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Abu Dhabi fa 44 ma non è Hamilton
Appena arrivati ad Abu Dhabi campeggia un enorme numero 44 dappertutto coi colori verde che ricordano quelli della Petronas di Hamilton, ma non si tratta di un omaggio al neo campione del mondo quanto del 44.anniversario dell’unione degli Emirati Arabi che si celebrano proprio in questo week end. Deluso Lewis, dovrà farsene una ragione, certo è che la coincidenza si presta a tante illazioni… Di sicuro i controlli in ingresso autodromo sono aumentati. Strumenti per controllo di esplosivi sotto alle vetture, bagagliai aperti e computer ispezionati fino in fondo, per non dire in centro dove gli hotel di catene di società francesi avevano il doppio di security agli ingressi anche se poi non si è visto, almeno per ora, nulla di che…
Ferraristi in kart finisce a sportellate
Come di consueto il banco Santander ha organizzato una gara di kart sulla pista in linoleum del Ferrari World: presenti i piloti Vettel, Raikkonen, Genè, Gutierrez e Fuoco. C’era anche una nutrita pattuglia di giornalisti che si sono eliminati in gare precedenti per sfidare poi i ferraristi. La squadra italiana è giunta seconda assoluta, capitanata da Vanzini di Sky (ma il merito va a Luigi Perna della Gazzetta, Giulio Delfino Radio Rai e Stefano Mancini de La Stampa, veri ossi duri in pista). Alla fine Vettel e Kimi sono stati sportellati da Herbert (che si è intrufolato fra i giornalisti inglesi) e poi Fuoco ha centrato Raikkonen in testa coda. Meno male non c’erano finlandesi in pista, altrimenti sarebbe sembrata una provocazione. Peccato che uno vero gli italiani l’avevano, Davide Valsecchi, che però è rimasto a bordo pista a fare il commentatore alle prestazioni del gran capitano Vanzini…Alla fine risate per tutti e aria rilassata per i ferraristi come non capitava da tempo.
Ferrari World finisce al supermercato!
A furia di costruire dappertutto il parco tematico Ferrari World (ingresso base 70 euro, quello normale 100 euro a biglietto, il resto vip meglio lasciar perdere…) è finito nel mezzo di un nuovo mall, un supermercato e centro commerciale, e la nuova Ikea che sorge nei pressi. Il complesso avrebbe bisogno di lavori di ristrutturazione, specie per il rosso sbiadito della tettoia e delle strade di accesso piene di buche (piove ogni tanto e i lavori non sono stati il massimo) per cui l’impressione di vecchio e consunto dell’esterno stride con l’aria moderna e ricca di storia dell’interno, ma è tipico delle costruzioni nel deserto dove la sabbia e il sole non fanno sconti a nessuno.
Tra l’altro la zona si sta arricchendo di villette a schiera, musei, spiagge e tanto altro ancora, davvero enorme e incredibile. Il problema è che con tutte le case disponibili (e di altissimo livello) non si capisce dove vadano a prendere tanti ricchi disposti ad abitare su un’isola artificiale dove non c’è niente intorno, fosse Dubai ancora ancora ma qua… Tra l’altro la brutta novità rispetto a un anno prima è che per far fronte ai debiti di bilancio del governo (il petrolio non tira più come una volta… tranne che da noi dove il pieno costa un botto) sono state introdotte le tasse. Il 10 per cento sui servizi più il 6 per cento tassa di turismo su tutti i generi (dal caffè al bar agli hotel) e in più i parcheggi in città sono tutti a pagamento! Costo 6 diram ora (circa 1,50 euro) fino alla mezzanotte. E se non paghi multe salate fino al sequestro della vettura dopo la terza infrazione. Una volta da queste parti era il paradiso fiscale, sta a vedere che le leggi di stabilità gliele ha fatte un certo Monti…