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Miglior prestazione per Lewis Hamilton nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del 70° Anniversario 2020 di Formula 1 a Silverstone. 1'26"621 è il crono colto dall'inglese, che ha preceduto il compagno di squadra, Valtteri Bottas, e Lando Norris, della McLaren. Gli ultimi 60 minuti a disposizione dei team per raccogliere dati utili per qualifiche e gara sono stati caratterizzati da un forte vento, che ha influenzato le prestazioni dei piloti in pista. Clima gradevole, intorno ai 25 gradi: certo non bollente quanto la temperatura all'interno del paddock, con le forti tensioni dovute al caso Racing Point. Ma se nel dietro le quinte si trama per il futuro della F1, sull'asfalto a farla da padrona, manco a dirlo, è sempre la Mercedes. Che risulta più veloce con le medie che con le rosse, sulla carta più prestazionali. Ma non è l'unico team ad interpretare meglio le gialle: il che potrebbe portare ad un maggior ventaglio di possibilità a livello di strategia.
La Racing Point fa discutere moltissimo nel paddock e tra gli appassionati, ma anche in pista non manca di dire la sua. La pantera rosa RP20 continua a graffiare, e potrebbe agguantare posizioni di rilievo sullo schieramento. Non solo con Lance Stroll, quinto, ma anche con Nico Hulkenberg, quarto, che sostituisce di nuovo Sergio Perez, ancora positivo al COVID-19. Attenuati i problemi al collo, non allenato negli ultimi mesi, il tedesco ha tutte le carte in tavola per far bene. E un buon risultato potrebbe essere cruciale per il suo futuro, visto che ha ammesso di aver avuto contatti con diversi team per il prossimo anno. Anche perché la Racing Point non è solo veloce sul giro secco, ma è anche molto costante sul passo gara, specie con le medie. Ma il candidato principale per essere il migliore degli altri è sicuramente Verstappen, capace di estrarre il massimo dalla sua RB16: è lui l'unico ad avvicinarsi alla Mercedes. Il suo settimo tempo non deve ingannare: è stato rallentato dal traffico a fine sessione.
La Ferrari anche per la seconda gara di Silverstone ha scelto una configurazione aerodinamica molto scarica. Diversi rivali, tra cui la Racing Point e la Red Bull, hanno portato in pista soluzioni simili per l'ala posteriore, e il vantaggio della Rossa sul giro secco sulla concorrenza diretta potrebbe non essere lo stesso di sette giorni fa. E se Charles Leclerc, sesto, sembra abbastanza in palla, Sebastian Vettel, tredicesimo, ha vissuto un venerdì di passione, in cui non solo ha faticato ad avere ragione della sua SF1000, ma ha anche incassato la fragorosa rottura della power unit a fine FP2. Nella sessione di stamani, Vettel ha quantomeno vissuto 60 minuti tranquilli, senza intoppi. In ogni caso, dopo il campanello d'allarme di ieri la Ferrari ha deciso di sostituire in via precauzionale motore endotermico, turbocompressore e MGU-H su entrambe le vetture.
Nel vivace gruppo di centro classifica, bisogna tenere d'occhio anche la Renault. Ricciardo nelle libere di ieri ha colto un ottimo terzo posto, ma ad essere interessante è soprattutto il ritmo nei long run con la hard. Ma anche Norris si è fatto vedere nelle FP3. E lo spettacolo, alle spalle della Mercedes, ne guadagna. A completare la top ten troviamo Alexander Albon, della Red Bull; Esteban Ocon, della Renault; e lo spagnolo della McLaren, Carlos Sainz. Undicesima e dodicesima posizione, rispettivamente, per Pierre Gasly e Daniil Kvyat, davanti a Vettel e al compagno di squadra di Ocon, Daniel Ricciardo. Quindicesimo è Romain Grosjean, della Haas; seguono i due piloti della Williams, Nicholas Latifi e George Russell, e i due dell'Alfa Romeo Raicng, Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen. Chiude la classifica il danese della Haas, Kevin Magnussen.