F1, GP Abu Dhabi 2018: Raikkonen in bianco e le altre news

F1, GP Abu Dhabi 2018: Raikkonen in bianco e le altre news
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Le ultime news dal paddock di Abu Dhabi direttamente dal nostro inviato a Yas Marina, Paolo Ciccarone
23 novembre 2018

Raikkonen va in bianco

Da martedì comincia la nuova stagione di F.1 con i test liberi e uno dei debutti più attesi è quello di Kimi Raikkonen sulla Sauber Alfa Romeo. Il pilota finlandese ha trascorso buona parte della settimana scorsa a Hinwill per sistemare il sedile e prendere confidenza con la nuova vettura. Per il debutto si è saputo che indosserà una tuta bianca senza sponsor, tanto che le foto sono state scattate direttamente in Svizzera per distribuirle con cartella stampa. Sulla cosa si sta però ancora discutendo visto che Raikkonen è a tutti gli effetti pilota Ferrari fino a fine anno, per cui lo scambio con Leclerc potrebbe avvenire non solo di auto magari anche con la tuta. Nessun problema invece per Giovinazzi, che ha provato nelle FP1, lui è già pilota Alfa Sauber e non ha problemi di colori da indossare.

Mercedes mondiale. Ferraristi ci avevano scommesso...

Divertente botta e risposta nel paddock di Abu Dhabi dove due personaggi, assidui frequentatori del circus, si sono incontrati e uno ha chiesto all'altro i 500 euro della scommessa. "Ok ok, appena ritiro dal bancomat te li pago" ha detto il perdente. In compenso l'altro ha ribadito: "Te l'avevo detto che la Ferrari non avrebbe vinto il mondiale...". Quindi la scommessa verteva sulla vittoria o meno della rossa nel campionato 2018. Ha vinto infatti la Mercedes. Cosa c'è di strano? Che chi ha scommesso contro la Ferrari è uno che...con la Ferrari ci corre. Nomi, personaggi e altro lo teniamo per noi. Certo che, se anche chi bazzicava Maranello, aveva scommesso contro...

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Ultimo GP per Nigel Wollheim

La figura di Nigel Wollheim in F.1 è da sempre quella di una persona simpatica, positiva e bravo nel suo lavoro. Per lui Abu Dhabi rappresenta l'ultima gara in F.1 con la divisa rossa della Ferrari, squadra con la quale segue Philip Morris nelle attività del paddock club. Nigel ha cominciato a lavorare in Italia nel 1976 alla Pirelli, passando praticamente subito ai rally. Poi ha seguito la F.2 con la Toleman di Rory Byrne, squadra con la quale nel 1981 ha debuttato in F.1, prima di passare, a fine 92, alla Ferrari con la quale è rimasto fino ad oggi. La sua assenza sarà notata da tutti perché oltre a essere un inglese atipico, parla infatti 5 lingue, italiano compresi i dialetti, oltre al greco francese spagnolo e qualcosa altro ancora, Nigel è un pozzo di simpatia e di aneddoti. Come quando nel 1992 in Sudafrica, presentando un prodotto chiamato "sgommatutto", che avrebbe dovuto cancellare ogni traccia di sporco, nel ristorante della signora De Curtis, la figlia di Totò, imbrattò il muro con pennarelli e vernici e per dare una dimostrazione pratica dell'efficacia del prodotto, in pratica tolse la vernice dalle pareti e dalle superfici metalliche lasciando una scia disastrosa, al punto che Nelson Piquet, seduto a fianco della tavolata di giornalisti, commentò in maniera esilarante l'episodio. Nigel, per niente turbato, disse: "Come vedete, il prodotto funziona talmente bene che toglie tutto, anche la vernice dalle pareti. Sgommatutto, più pulito dappertutto". Non vi riportiamo i commenti della signora e l'ammontare dei danni provocati dalla prova del gommino cancellatutto...

Atmosfera ad Abu Dhabi
Atmosfera ad Abu Dhabi

F.1, a punti anche chi fa catering

Che la F.1 sia uno sport a volte pericoloso lo ha scoperto Marco Intiso, responsabile della società che cura il catering per quasi tutte le squadre di F.1. Nelle operazioni di scarico, un colpo di vento ha spostato di colpo il portellone del camion che lo ha colpito alla tempia. Occhio nero e due punti di suturo per lo sfortunato Marco. "Vabbè, diciamo che sono stato il primo a fare punti in questo Gran Premio" ha commentato ridendo.

Haas reclama Force India

Giovedì sera dopo le verifiche sportive, la Haas ha presentato un reclamo contro la Force India di Ocon e Perez. Il motivo è che la società subentrata, la Racing Point Force India, capitanata da Lawrence Stroll, il padre di Lance pilota Williams, di fatto non è un costruttore e pertanto non avendo la proprietà intellettuale della monoposto, non può prendere punti nè partecipare al mondiale. La vicenda nasce da questa estate, quando la Haas, in sede di commissione F.1, non aveva obiettato al cambio di nome ma si era opposta alla divisione dei premi che vengono assegnati ai primi 10 team. Invece i punti di Force India sono stati tutti cancellati, mentre quelli ottenuti in seguito da Racing Point Force India sono stati assegnati, quindi il team è in classifica e partecipa alla sparizione degli utili a tutti gli effetti: "Quando siamo arrivati noi - disse in Belgio Gunther Steiner, responsabile della Haas - il regolamento prevedeva che per un certo periodo non avremmo potuto prendere i soldi previsti dalla presenza in F1, non si capisce perché ora con un team nuovo questa regola non vale più". Da qui lunghe discussioni fino al reclamo presentato giovedì sera.

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