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Il GP dell’Arabia Saudita si è concluso con il prevedibile 1-2 Red Bull. Ciò che differisce è l’ordine, con Perez davanti a Verstappen ma comunque questo non cambia le cose.
Red Bull si è mostrata troppo forte per tutti gli altri, anche se si è fatta strada una piccola crepa nella sua fortezza: l’affidabilità. Perez ha avuto qualche problema con la sua monoposto, per non parlare del guasto meccanico alla Red Bull di Verstappen durante le qualifiche. Nonostante la doppietta, anche in gara c’è stata qualche incertezza per entrambi i piloti. Sia Perez che Verstappen si sono lamentati di come avvertivano la macchina ma il muretto box li ha rasserenati entrambi, tuttavia suggerendo di non spingere troppo.
La vittoria per Perez è stata dolcissima, perché l’attendeva dall’anno prima. “La gara è molto più dura di quanto mi aspettassi con la Safety Car. Avevamo fatto un bel lavoro nel primo stint ma pensavamo che la Safety Car volesse toglierci la vittoria. Questa pista me la doveva dall’anno scorso e finalmente è arrivata. Il team ha fatto un lavoro fantastico durante l’intero weekend.”
”Dobbiamo lavorare sulla partenza. Non sono mancati i problemi, - ha spiegato il messicano – ne abbiamo avuti di diversi, però i nostri meccanici sono sempre stati presenti e bravissimi nel risolverli. Sono molto contento, è il momento di festeggiare! Il Campionato ha avuto un super avvio, continueremo a spingere al massimo. La cosa più importante è che oggi eravamo la macchina più veloce in pista e ne sono felicissimo."
Verstappen ha messo in atto una fantastica rimonta ma è preoccupato dell’affidabilità. “Siamo veloci ma non si tratta solo del passo gara della macchina, dobbiamo essere sicuri di essere affidabili, senza nessun problema. In Bahrain, - ha analizzato il campione del mondo in carica, - non sono stato pulito perché alcune cose, a partire dal bilanciamento ma non solo, mentre qui abbiamo avuto tre sessioni di FP positive e poi di nuovo problemi in qualifica.”
“Ho avuto anche dei problemi con il driveshaft posteriore – ha ricordato Verstappen. – il team non poteva vedere niente ma io sono sicurissimo che ci fosse qualcosa di strano nel bilanciamento perché sentivo le vibrazioni arrivare. Ho fatto i calcoli: prima ho spinto per prendere Checo (Perez, ndr) ma non ero in grado di colmare il gap in soli dieci giri quindi ho pensato che fosse più importante accontentarsi del secondo posto piuttosto che avere problemi con la macchina. Ma non sono qui per arrivare secondo.”