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Il 28 ottobre del 1990, Jean Alesi scendeva in pista con la Ferrari F1-90 a Fiorano. Lo stesso circuito su cui oggi suo figlio, Giuliano, ha guidato per la prima volta una monoposto di Formula 1, la SF71H del 2018. Giuliano, occhi a mandorla come mamma Kumiko e passione per le corse ereditata da papà Jean, è membro della Ferrari Driver Academy, che gli ha dato la possibilità di provare la SF71-H nell'ambito della cinque giorni di test che vedrà impegnati anche Marcus Armstrong, Robert Shwartzman e Callum Ilott, oltre ai titolari del Cavallino rampante, Carlos Sainz e Charles Leclerc, e al neo pilota della Haas, Mick Schumacher.
A sentire i cognomi Schumacher e Alesi accostati alla Ferrari, si torna inevitabilmente indietro nel tempo. Ai trionfi indimenticabili di Michael, che diede vita a un'epoca d'oro, che i tifosi più giovani possono solo sperare di vivere un giorno. E, riavvolgendo ulteriormente il nastro, a quel test del 1990, preludio per Jean Alesi della scelta che ne definì la carriera. Avrebbe potuto optare per la Williams, scuderia che nel 1992 si sarebbe rivelata imbattibile. Decise, sedotto dalle sirene della Rossa, di legarsi alla Ferrari. Una scelta di pancia, di cuore, che non diede i frutti sperati.
Furono cinque stagioni di passione, con una Ferrari che spesso arrancava, lontana anni luce da quello che sarebbe venuto dopo. Jean vinse solo una gara, il GP del Canada del 1995, nel giorno del suo trentunesimo compleanno, ma entrò nel cuore dei tifosi della Ferrari, con quel temperamento tipicamente italiano, trasmesso dai suoi avi siciliani. Così simile agli appassionati che, in quegli anni difficilissimi, penarono con lui, così emotivo, ma estremamente veloce.
Comunque vada la carriera di Giuliano, forse il meno incisivo del vivaio della Ferrari, al rampollo di casa Alesi resterà sempre il ricordo di questa giornata, in cui ha potuto ripercorrere i passi di papà Jean, che per finanziare la sua carriera ha dato tutto, arrivando a vendere anche la sua F40. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per avvicinare Giuliano a quel sogno che tantissimi hanno da bambini, e in pochissimi hanno la fortuna di rincorrere pure da grandi. Mettersi al volante di una monoposto F1 della Ferrari. E, almeno per un giorno, Giuliano ci è riuscito.