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Miglior prestazione per Lewis Hamilton nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio del 70° Anniversario 2020 di Formula 1 a Silverstone. 1'25"606 è il crono colto dall'inglese, che ha preceduto il compagno di squadra, Valtteri Bottas, fresco di rinnovo. La Mercedes, insomma, suona nuovamente la carica, dimostrando ancora una volta di essere la forza da battere, ammesso che qualcuno ci possa riuscire. E non sembrerebbe: la W11 si è dimostrata eccelsa sia sul giro secco, ma anche nei long run, soprattutto con la gialla, la mescola che sembra essere più congeniale alla scuderia di Brackley. E se solitamente la rossa è sempre il compound più prestazionale, in queste condizioni alcuni team, come la Mercedes, si sono dimostrati più veloci con le medie. Terzo crono per un sorprendente Daniel Ricciardo, su Renault R.S.20: l'australiano ha mostrato una buona costanza con le hard.
I 180 minuti di attività in pista oggi sono serviti ai team per verificare il comportamento nei long run delle tre mescole scelte da Pirelli per la seconda gara di Silverstone. Compound che sono di un grado più tenero rispetto a quelli di sette giorni fa, su una pista, come quella inglese, sulla quale gli pneumatici sono particolarmente sollecitati. Ne sono una dimostrazione lampante i collassi occorsi a fine gara nella corsa della scorsa settimana: tutti all'anteriore sinistra, la gomma maggiormente messa alla prova. E la gestione delle coperture e sarà fondamentale, visto che sono previste anche temperature atmosferiche più elevate rispetto a domenica. Fondamentale, dunque, raccogliere il maggior numero di dati possibili per capire quale sia la strategia più efficace in ottica gara.
Quarta posizione per Max Verstappen, della Red Bull, che ha preceduto i due piloti di casa Racing Point, Lance Stroll e Nico Hulkenberg. Hulkenberg anche questo weekend sostituisce Sergio Perez, ancora positivo al COVID-19. E se lo scorso fine settimana ha accusato non poche difficoltà legate al collo per via della mancanza di allenamento, oggi è sembrato decisamente in palla. Tanto da avvicinarsi fin da subito al suo compagno di squadra, Lance Stroll. E convince molto il suo ritmo nei long run, segno che ha preso dimestichezza con la sua RP20, decisamente costante sul passo gara. Ma la Racing Point è stata al centro dell'attenzione oggi anche e soprattutto per via della sentenza da parte della FIA sul ricorso presentato dalla Renault.
La scuderia di Silverstone si è vista comminare una multa da 400.000 euro e dedurre 15 punti, ma potrà continuare ad impiegare i condotti dei freni "importati" dalla Mercedes W10 del 2019. Questo perché, secondo la decisione presa dalla FIA, il fatto che la Racing Point non detenga la proprietà intellettuale dei propri condotti dei freni posteriori è un'infrazione del regolamento sportivo, ma non di quello tecnico, perché in sé il componente è regolare. E, soprattutto, non può "disimparare" quanto acquisito grazie al passaggio dei modelli CAD dei condotti, forniti dalla Mercedes quando queste parti non figuravano tra quelle elencate. Una sentenza che farà discutere, senza dubbio.
La Ferrari, dal canto suo, potrebbe rivelarsi la quarta forza a Silverstone. In mattinata la Rossa ha cercato di lavorare di fino, effettuando delle prove di altezza da terra servendosi di rilevatori laser, in modo tale da trovare il rake giusto per la SF1000. In ogni caso, la configurazione aerodinamica scarichissima della monoposto del Cavallino Rampante potrebbe essere ancora più efficace con le mescole più morbide sul giro secco. Con gomme non fresche, si vedrà invece il rovescio della medaglia. Ma se Charles Leclerc, settimo, si è installato nella top ten, Sebastian Vettel, quattordicesimo, non riesce ancora ad avere ragione della SF1000, che dal tedesco non vuole proprio farsi domare. E a peggiorare il quadro già non roseo, Vettel ha incassato anche un problema tecnico a fine sessione: Vettel aveva capito subito che si trattava di qualcosa di grosso, è così è, visto che si è rotta la power unit.
Completano la top ten i due piloti della McLaren, Lando Norris e Carlos Sainz, e il francese della Renault, Esteban Ocon. Undicesima posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti ai due piloti dell'Alpha Tauri, Daniil Kvyat e Pierre Gasly. Quattordicesimo Vettel, che ha preceduto il francese della Haas, Romain Grosjean, e George Russell, della Williams. Seguono Kimi Raikkonen, in forza all'Alfa Romeo Racing, e Kevin Magnussen, della Haas. Chiudono la classifica Nicholas Latifi, della Williams; e il nostro Antonio Giovinazzi, su Alfa Romeo C39. Monoposto che si è ammutolita a fine sessione, appiedando il pilota di Martina Franca.