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Nelle qualifiche all'Albert Park Circuit di Melbourne ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota inglese a scattare dalla pole position nel Gran Premio d'Australia, prima prova del mondiale 2017 di Formula 1. 1'22"188 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, giunto al sessantaduesimo acuto al sabato in carriera e al sesto a Melbourne, lo stesso numero di pole di Senna in Australia. Quella conquistata da Hamilton è la prima partenza al palo nell'era delle nuove monoposto di F1, dall'inedita configurazione aerodinamica imposta dal nuovo regolamento tecnico: vetture più larghe, con ali anteriori e posteriori più generose in larghezza, diffusori inediti e diverse nuove soluzioni, come il ritorno del cofano motore a pinna di squalo.
Accorgimenti, questi, in grado di aumentare la velocità in curva delle monoposto, significativamente più rapide di quelle dello scorso anno, limando i tempi nei cambi di direzione anche grazie al maggior grip meccanico garantito dai nuovi pneumatici Pirelli, decisamente più generosi rispetto a quelli del 2016. La prima fila è completata dall'alfiere della Ferrari, Sebastian Vettel, staccato di due decimi da Hamilton. La Ferrari ha decisamente ridotto il distacco dalla Mercedes rispetto allo scorso anno: i due alfieri della scuderia di Brackley e quelli della Rossa di Maranello erano racchiusi in soli due decimi nella Q2. La SF70H, ben bilanciata e rapida, si conferma una monoposto competitiva, ma la Mercedes, come ampiamente preventivabile, è al momento ancora il team da battere. La Ferrari mancava dalla prima fila dal 2015.
Terza posizione per l'alfiere della Mercedes, Valtteri Bottas, autore di alcune piccole sbavature nel suo ultimo tentativo lanciato nella Q3; il finlandese ha preceduto il connazionale, Kimi Raikkonen, staccato però di otto decimi dal poleman Hamilton. Quinto è il pilota della Red Bull, Max Verstappen, che ha preceduto Romain Grosjean, della Haas Racing, e Felipe Massa, in forza alla Williams; segue l'alfiere della Toro Rosso, Carlos Sainz. Completano la top ten il compagno di squadra, Daniil Kvyat, e Daniel Ricciardo.
L'idolo di casa, Daniel Ricciardo, è stato protagonista di un incidente nel corso della Q3: il pilota australiano ha perso il controllo della sua RB13 in curva 14, finendo per impattare contro le barriere con il posteriore della vettura. Il botto di Ricciardo, senza conseguenze per l'australiano, ha causato un regime di bandiera rossa. L'alfiere della Red Bull scatterà dalla decima piazzola in griglia.
Non ha passato il taglio della Q2 l'alfiere della Force India, Sergio Perez, escluso per meno di un decimo. Anche il compagno di squadra del messicano, Esteban Ocon, non è riuscito ad approdare alla Q3: il tentativo lanciato del francese gli è valso la quattordicesima posizione. La scuderia di Silverstone, quarta in classifica costruttori lo scorso anno, sembra aver fatto un passo indietro con la VJM10.
Dodicesimo è il pilota della Renault, Nico Hulkenberg, che ha sfiorato la Q3 al debutto in qualifica con la scuderia di Enstone. Il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2015 ha preceduto l'alfiere della McLaren, Fernando Alonso, e Marcus Ericsson, della Sauber. Alonso si è lamentato via radio dei cali di potenza del propulsore Honda della sua MCL32, ma è quantomeno riuscito a passare il taglio della Q1, un risultato non scontato viste le difficoltà - e il ritardo - accusati nei test invernali.
Chiamato a sostituire Wehrlein alla Sauber nella mattinata di sabato, Antonio Giovinazzi ha decisamente ben figurato, mostrandosi inizialmente più competitivo di Ericsson, pur avendo disputato solamente una sessione di prove libere a Melbourne. Il suo ultimo tentativo lanciato, però, è stato sporcato da un errore in uscita dalla curva 15. Giovinazzi, sedicesimo, è il primo degli esclusi dalla Q1; il pilota italiano ha preceduto il pilota della Haas Racing, Kevin Magnussen.
Non sorride Stoffel Vandoorne: l'alfiere della McLaren è stato fermato da un problema al flusso di carburante occorso sulla sua MCL32 prima che potesse effettuare un tentativo lanciato. Si tratta del primo inconveniente in Australia per la scuderia di Woking, dopo dei test invernali decisamente travagliati, anche, ma non solo, dal punto di vista dell'affidabilità. Il pilota belga, 25 anni domani, è rientrato in pista al termine della Q1, ma non è andato oltre la diciottesima posizione; segue l'alfiere della Williams, Lance Stroll.
A Stroll è stata comminata una penalità di 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio sulla sua FW40: il canadese era finito a muro nel corso delle FP3, e i meccanici della Williams hanno lavorato alacremente per permettergli di disputare le qualifiche. È notte fonda per Jolyon Palmer: l'inglese è fanalino di coda della classifica. Il confronto con il suo nuovo compagno di squadra, Hulkenberg, appare decisamente impietoso per il campione GP2 2014.