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“Sarà un momento veramente speciale non solo per me o per Arthur, ma per la nostra intera famiglia. Hanno fatto veramente tanti sacrifici i miei genitori per permetterci di continuare quando ero piccolo, e fortuna per loro che il maggiore, Lorenzo, abbia scelto un’altra strada dato che i suoi studi sono costati meno del karting. Ma io e il mio fratellino minore avevamo un sogno era quello di diventare piloti professionisti” ha dichiarato con emozione ai nostri microfoni Charles Leclerc alla vigilia dell’ultimo appuntamento stagionale di Formula 1, il Gran Premio di Abu Dhabi 2024; nella prima sessione di prove libere il monegasco condividerà il box con suo fratello Arthur, che prenderà il posto di Carlos Sainz in quanto rookie.
“Ovviamente, Arthur non è riuscito ad avere le stesse possibilità che ho avuto io perché ha dovuto fermare la sua carriera per quattro o cinque anni dato che i miei genitori non riuscivano a sostenere le spese per entrambi. So quanto ha significato per mio padre permettere ad Arthur di tornare in pista, e quando ci è riuscito era veramente felice! Domani sarà speciale soprattutto per questo, per tutti gli sforzi fatti da nostro padre per permetterci di raggiungere i nostri sogni. Vedere due Leclerc in Ferrari sarà incredibile. Sarà un momento che ricorderemo per sempre. Per il futuro, se riaccadrà, non solo, ma per il momento godiamocelo perché è un sogno per entrambi. Ci sarà poi tutta la nostra famiglia che arriverà da Monaco per vederci nelle FP1” ha proseguito il monegasco. “Io e lui molto spesso andavamo in pista con nostro fratello maggiore Lorenzo, Jules Bianchi e il suo fratellino. Tutti su kart presi a noleggio. Il padre di Jules era il manager della pista di Brignole, dove ho iniziato a fare karting. Eravamo sempre tutti insieme e ci siamo dati battaglia da quando avevo 5 o 6 anni. Poi Arthur si è aggiunto quando aveva solo 4/5 anni. Questo ci ha aiutato molto, così abbiamo imparato a correre. Ricordo i tantissimi giorni che passavamo a giocare alla PlayStation al videogame della Formula 1 ed eravamo veramente molto competitivi. Domani accadrà nella vita reale e questo sarà cool”.
“Poi sarà un weekend speciale soprattutto per tutto il team. Lotteremo per il titolo Costruttori e, come ha detto anche Carlos, dobbiamo fare tutto alla perfezione sperando in un errore della McLaren. Dobbiamo fare l’esatto opposto di quello che la squadra papaya vuole. Su carta, loro saranno forti su questa pista. So che noi non abbiamo mai vinto qui ad Abu Dhabi, ci vorrà tanto lavoro ma non è impossibile. Abbiamo avuto un giusto approccio negli ultimi appuntamenti ed abbiamo conquistato punti importati anche dove non ci aspettavamo. Questo weekend siamo in una condizione di maggiore neutralità ma credo che sarà positivo. Spero veramente che sia questo il caso, di riuscire ad avere l’opportunità giusta per vincere il campionato”.
“Ho sempre amato le lotte ruota a ruota. È uno dei momenti più emozionanti dell’intero weekend quando riesci a lottare così con diversi piloti. Ovviamente, quando conosci il loro stile di guida, riesci anche ad attarsi al loro. Certe volte riesci anche a prenderti qualche rischio in più e alla fine ne godi anche di più. Per esempio, con Piastri la scorsa settimana. Mi sono preso quel rischio in più perché sapevo che era necessario portare quanti più punti possibili per la squadra, sottraendoli alla McLaren. Forse ad inizio anno tendi a non strafare, ma quando arrivi a questo punto della stagione, ma quando è chiaro quale sia il tuo obiettivo, puoi forzare un pochino la mano. Riguardando a come sia andata l’annata della Ferrari, devo dire che siamo un team veramente solido, siamo al livello che volevamo, soprattutto nella prima parte. Nella seconda, invece, eravamo in linea con McLaren e Red Bull. Come pilota, devo dire che non ci sono state delle vere e proprie opportunità sprecate, invece nel passato si. Quindi posso dire che questa stagione mi ha soddisfatto”.
