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La Formula 1 è un mondo in continua evoluzione, c’è chi va, chi torna e chi è pronto a ritornare. Pronto al rientro sarebbe uno dei nomi più famosi del paddock e stiamo parlando di Flavio Briatore. La chiamata, secondo quanto riportato sul Corriere, sarebbe arrivata dal presidente del gruppo Renault. La richiesta di Luca De Meo è decisamente ardua, ovvero risanare le sorti di Alpine dopo un avvio di stagione alquanto deludente per un team costruttore come quello dei francesi.
Briatore, 74 anni e reduce da un tumore cardiaco, avrebbe già accettato l’invito al rientro in Formula 1 ed iniziato il suo lavoro di ricerca di una campagna acquisti non del detto facile per Alpine. Il suo ruolo sarebbe quello di uno speciale supervisore che non prevede un coinvolgimento nell’attività in pista, ma di supporto all’operato dell’attuale team principal Bruno Famin. Il ritorno del manager di Cuneo nel Circus è sostanzialmente clamoroso. È una figura che si vede spesso nei paddock, è vero, era presente proprio questo weekend al Gran Premio di Monaco, ma come semplice invitato di amici con cui ha mantenuto buoni rapporti dopo l’addio alla F1 per lo scandalo sportivo dell’incidente volontario di Nelson Piquet Jr nel Gran Premio di Singapore 2008 per favorite il mondiale di Fernando Alonso, finito poi nelle mani di Felipe Massa per pochi secondi per poi restare nella bacheca di Lewis Hamilton.
Fu proprio questa vicenda a spingere la Federazione Internazionale dell’Automobile a decidere di radiarlo dalla Formula 1 al termine della stagione 2009. Di lì è seguita poi una “riabilitazione”, ma un vero e proprio addio alle corse non c’è mai stato. Infatti, oltre a seguire le sue attività commerciali sparse in giro per il mondo, Briatore ha sempre mantenuto un ruolo importante nel Paddock, grazie anche alla sua storica amicizia con Bernie Ecclestone, ma anche Toto Wolff e Fernando Alonso, tant’è che nel corso della pausa invernale i tre sono stati avvistati nel Principato di Monaco a fare colazione insieme. L’amore per il motorsport del manager, come si evince dalle sue numerose partecipazioni, non è mai stato messo da parte, nonostante le divergenze con la FIA.
Ed oggi tutto sarebbe pronto per un suo clamoroso ritorno come figura attiva in Formula 1 per il team Alpine, ridenominazione del team Renault, con cui Briatore ha vinto due titoli piloti e costruttori nel 2005 e nel 2006 con Fernando Alonso, voluta nel 2021 per promuovere i modelli stradali. Luca De Meo, presidente del gruppo transalpino, è consapevole che ci voglia una figura esperta e di grande esperienza per l’impresa a cui è chiamato il team e Briatore potrebbe essere una marcia in più da aggiungere agli sforzi di Bruno Famin. Nelle ultime tre stagioni la squadra ha avuto un lento declino: una vittoria nel 2021 in Ungheria grazie ad Esteban Ocon, il quarto posto nei costruttori nel 2022 e il sesto lo scorso anno. La situazione attuale, però, è decisamente inferiore alle aspettative a cui un costruttore come Alpine può ambire. Solamente due punti in otto appuntamenti disputati finora realizzati uno a testa dalla line up composta da Esteban Ocon e Pierre Gasly.
I problemi di Alpine sono in profondità, nelle radici della squadra, sostanzialmente divisa in due parti. Da un lato la sede francese con quartier generale a Viry-Châtillon, dove vengono sviluppati i motori, e dall’altra la sede inglese di Enstone, dove vengono progettati il telaio, il cambio e l’assemblaggio della monoposto. Tra le due fabbriche manca un vero e proprio collante, capace di far fare quel passo in avanti alla vettura. Servirebbero delle figure chiave per far funzionare tutti gli ingranaggi ma Alpine ha deciso di fare l’opposto licenziando già dopo il primo Gran Premio i principali responsabili del progetto, come il direttore tecnico Matt Harmann e l’addio di Davide Brivio, tornato in MotoGP. La volontà di De Meo è quella di emulare il modello tripartito messo in piedi da McLaren negli ultimi anni. Proprio dalla squadra di Woking, Alpine ha assunto il suo nuovo direttore tecnico, David Sanchez, che in precedenza ha lavorato nello stesso ruolo anche per Ferrari.
