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Con la bandiera a scacchi del Gran Premio di Abu Dhabi 2023 è calato il sipario sulla prima stagione di Frédéric Vasseur a capo della Scuderia Ferrari. Tanta amarezza quanta soddisfazione nelle dichiarazioni del team principal del team di Maranello, che si è visto sfumare all’ultimo la possibilità di chiudere il campionato Costruttori in seconda posizione, andata poi alla Mercedes.
Frédéric Vasseur archivia con il Gran Premio di Abu Dhabi 2023 la prima stagione da Team Principal della Scuderia Ferrari. Non la migliore di sempre per la squadra di Maranello, ma con risultati solidi che fanno ben sperare in vista del 2024. Le ultime gare hanno evidenziato dei miglioramenti che potrebbero proseguire anche con la prossima monoposto, che dovrebbe ereditare parte della SF-23 e della F1-75. Sicuramente il titolo di vice campione del mondo nella classifica costruttori sfumato all’ultimo per la penalità di cinque secondi inflitta a Sanz non renderà giustizia a quanto fatto dalla Scuderia, soprattutto nell’ultima parte di stagione.
Il secondo posto di Charles Leclerc ad Abu Dhabi farà comunque sorridere l’intero team per la durata della pausa invernale in attesa del 2024, quando si andranno a formalizzare le proposte di rinovo sia per il monegasco che per Carlos Sainz, mancato in quest’ultima gara. Il madrileno ha avuto un incidente nel corso delle FP3, è stato poi eliminato nel Q3 e chiamato dunque ad una gara di grande rimonta per potare quanti più punti possibili. La strategia a doppia sosta l’ha costretto a chiudere inevitabilmente in 18esimo. Questo gli ha anche fatto perdere la quarta posizione nel mondiale, finendo settimo, mentre Charles Leclerc quinto.
“Pensavamo che potesse andare meglio la lotta con la Mercedes, senza dubbio oggi serviva anche l’aiuto di Sainz” ha dichiarato Frédéric Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1. "Comunque concludendo così lottando con la Red Bull è gratificante, pensiamo positivo per l’anno prossimo. L’inizio stagione è stato difficile ma nelle ultime sei o sette gare siamo riusciti a lottare con Red Bull soprattutto in qualifica. Cinque mesi fa loro erano letteralmente su un altro pianeta. Dobbiamo pensare che la nostra macchina non era facile da guidare e spesso questo comporta una mancanza di fiducia nei piloti. Quest’anno è successo a tutti e due, Leclerc prima e Sainz dopo. Oggi ci mancava qualcosina ma non penso fosse la macchina e non è andata come volevamo. Per l’anno prossimo bisogna raggiungerli ma non c’è bisogno di cambiare progetto, siamo già sulla giusta strada”.