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La soddisfazione più grossa per Valtteri Bottas è stata quella di battere a casa sua Lewis Hamilton. Per soli 63 millesimi gli ha infatti tolto la pole position e visto quanto ci teneva Lewis, sulla pista di casa, a siglare l'ottava pole, già questo è bastato a raddrizzare un week end partito con la conferma anche per il 2021 alla Mercedes. Chiusa qui la battaglia per la pole position, anche perché a meno di cataclismi non si vede chi possa batterli in questo momento, la notizia del giorno è il terzo posto di Nico Hulkenberg sulla Mercedes rosa, ovvero la Racing Point, la macchina al centro di polemiche e reclami regolamentari e che è il sasso in bocca alla F.1 attuale. Vedere uno che per sette mesi è stato a casa sul divano, catapultato in pista per colpa (o per merito) del covid19 che ha colpito Perez e poi vederlo lì davanti, fa capire come la sorte abbia tolto molto a Nico ma che lo abbia ripagato forse con qualcosa di buono quando meno se lo aspettava.
E parlando di chi ha raccolto meno del previsto, ci mettiamo il duo Ferrari. Leclerc è ottavo e una settimana fa era quarto, ma non solo: se sette giorni prima era a 1,1 secondi dalla Mercedes, in qualifica stavolta è quasi a 1,5 secondi! Ovvero la rossa ha fatto un passo indietro rispetto a sette giorni prima. Vettel, che ha rotto il motore venerdì, è 12 e staccato molto di più dal fronte del gruppo. La sensazione è che la Ferrari abbia voluto conservare qualcosa nei propulsori dopo il cedimento del primo giorno. Infatti, per precauzione è stato sostituito anche a Leclerc e seppure il monegasco sia davanti a Vettel, i tre decimi che separano i due piloti fanno una differenza enorme in uno schieramento compatto dove basta poco per fare un salto in avanti o indietro.
Per Vettel più che accusare la Ferrari di dargli materiale scarso, probabilmente è una questione psicologica. Sa che con quella macchina più di tanto non ci tira fuori, che a fine anno se ne va e che è inutile darci dentro oltre il dovuto. Non che stia tirando indietro il braccino, solo una forma mentale diversa rispetto a Leclerc che, per inciso, anche l'anno scorso a parità di macchina competitiva, aveva quel qualcosa in più di Vettel. E poi non sarebbe interesse della Ferrari penalizzare uno a favore di un altro, in questa fase non serve proprio e sarebbe pure negativo.
Concludendo in tema di delusioni, Verstappen con la Red Bull ha fatto un passo indietro, sia a livello di posizione sia per il tempo sul giro, segno che i problemi non li hanno solo a Maranello ma anche altri e che quelli che dovevano lottare per il mondiale alla pari con Mercedes, a quanto pare sono in crisi forse peggio che a Maranello, perché qui non si aspettavano niente, loro a Milton Keynes sì. Infine, Giovinazzi parte ancora davanti a Raikkonen, peccato che nel GP del 70 anniversario della F.1, quello vinto da Nino Farina su Alfa Romeo, le due Alfa questa volta chiudano gli schieramenti, ultimi, staccati e senza appello rispetto a sette giorni fa. Un triste destino per un altro marchio blasonato.