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Il ghigno di Helmut Marko con Verstappen sul podio fa capire molto bene cosa si aspetta la Red Bull dalla stagione. Il motore Honda, cenerentola degli ultimi 5 anni, ha dimostrato di essere affidabile e veloce. Quattro propulsori al via e tutti al traguardo. Per giunta sul podio, cosa che non era mai accaduta in precedenza. Per contro la McLaren si è fermata in una nuvola di fumo Renault che ai giapponesi ha fatto capire come forse non avessero tutte le colpe nella disastrosa accoppiata. Di sicuro aver lavorato sereni con la Toro Rosso l'anno scorso è servito, sono stati provati diversi particolari che ora, sulla Red Bull, mostrano di funzionare al meglio.
Perché il ritmo di Verstappen ma soprattutto il sorpasso alla Ferrari di Vettel, sono di quelle soddisfazioni che restano impresse nella memoria. La Red Bull ha mostrato più trazione rispetto alla Ferrari ma anche rispetto alla Mercedes, perdeva sul dritto nei confronti dei tedeschi ma con la rossa se la sono giocata. Presto per dire che Honda è al livello dei rivali, ma rispetto a Renault ha mostrato un passo migliore e questo, per i francesi, non è un bel segnale. Di sicuro Adrian Newey sa come gestire una vettura. Verstappen è maturato ed è velocissimo.
Il punto dolente è Gasly, due macchine distrutte nei test, errori in qualifica e poi al rientro in pista dopo il pit stop. Con Ricciardo sarebbe stata un'altra musica, ma la convivenza in quel team sarebbe stata impossibile, per cui una Red Bull a una punta, cosa mai vista prima, potrebbe essere la sorpresa della stagione.