F1, GP Australia 2017: tutti pazzi per Giovinazzi

F1, GP Australia 2017: tutti pazzi per Giovinazzi
Pubblicità
Ottimo - sebbene inaspettato - debutto in Formula 1 per Antonio Giovinazzi, dodicesimo con la Sauber in Australia
26 marzo 2017

Ci vuole testa per sfruttare le occasioni e Antonio Giovinazzi lo ha dimostrato. Trovatosi catapultato nella mischia dalla sera alla mattina, con un semplice SMS della Sauber che gli diceva di portare il casco e fare le prove e poi le qualifiche, Giovinazzi non ha sbagliato nulla.

Classificatosi 18 in griglia e 12 in gara, con una manifestazione di intelligenza, grinta e accortezza, ha completato la sua prima gara senza uno sbaglio. Anzi, nel confronto con gli altri debuttanti, ha battuto Stroll e Vandoorne che pure ha una gara alle spalle, ha fatto pure meglio di Ericsson che corre da anni e nei tempi sul giro in gara ha battuto lo svedese giro per giro, come dire che alla Sauber se avessero buon senso invece che fargli fare il tester dovrebbero metterlo in prima squadra.

E' stato un debutto positivo, fatto da grande campione e se sono mancati i punti non è certo colpa di Antonio, visto che la Sauber non va manco a spingerla e lui, con tre ore di prove in meno e diverse migliaia di km in meno dei rivali, ha saputo fare meglio. Non solo, terminare la gara così con un ritmo alto (e il miglior giro a fine corsa) ha dimostrato che fisicamente Giovinazzi è a posto, si è preparato bene e merita la F.1.

Trovatosi catapultato nella mischia dalla sera alla mattina, con un semplice SMS della Sauber che gli diceva di portare il casco e fare le prove e poi le qualifiche, Giovinazzi non ha sbagliato nulla

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Insomma, è un pilota di talento che merita di correre e speriamo che la Ferrari, che lo ha portato in pista, possa dargli la chance di continuare così, permettendogli di mostrare il suo valore. Tra l'altro Antonio è uno che parla inglese, quindi non ha avuto problemi a inserirsi nell'ambiente ma come i campioni ha fatto tutto con naturalezza, parlare coi tecnici, imparare le procedure di pit stop in gara, le fasi della partenza, tutto il mondo complicato di una gara che non aveva mai fatto prima.

Certo, con la GP2 ci sono analogie, ma quando sei al vertice del mondo la tensione può giocare brutti scherzi. Invece lui no, è filato via tutto liscio, senza intoppi e anche se per ora questo GP d'Australia resterà la sola occasione fino a quando non si sa, meglio conservare il dolce sapore di un sogno realizzato e sfruttato al meglio. Tutti pazzi per Giovinazzi. Non è solo uno slogan.

Pubblicità