F1. FIA, arrivano altri due licenziamenti e scatta l'allarme per Ben Sulayem: carenza di personale

F1. FIA, arrivano altri due licenziamenti e scatta l'allarme per Ben Sulayem: carenza di personale
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Periodo complicato per Ben Sulayem che ha licenziato altri due membri chiave della FIA, che si trova adesso a carenza di personale; a farne le spese sono Rui Marques e i piloti di Formula 1 e Formula 2
28 novembre 2024

La FIA sta attraversando un periodo molto complicato, soprattutto a livello mediatico, e si trova adesso nuovamente al centro del ciclone. La Formula 1 si sta preparando a scendere in pista questo weekend per il suo penultimo appuntamento stagionale, il Gran Premio del Qatar 2024, ma la Federazione si trova a corto di personale dopo l’ennesimo licenziamento.

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Tim Mayer, steward senior da 15 anni, e Janette Tan, vicedirettrice di gara della Formula 2, sono gli ultimi due nomi in ordine cronologico ad aver lasciato, per volontà proprio o sotto la pressione di Ben Sulayem, la FIA. Nell’arco di due settimane sale dunque a quattro il numero di dirigenti che hanno detto addio alla Federazione; gli ultimi due sono Niels Wittich, direttore di gara della Formula 1, e Paolo Bassari, responsabile della conformità FIA. Il licenziamento di Tan fa, però, scattare un vero e proprio campanello d’allarme. Infatti, secondo quanto riportato da BBC, Tan avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttore di gara della Formula 2 per questi ultimi due round conclusivi dopo la promozione in massima categoria di Rui Marques, che ha assunto il ruolo di Wittich già da Las Vegas.

Adesso Rui Marques, al suo secondo weekend da direttore di gara, sarà costretto a ricoprire tale ruolo anche per la Formula 2 e la F1 Academy, categoria riservata alle donne e gestita da Liberty Media. Tim Mayer, intercettato da BBC Sport, è rimasto “incredulo” dalla mole di lavoro che Marques dovrà svolgere da qui alla fine della stagione, ma ancor di più l’addio di Janette Tan che, oltre ad essere vicedirettrice di gara della Formula 2, ha svolto il ruolo di direttore delle operazioni di gara del Gran Premio di Singapore. “È l'incarnazione del tipo di persona che vogliamo che lavori per la FIA, la migliore della prossima generazione di direttori di gara – ha commentato Mayer - Non conosco le circostanze, ma si potrebbe pensare che lavorerebbero molto duramente per tenere qualcuno con il suo carattere”.

Tuttavia, per quanto inusuale tale circostanza, non sarebbe la prima volta che un direttore di gara svolga questa funzione sia per la Formula 1 che per la Formula 2 nell’arco dello stesso weekend. L’ultimo è stato Charlie Whiting, scomparso nel 2019, e che ha deciso di andare in pensione più di un decennio fa per la mole di lavoro richiesta dalla FIA. “So quanto siano duri entrambi i lavori", ha detto Mayer. "Mi piace molto Rui, ma lo metterà sotto una pressione incredibile. Non ci sono molti direttori di gara FIA di livello platinum, che è la certificazione di livello più alto della FIA. Io sono uno di loro. È un sacco di lavoro e, se lo fai bene, ti svegli ogni giorno con un'ulcera pensando a tutte le varie cose che devi gestire. Non si stanno facendo alcun favore. Stanno letteralmente esaurendo le persone per fare quei lavori”.

Con queste parole finale, Mayer ha infatti focalizzato l’attenzione su quello che è un grosso problema che Ben Sulayem, presidente della FIA, dovrà risolvere al più presto, ovvero la mancanza di personale. Le richieste della Federazione e la pressione svolta dai commissari locali, non sempre viene vista di buon occhio dai commissari di alto livello, che spesso preferiscono lasciare il loro posto di lavoro per iniziare a lavorare per i team, e non più il contrario come accadeva una volta. Nell’ultimo anno, la FIA ha perso anche il direttore sportivo Tim Nielsen, il direttore tecnico Tim Goss, l'amministratore delegato Natalie Robyn, insieme alla responsabile della commissione per le donne Deborah Mayer, al segretario generale della mobilità Jacob Bangsgaard e al direttore delle comunicazioni Luke Skipper.

Molti addetti ai lavori, inoltre, sottolineano quanto sia certi versi “umiliante”, riferisce ad Automoto una nostra fonte che ha per anni lavorato a stretto contatto con la direzione di gara, dover far fronte ad alcune richieste della FIA. Ultima tra tante quella, espressa direttamente dal Presidente Mohammed Ben Sulayem, riguardante il linguaggio non consono dei piloti nelle comunicazioni ufficiali, quali conferenze stampa e team radio. “Secondo lui i piloti devono essere penalizzati per aver imprecato, e ciò che è successo da allora lo dimostra” ha continuato Mayer. Dato per certo che i steward devono svolgere il loro lavoro come organismo indipendente, bisogna però evidenziare che non sempre è così, come accaduto già lo scorso anno in Arabia Saudita con Fernando Alonso. “Ci sono volte in cui si è impegnato direttamente a far conoscere le sue opinioni. Non direttamente con gli steward, ma tramite il suo staff - ha ribadito Mayer riferendosi a Ben Sulayem - Parte del compito degli steward è far rispettare la politica della FIA in merito alle regole. Tecnicamente, il linguaggio scurrile è fuorilegge, quindi non è ingiusto. Se sia ragionevole perseguire i conducenti per parolacce piuttosto blande è un'altra questione. Per la maggior parte dei piloti, l'inglese è la seconda, terza o quarta lingua e per ogni bambino di go-kart del mondo, quella parolaccia è la prima parola che imparano in inglese. Ci sono altri modi per gestire questo genere di cose, a meno che il tuo desiderio non sia quello di flettere i muscoli”.

Arriviamo, però, adesso alla motivazione del licenziamento di Mayer, arrivato solamente nella giornata di martedì tramite un messaggio inviato da uno degli assistenti del Presidente Ben Sulayem. “Per una federazione che fa affidamento sui volontari che licenziano tramite SMS qualcuno che ha dato un contributo significativo, non si può parlare bene della gestione della federazione” ha aggiunto. “La motivazione ufficiale del licenziamento è che hanno ritenuto che ci fosse un conflitto di interessi con la FIA, in quanto avevo esercitato il diritto di revisione nel mio ruolo di organizzatore” ha dichiarato Mayer, figlio del cofondatore della McLaren Teddy Mayer. Il tutto si riferisce a quando, a seguito dell’invasione di pista al termine del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, Mayer ha rappresentato gli organizzatori del COTA in un'udienza sul "diritto di revisione" in merito alla decisione di infliggere loro una multa di 500.000 euro, di cui 350.000 euro sospesi. “Ma non è per questo che sono stato licenziato. Essere un organizzatore è un ruolo che ho svolto, a beneficio della FIA, per oltre 12 anni. Non è una novità. Nonostante la questione sia stata risolta in modo tranquillo e amichevole, lui [Ben Sulayem, ndr] è ancora arrabbiato e ha deciso di licenziarmi. Dopo 15 anni di volontariato come steward, un decennio di insegnamento ad altri steward e centinaia di ore di volontariato in altri ruoli, ho ricevuto un messaggio da uno dei suoi assistenti”. In effetti, il licenziamento arriva anche in seguito alla sua rimozione dal collegio degli steward del Gran Premio di San Paolo.

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