F1 Germania 2013: Ferrari tra luci e ombre

F1 Germania 2013: Ferrari tra luci e ombre
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Ferrari, mistero e resurrezione. Il mistero è capire come mai le modifiche portate in pista negli ultimi tempi non funzionano, la resurrezione è legata alla fiducia che esprime la squadra | <i>P.Ciccarone, Nurburgring</i>
7 luglio 2013

Nurburgring – Ferrari, mistero e resurrezione. Il mistero è capire come mai le modifiche portate in pista negli ultimi tempi non funzionano. Una volta era la vecchia galleria del vento di Fiorano, oggi che usano quella della Toyota a Colonia dovrebbero avere i dati giusti.

Eppure nelle ultime corse non ha funzionato quello che han portato. Risultato, sei o sette decimi al giro di ritardo in qualifica e la necessità di inventarsi qualcosa di diverso per la gara sfruttando le gomme in maniera diversa. Ma c’è una resurrezione, lo sostiene Alonso dopo il quarto posto tedesco: «Nelle ultime due gare abbiamo capito perché siamo lenti in alcuni tratti di curva e su questo abbiamo impostato le modifiche che porteremo in Ungheria. E’ positivo perché sappiamo in che direzione andare e abbiamo capito cosa non va. E poi, senza gli errori della Malesia e del Bahrain (è la prima volta che li ammette, ndr) saremmo in testa al mondiale pur con una macchina che non è nulla di che anche se più competitiva rispetto alle altre Ferrari avute in passato e per questo sono fiducioso».

Ma Alonso è fiducioso

Se ha fiducia lui che la guida, allora c’è da sperare che sia così. In ogni caso ci sono 34 punti di distacco da Vettel e col passo di gara che ha il tedesco, è dura recuperare di colpo il divario. C’è poi il mistero Massa. Velocissimo in qualifica rispetto al compagno, bravissimo in partenza (era dal lato pulito della pista) ma poi dopo 4 giri fermo: «Si sono bloccate le ruote posteriori in frenata, sono finito in testacoda e quando ho messo le marce non entravano ho provato a partire in 5 ma si è spento il motore».

Nelle ultime due gare abbiamo capito perché siamo lenti in alcuni tratti di curva e su questo abbiamo impostato le modifiche che porteremo in Ungheria


Di solito succede anche a noi al semaforo partendo in prima, figurarsi in 5, ma poi la Ferrari, tramite Sky Sport, ha detto che la macchina di Massa non aveva niente. Errore del pilota in staccata? E allora perché da Montecarlo in poi è sempre Massa e sempre dallo stesso lato sinistro? Cause diverse, situazioni differenti, risultati identici.

Nessuno tocchi Massa

Criticarlo senza sapere i perché è facile e in F.1 ci si ferma alla superficie. Se Massa è bollito, allora la Ferrari sta sbagliando a tenersi un pilota non efficiente e pericoloso. Ma visto che Felipe non è bollito e fa bene il suo lavoro, ci sono ragioni che non sappiamo su cose che alla Ferrari sanno benissimo.

Dargli addosso solo per sport equivale al tiro al piccione, non se lo merita Massa e la Ferrari. I problemi da risolvere sono tecnici e con un pilota in lotta per il mondiale, Alonso, è normale che le strategie siano tutte in quella direzione. «Abbiamo visto che la durata delle gomme non era quella che pensavamo – ha detto Massa – forse sarebbe stato meglio diversificare le strategie».

Criticarlo senza sapere i perché è facile Dargli addosso solo per sport equivale al tiro al piccione, non se lo merita Massa e non se lo merita la Ferrari


Magari col risultato di trovarsi davanti il pilota sbagliato, meglio non rischiare. Quindi se le ragioni dei misteri di Maranello sono tante, sono anche molte le ragioni di una resurrezione: «Fino ad Austin l’anno scorso ero in testa, fra incidenti e corse varie mi sono mangiato il vantaggio – dice Alonso – in F.1 succedono cose strane che possono cambiare i risultati. Io sono fiducioso e penso che ce la possiamo fare». E allora restiamo attaccati a questa fiducia e al colpo di reni della Rossa.

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