F1, GP Arabia Saudita 2022: le pagelle di Jeddah

F1, GP Arabia Saudita 2022: le pagelle di Jeddah
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I promossi e i bocciati di Jeddah nelle pagelle del Gran Premio dell'Arabia Saudita 2022 di Formula 1
28 marzo 2022

Ad un certo punto pareva non averne abbastanza per acciuffare la macchina rossa lì davanti a lui, ma quando ha deciso di provarci davvero, si è capito che fino a quel momento si era tenuto qualcosa da parte: forse un po’ più di gomma, certamente la rabbia da smaltire dopo il finale amaro in Bahrain. Così Verstappen si è fatto sotto e ha attaccato, mandando in scena un altro duello strepitoso con Leclerc, stavolta però riuscendo a prevalere. Ancora una volta bravo e corretto l’olandese, capace come sempre di fare la differenza perché per quanto la Red Bull di quest’anno sia una macchina eccezionale, in questa vittoria c’è anche molto del suo talento infinito. Voto 10, vittoria meritata.

Avrebbe comunque meritato di vincere anche Leclerc, ancora una volta velocissimo, perfetto dal primo all’ultimo metro di gara e astuto nello sfruttare il DRS per ripassare l’avversario al rettilineo successivo. Ma certi trucchi non si possono ripetere all’infinito e quando Verstappen è finalmente passato è stato chiaro che il monegasco non ne aveva per riprendersi la posizione. Voto 9, un grandissimo anche quando perde.

Terzo Sainz, che parla di miglioramento rispetto a sette giorni fa: sarà, ma stavolta che ha per le mai un’auto straordinaria non riesce a sfruttarla allo stesso livello di Leclerc, a differenza di quanto accadeva lo scorso anno. Questione di dettagli, sfumature di assetto e forse anche dell’anima. Un’altra gara solidissima, nella quale porta a casa punti importanti, però il compagno di squadra ancora una volta ha fatto un altro mestiere e anche Verstappen non è mai stato un vero obiettivo. Voto 8 per i punti, ma manca qualcosa.

Mastica amaro invece Perez, autore di una pole position strepitosa (incredibilmente la prima per lui), autorevolmente al comando e rognatissimo con i tempi della safety car. La sua gara è finita lì, anche lui vittima di Latifi. Poi quell’uscita un po’ (oltre) il limite sul rientrante Sainz, la posizione ceduta e non più recuperata. Voto 8,5 nonostante gli episodi.

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Alle loro spalle un Russell in netta ripresa rispetto a una settimana fa, complice anche il non essersi complicato la vita con assetti troppo azzardati come ha fatto invece Hamilton. Il nuovo arrivato in casa Mercedes ha spremuto il massimo da una monoposto complicata, portando a casa quello che senza ritiri altrui è oggi il migliore risultato possibile per le vetture tedesche. Voto 8, solido.

Sesto Ocon, ma un risultato positivo non cancella l’ennesima gara scellerata: passano gli anni ma il francese continua ad accendersi quando si trova a duellare con il compagno di squadra, con il risultato di rovinare la gara di entrambi. E allora voto 5 a lui che ormai dovrebbe avere messo giudizio e anche alla Alpine, perché va bene essere sportivi, ma in quel momento Alonso era più veloce e poteva andare a prendere Russell (al di là del suo successivo ritiro), invece si sono fatti riprendere da Bottas e Magnussen. Contenti loro… 

Settimo Norris, più per una fortunata congiunzione astrale (leggasi tempi delle bandiere gialle) che non per meriti della McLaren, che continua a essere una sofferenza. Voto 7 per l’impegno.

A punti anche Gasly, che si è visto poco a Jeddah ma stavolta almeno è arrivato al traguardo: a centro gruppo per il Mondiale Costruttori sarà una lotta molto serrata e ogni punto conta. Voto 7. 

Dietro di lui Magnussen, autore di un’altra bella prova complice una Haas che si conferma assolutamente competitiva: il fatto che il danese a fine gara anziché gioire si lamentasse della tempistica sfortunata dell’ultima neutralizzazione già fa capire il cambio di mentalità di quest’anno per il team americano. Voto 7.

A punti alla fine anche Hamilton, che si complica da solo la vita in qualifica, poi in gara risale bene, salvo trovare la pit lane chiusa quando vorrebbe rientrare per il pit stop. Voto 7 perché comunque era giusto provare strade nuove, ora però è meglio evitare ulteriori azzardi e armarsi di pazienza. Ce ne vorrà tanta.

Fuori dai punti, voto 5,5 a Zhou, il quale rispetto al Bahrain è sembrato più veloce e a suo agio in qualifica, ma mentre sette giorni fa in gara era emerso, a Jeddah è sprofondato commettendo una serie di piccoli errori. Fa parte anche questo dell’apprendistato, ma con una monoposto così competitiva ha il potenziale per andare a punti in ogni gara, almeno in questo avvio di campionato, e gli invitabili errori di noviziato pesano di più.

Voto 7,5 invece ad Alonso, che in gara era più veloce di Ocon e si è preso anche un bello spavento con quest’ultimo in rettilineo. Lui però figurarsi se ha alzato il piede… Sempre affamato.

Voto 7 a Bottas, che finchè è stato in gara stava portando altri punti importanti all’Alfa Romeo (anche se chiamarla così ci fa sempre un po’ ridere). 

E voto 6,5 a Hulkenberg, che riesce a chiudere in gara davanti al compagno di squadra Stroll (voto 5,5) dopo che in qualifica gli era partito dietro. Insomma il tedesco ci sta riprendendo gusto, nonostante una monoposto tutt’altro che competitiva. Chissà se questa è stata davvero la sua ultima gara in F1. Nel dubbio arrivederci Hulk!

Voto 5 a Latifi, perché gli incidenti capitano quando si corre, ma fatalità l’unico a parcheggiare addosso ad un muretto in gara è stato lui. 

Sì, in prova c’era stato anche il botto di Schumacher, ma in qualifica qualche rischio in più è lecito, anche se sul tedesco al netto del sollievo per le sue condizioni qualche dubbio è lecito ora che non è più un debuttante e ha per le mani una monoposto competitiva: urge riscatto già nella prossima gara, intanto sospendiamo il giudizio per questa volta.

Fuori classifica, voto 5 al DRS: ora che le auto sembrano riuscire a correre più vicine, forse è il momento di valutare - e soprattutto testare - l’eliminazione di questo dispositivo, diventato oggettivamente una necessità nella F1 degli ultimi anni, anche se palesemente toglie ogni poesia ai sorpassi, rendendoli fin troppo agevoli. Quanto meno, però, sarebbe il caso di rivalutare l’idea di collocarlo in due punti immediatamente successivi del tracciato, perché se sul piano umano non si può che ammirare la freddezza di Leclerc nello sfruttare la regola, vedere due piloti di F1 che inchiodano per non voler passare per primi onestamente è ridicolo. Cerchiamo di non trasformare la F1 in Super Mario Kart ok?

Nonostante tutto, comunque, voto 10 e lode a questo Mondiale di F1 2022: se continuerà così, sarà un’altra sfida memorabile e uno spettacolo tutto da seguire.

GP Arabia Saudita, le pagelle

Verstappen 10

Leclerc 9 

Perez 8,5

Sainz 8

Russell 8

Alonso 7,5 

Norris 7

Hamilton 7 

Magnussen 7 

Gasly 7

Bottas 7

Hulkenberg 6,5

Zhou 5,5

Stroll 5,5

Ocon 5 

Latifi 5

DRS 5 

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