F1, GP Australia 2020, Hamilton tuona: «Siamo qui per il Re denaro»

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Lewis Hamilton non si capacita del fatto che la Formula 1 non si sia fermata per il Coronavirus. «Scioccante» per lui essere nel paddock di Melbourne
12 marzo 2020

La Formula 1 non si ferma, nonostante l'emergenza Coronavirus abbia assunto un carattere mondiale - l'OMS l'ha classificata come pandemia ieri - e molte nazioni, Italia in testa, stiano reagendo con misure volte a contenere il contagio. Questo non vuol dire che i piloti siano d'accordo con questa decisione: nella consueta conferenza stampa del giovedì, Lewis Hamilton si è detto «scioccato» dal fatto che il Circus sia approdato a Melbourne per il GP d'Australia. 

«Sono molto, molto sorpreso dal fatto che siamo qui - ha dichiarato Hamilton -. Sono felice che si corra, ma per me è scioccante essere seduto qui con tutti voi in questa stanza. Molti fan sono già qui oggi e sembra che il resto del mondo stia reagendo, probabilmente in modo tardivo, ma già stamani abbiamo visto che Trump ha chiuso l'ingresso negli USA dell'Europa. L'NBA ha sospeso le gare, ma la F1 va avanti».

La preoccupazione di Hamilton riguarda soprattutto le persone più agé del Circus: «Stamattina ho incontrato Jackie Stewart, così in salute, e altre persone anziane nel paddock. Siamo in pensiero. Sono sicuramente in pensiero». La situazione è ancora più sconcertante alla luce del fatto che cinque persone - quattro dipendenti della Haas e uno della McLaren - siano stati sottoposti al test per il Coronavirus. Perché si corre, allora? «Per il Re denaro», risponde secco il sei volte campione del mondo. 

Anche Kimi Raikkonen ha espresso la sua perplessità sul fatto di essere in procinto di disputare regolarmente il weekend di gara di Melbourne: «Non so se essere qui sia la scelta giusta. Probabilmente non lo è. Ma non dipende da noi, non è una nostra decisione. Se fosse dipeso dai team, non credo saremmo stati qui». Ora il paddock resta con il fiato sospeso in attesa dei risultati dei test del personale di Haas e McLaren che ha mostrato sintomi compatibili con il Coronavirus.

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