“Lo scorso weekend in Qatar ho provato il nuovo fondo sperimentale. Più che benefit, ho avuto un approccio diverso. Questo è molto positivo soprattutto perché ha funzionato meglio rispetto ad altri; andava bene in alcuni tratti, in altri era pessimo. Ma stiamo cercando di imparare quante più cose possibili in vista del prossimo anno. Questo è quello che veramente ci interessa”.
“Lo scorso anno dissi che 24 gare fosse il limite per una sola stagione e la mia idea non è cambiata. Noi piloti viaggiamo e viviamo nel miglior modo possibile, ovunque nel mondo, quindi personalmente non sono stanco. Ma per il resto della squadra non è così. È vero abbiamo una squadra di riposo, ma molti membri fanno dalla prima all’ultima gara ed è difficile per loro avere modo di staccare la testa dalla Formula 1. Io stesso fatico molto a farlo, separando questo dalla mia vita privata. Il bilancio tra il personale e il professionale è impossibile da trovare e alla fine finisco sempre a sottrarre tempo alla mia famiglia per ogni gara che si aggiunge al calendario. Allo stesso tempo, sono anche nella posizione di portare i miei cari con me alle gare, vivendo insieme la mia passione”.
“Siamo giunti alla fine della stagione e dire quale sia stato il momento più speciale è difficile. Ma credo proprio che sia Monaco. Non solo perché è la mia gara di casa, ma perché quando corri in Formula 1 speri un giorno, prima o poi, che riuscirai a vincere lì. Il mio unico sogno era di vincere a Montecarlo e finalmente quest’anno è successo. Erano già un paio d’anni che ci arrivavo veramente vicino, ma non eravamo mai riusciti a farcela. Questo ha reso il risultato finale ancora più bello. Se dovessimo vincere i Costruttori, direi comunque che non è stata una stagione perfetta perché non abbiamo vinto nei Piloti. Ma sicuramente una delle migliori in termini di esecuzione. Abbiamo raggiunto livelli veramente molto alti ed è per questo che siamo ancora in lotta contro la McLaren. Ma se guardiamo alla performance in sé, ad inizio anno nessuno avrebbe creduto che saremmo stati in grado di farcela. Non siamo stati abbastanza bravi, anche se siamo migliorati molto. Abbiamo massimizzato quanti più punti possibili, non ci siamo abbattuti nei weekend difficili e questo ci ha permesso di arrivare qui, oggi, in questa posizione”.
“Questo sarà anche l’ultima gara di Carlos in Ferrari. Sarà triste vederlo andare via. Molte mie parole, soprattutto dopo Las Vegas, sono state utilizzate fuori contesto, soprattutto sul fatto che non mi sarebbe mancato il prossimo anno. Non mi mancherà per il semplice fatto che lo avrò comunque a 20 metri da me nel paddock. Onestamente, la mia relazione con Carlos è stata incredibile. Veramente, non solo in termine di persona, perché è fantastico, ma anche per come abbiamo lavotato assieme. E’ vero, ci sono state delle tensioni in pista qualche volta, ma è normale. Alla fine, corriamo entrambi per la Ferrari e vogliamo vincere. Siamo molto vicini in pista e qualche volta ci può stare che non siamo d’accorso su alcune cose. Ma ogni volta che è successo, ne siamo usciti più forti di prima, più uniti. Ma la nostra amicizia va anche oltre la Formula 1 perché abbiamo tanti interessi in comune e quindi il tempo che passiamo insieme non dipende solo dalla Ferrari. Gli auguro veramente il meglio” ha chiosato Leclerc.