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Intanto in sala stampa è rientrato in buone condizioni il fotografo italiano Bruno Diodato che era insieme a tre colleghi nel punto dove Perez è andato a sbattere. La sua testimonianza: "Ho visto arrivare il gruppo e capito che Perez stava per colpire la barriera. Di istinto, come mi hanno insegnato nelle mie attività professionali, mi sono gettato a terra ed è lì che mi sono ferito le gambe. Ho visto l'esplosione dei pezzi, ho alzato gli occhi al cielo e lì mi sono caduti dentro dei residui di carbonio. Col mio corpo ho protetto gli altri due fotografi, ma ho tenuto gli occhi chiusi e chiesto dell'acqua, non li ho riaperti fino a quando non mi hanno passato una bottiglia e li ho lavati. Mi hanno portato in ospedale per controlli, era tutto ok e ho voluto tornare subito in pista. Una volta che non vince una Red Bull volevo esserci a tutti i costi e se il sacrificio è servito, felice di averlo fatto". Con qualche cerotto sulle gambe e lo spavento, restano le immagini: "ho fatto tutta la sequenza, per cui..."
Infatti, nel corso del primo dei 78 giri previsti, si è consumato un pericoloso incidente tra Sergio Perez, Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen in fondo al gruppo. La Red Bull del messicano è stata toccata dalla Haas di Kevin Magnussen in salita verso la curva del Casino, perdendo completamente il controllo finendo nelle barriere e coinvolgendo anche la vettura di Nico Hulkenberg, rimasto spettatore del contatto. Tutti i piloti hanno lasciato la pista sulle loro gambe, venendo accompagnati a piedi nei rispettivi box. La Direzione Gara ha deciso di non investigare su quanto accaduto giudicandolo solamente incidente di gara. Nel botto numerosi sono stati i pezzi di carbonio che sono rimasti sulla pista e volati oltre le barriere, colpendo i fotografi e gli addetti ai lavori, come appunto Bruno Diodato.
Total mayhem at the race start 💥😱#F1 #MonacoGP pic.twitter.com/DhLEolwp8y
— Formula 1 (@F1) May 26, 2024