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Il calendario della Formula 1 potrebbe espandersi ancora. Da due a questa parte la categoria ha segnato il record di 24 Gran Premi, di cui sei hanno il formart della Sprint Race, e si potrebbe presto aggiungere un appuntamento in Thailandia. Le trattative, infatti, sono in corso con Stefano Domenicali che ha incontrato la premier Paetongtarn Shinawatra.
Prima di fare tappa allo Shanghai International Circuit, sede del Gran Premio della Cina, Stefano Domenicali ha approfittato del viaggio di ritorno dall’Australia per fermarsi in Thailandia. Qui ha incontrato la premier Paetongtarn Shinawatra discutendo dell’ipotesi di un futuro appuntamento della Formula 1 a Bangkok a partire dal 2028. Al momento sembrerebbe che le trattative siano ancora in una fase primordiale, con il Governo che starebbe analizzando se organizzare un GP in Thailandia sia fattibile o meno. Molto probabilmente, secondo quanto riportato da Joe Saward, si potrebbe trattare di una gara in notturna nella capitale Bangkok. "Sono stato davvero molto contento di aver incontrato Paetongtarn Shinawatra, il primo ministro thailandese, e il suo team nella giornata di oggi per discutere i loro impressionanti piani di ospitare una gara a Bangkok" ha annunciato tramite un comunicato stampa il presidente della F1. "Non vedo l'ora di continuare le nostre discussioni nelle prossime settimane e nei prossimi mesi".
All’ANSA la premier thailandese ha dichiarato che “Credo che tutti i thailandesi trarranno beneficio dall’organizzazione di questo evento, che si tratti di investimenti infrastrutturali su larga scala, creazione di posti di lavoro, nuova generazione di reddito e importazione di nuove tecnologie e innovazioni”. Anche se nato a Londra, con madre thailandese e padre inglese, Alexander Albon ha deciso di correre con la nazionalità thailandese. “Sto cercando di tenermi informato sulla situazione parlando con Domenicali” ha dichiarato il pilota della Williams. “E’ molto emozionante, non solo per me, ma per tutta la Formula 1. La Thailandia è un paese fantastico e sono sicuro che le persone che ci sono state lo confermeranno. Mi piacerebbe molto mostrare ai miei colleghi, un giorno, la cultura la nostra cultura, il cibo e così via. Sarà interessante con il caldo, è un aspetto che potrebbe renderla una Singapore 2.0. Ma ancora di più per questo. Da parte mia, sto facendo tutto il possibile per far sì che ciò accada. Ma vediamo”.
Questa è la seconda volta che la Formula 1 e la Thailandia sono vicine ad un accordo per ospitare un Gran Premio. Le trattative sono iniziate già lo scorso anno, ma sono state interrotte quando la Corte Costituzionale ha destituito ex premier Srettha Thavisin. Tuttavia, il Paese di Albon non è l’unico interessato e in buoni dialoghi con Stefano Domenicali. Anche il Ruanda, il cui Presidente Paul Kagame ha spesso parlato con il CEO della F1, è in pole position per riportare il Circus in Africa, continente che manca nel calendario dal 1993 sul circuito di Kyalemi, nei pressi di Johannesburg.
Tuttavia, ci sono degli ostacoli nei piani di Domenicali e non dipendono dalle possibili sedi di un Gran Premio, ma il numero di appuntamenti che compongono l'attuale calendario, che potrebbero far lievitare ulteriormente i costi a cui i team, e tutti i membri della Formula 1, devono sopperire. Per questo motivo, il manager imolese e Liberty Media, secondo quanto appreso da Motorsport.com, vorrebbero proporre un piano alternativo mantenendo un gruppo fisso di 20 Gran Premi e di averne 8 che possono ruotare, 4 per ogni stagione. In questo modo il Circus verrebbe ospitato in 28 paesi diversi senza estendere ulteriormente il calendario. Ma questa rimane al momento solamente un'ipotesi.