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La stagione 2025 di Formula 1 deve ancora ufficialmente iniziare e le polemiche sono già scoppiate all’interno del paddock. La prima riguarda l’accusa mossa da Pierre Waché, direttore tecnico della Red Bull, nei confronti della McLaren e dell Ferrari. La seconda, invece, Enrico Cardile che avrebbe dovuto iniziare presto la sua nuova avventura lavorativa in Aston Martin insieme ad Adrian Newey, ma è scoppiato un giallo.
Lo scorso anno Aston Martin ha avuto una campagna d’acquisti folle e senza badare ad alcuni tipo di spesa per prepararsi al meglio alla prossima era della Formula 1 che debutterà nel 2026 con il nuovo regolamento tecnico. Per i nuovi motori il team di Silverstone si è affidato ad Honda che ha detto addio alla Red Bull, esattamente come ha fatto anche Adrian Newey. Infatti, dopo quasi anni al fianco della squadra di Milton Keynes, il progettista più vincente della storia moderna di questo sport ha deciso di cercare nuovi stimoli altrove. Il lungo corteggiamento di Frédéric Vasseur per convincerlo a passare in Ferrari non è andato a buon fine, soprattutto quando Lawrence Stroll ha offerto a Newey, oltre ad un foglio completamente bianco, uno stipendio a sei zeri e una sede futuristica, anche la possibilità di essere azionista di Aston Martin.
La sua nuova avventura inizierà ufficialmente lunedì 3 marzo, quando ricoprirà il ruolo di managing technical partner. Secondo i piani, lo stesso giorno anche Enrico Cardile, ex direttore tecnico della Scuderia Ferrari, avrebbe dovuto prendere servizio come chief technical officer. Ma le cose non sono andate come preventivate da Lawrence Stroll che insieme ad Aston Martin si trova al centro di una battaglia legale con il team di Maranello, che starebbe facendo di tutto per estendere di almeno altri quattro mesi il periodo di gardening di Cardile. Infatti, tutti i tecnici di un team di Formula 1 prima di cambiare casacca e mettersi a lavoro per la squadra avversaria devono attendere un periodo di stop, dove non possono avere nessun tipo di comunicazione o lavoro con la loro prossima destinazione. Un vero e proprio periodo di congedo retribuito previsto direttamente dai contratti di lavoro, che devono obbligatoriamente osservare per salvaguardare i segreti industriali del team per cui hanno lavorato fino al licenziamento.
In questa determinata situazione, già nel mese di dicembre Autoracer ha parlato di alcuni problemi burocratici che dovevano essere risolti, sottolineando anche nei giorni scorsi che l’approdo di Cardile in Aston Martin stesse diventando un “vero e proprio caso” visto che la data di inizio “resta incerta”. Ad aggiornare su questo giallo è stato il Corriere dello Sport che parla di una guerra legale in azione tra Ferrari ed Aston Martin. “Pare che la Ferrari stia cercando – il condizionale è d’obbligo – di prolungare il più possibile il periodo di inattività dell’ingegnere artiino” scrive Fulvio Solms. “L’accordo per il gardening c’è, ma nell’ultimo mese tutto è tornato in alto mare. Ci risulta che l’arrivo di Cardile al fianco di Newey sia improbabile prima del 17 luglio, a un anno da quando la Ferrari annunciò la sua partenza”.
Sembrerebbe, inoltre, che Lawrence Stroll sia “furioso” per questo ritardo perché una “figura cruciale” come quella di Enrico Cardile è stata “bloccata in un momento altrettanto cruciale”. A suscitare l’ira del patron di Aston Martin è stato in particolare il dietro-front della Scuderia di Maranello dato che “una mediazione era stata trovata” ed ora gli avvocati sta stanno lavorando a questo “delicato caso” devono trovare una soluzione ad un “iniziale equilibrio che è stato spezzato per nuove ragioni, subentrate di recente”.