La squadra per poter crescere e mettere da parte questo lento declino ha bisogno di progettisti e proprio qui entra in gioco Briatore. Anche se ormai lontano da tempo dal mercato degli ingegneri, una figura come la sua potrebbe convincere tecnici brillanti, già quasi tutti accasati in altri team, ad abbracciare la causa Alpine. Uno di questi potrebbe essere proprio Adrian Newey che lascerà ufficialmente la Red Bull a marzo 2025. Qualora l’inglese dovesse accettare la proposta, il suo operato potrebbe essere visibile solamente tra due anni, nel 2026, quando debutterà il nuovo regolamento tecnico della Formula 1, che riguarda principalmente lo sviluppo delle Power Unit che si tradurrà in modifiche anche dal lato progettistico, come abbiamo evidenziato in questo articolo. In pole position nelle trattative per avere Newey, però, c’è attualmente la Ferrari, anche se dalla Germania arrivano voci sulla perdita d’interesse del team di Maranello sul progettista più vincente della Formula 1 moderna.
More chaos on the first lap of the Monaco Grand Prix 🫣
— Formula 1 (@F1) May 27, 2024
A close call for Gasly when his team-mate Ocon collided into the right front #F1 #MonacoGP pic.twitter.com/tlR51nCI6a
Per aiutare Alpine, però, non servirà solamente portare tecnici nuovi nel team, ma rivedere anche la situazioni piloti. Infatti, l’ultimo Gran Premio di Monaco ha evidenziato una grande spaccatura tra Pierre Gasly ed Esteban Ocon che era ormai nell’aria già da diverso tempo. Tra i due i rapporti non sono mai stati idilliaci, fin da piccolini nell’era dei kart; avevano provato una convivenza quando Gasly è passato dall’allora AlphaTauri dalla squadra francese, ma il numero #10 si è spesso lamentato dei presunti favoritismi del muretto box nei confronti del compagno. Tuttavia, il problema non è questo. Nel corso del primo giro dei 78 dell’appuntamento monegasco, fermato poi dalla bandiera rossa per il rovinoso incidente tra Sergio Perez, Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, Ocon ha tentato in maniera ottimisa un sorpasso in ingresso del tunnel prendendo la monoposto di Gasly, danneggiando così entrambe le monoposto, avendo anche la peggio in quanto costretto al ritiro, in un weekend che era iniziato al meglio per Alpine, dato che erano riusciti a raggiungere per la prima volta stagionale il Q3 con Gasly ed Ocon subito alle sue spalle in 11esima posizione. Il sorpasso del numero #31 ha generato l’ira di Bruno Famin che, già nel corso della bandiera rossa, ha dichiarato a Canal+ che la mossa di Ocon era stata completamente fuori luogo e che di star valutando dei provvedimenti drastici.
Una possibilità potrebbe essere che Alpine decida di lasciare a casa Ocon per il prossimo Gran Premio del Canada, in calendario tra due settimane, lasciando la monoposto nelle mani di Jack Doohan, pilota di riserva, o di Mick Schumacher, che fa parte del loro programma FIA WEC. L’opzione più probabile, però, è quella che il francese venga sostituito per il prossimo anno da uno dei due piloti sopra citati o Zhou Guanyu. Le sue possibili destinazioni potrebbero essere Haas, con cui è già in trattative, anche se il favorito per il sedile del team americano è Oliver Bearman , oppure Williams, che sta testando il terreno per mettere sotto contratto Valtteri Bottas. Remote le speranze di Ocon di approdare in Mercedes come sostituto di Lewis Hamilton in quanto Toto Wolff, che ha fatto parte del suo management, sembra essere sempre più propenso a promuovere Andrea Kimi Antonelli dalla Formula 2 direttamente al fianco di George Russell. Quindi è quasi del tutto certo che le strade di Esteban Ocon e Alpine sono destinate a separarsi al termine della stagione.