F1. GP Arabia Saudita, Tsunoda: "In Bahrain Verstappen era veramente in difficoltà. Ho preferito farmi da parte e fare solo il mio lavoro"

F1. GP Arabia Saudita, Tsunoda: "In Bahrain Verstappen era veramente in difficoltà. Ho preferito farmi da parte e fare solo il mio lavoro"
Pubblicità
Yuki Tsunoda, in vista del GP dell'Arabia Saudita, parla di quanto sia stato complicato il weekend di Red Bull in Bahrain
18 aprile 2025

Dopo la gara in Bahrain, chiusa a punti, ho molta più fiducia in me stesso, sicuramente di più di quanta ne avevo in Giappone due settimane fa” ha esordito ai nostri microfoni Yuki Tsunoda alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, quinto appuntamento stagionale per la Formula 1. Per il pilota giapponese questa sarà la terza apparizione ufficiale a bordo della Red Bull dopo la retrocessione di Lawson dopo la gara a Shangai.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La situazione nel team di Milton Keynes al momento non è delle migliori. Oltre alle difficoltà con la RB21, confermate anche da Max Verstappen, adesso la Red Bull sta soffrendo anche su altri fronti, fronti che un tempo erano il loro fiore all’occhiello, come i pit-stop. “Nel meeting post-gara in Bahrain, ovviamente, l’umore nella stanza degli ingegneri non era del tutto felice. Ad un certo punto quella riunione è arrivata al limite, abbiamo parlato di quello che abbiamo realizzato nel corso della settimana condividendo i nostri feedback sulla vettura. Non so di preciso, invece, di cosa parlino i vertici del team. Se si tratta della squadra, sicuramente non erano allegri, ma forse Verstappen ha avuto modo di parlare con loro anche in separata sede”.

Penso che il Bahrain sia stata la pista che ha portato abbastanza all’estremo le debolezze della RB21, sicuramente più di altri tracciati che abbiamo affrontato finora. Anche io ho avuto problemi ai freni, non solo Max. Io ne ho sofferto nella prima sessione di prove libere. Ma non è una cosa che possiamo risolvere immediatamente. Ad un certo punto ho preferito non parlarne più perché non ha senso lamentarsi in continuazione. Volevo parlare di cose diverse. Max sembrava che stesse faticando più del solito. E allo stesso tempo, è difficile perché lui non aveva idea di come migliorare durante il weekend. Succedeva di tutto, la macchina scivolava, non rispondeva davvero all'impostazione che avevamo come avrebbe voluto e così via”.

Ero concentrato su cose completamente diverse rispetto a Verstappen. Mi sentivo come se fossi un novellino nel team, quindi cercavo di avere un diverso mindset e cercavo di capire come impostare la vettura. So come Max ha costruito fiducia durante il weekend, rispetto a come l'ho fatto io. Era completamente diverso perché lui non aveva molta fiducia in questa macchina. Così, ho mantenuto le distanze e ho cercato di fare bene nelle qualifiche” ha chiosato Tsunoda.

Pubblicità