, c’è un’attenuante grossa come una casa: nessuno di loro incredibilmente aveva mai guidato questa monoposto (e alcuni nemmeno una monoposto qualsiasi di F1) sul bagnato. Quindi voto 0 alla FIA per la sua politica di azzeramento dei test, che non solo è insensata economicamente (i team spendono comunque follie per i simulatori) ma chiaramente in alcuni situazioni si dimostra anche un bel rischio per la sicurezza. E comunque visto che tanto c’è il budget cup, perché non possono essere i team a scegliere come spendere i loro soldi, se in pista o con i videogames?

Ferrari, voto 5

E ovviamente voto 5 alla Ferrari: come la McLaren, anche la squadra italiana aveva chiuso il 2024 con una monoposto altamente competitiva, ma mentre il team inglese ha compiuto ulteriori progressi, a Maranello ancora una volta sembrano dover ricominciare da capo, con tanti punti interrogativi sul piano tecnico. E si sono pure rivisti errori di strategia ai box. In Cina sicuramente andrà meglio, ma solo perché fare peggio sarebbe difficile.

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