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Ferrari Vettel ovvero quando finisce una storia d'amore. I due, come si conviene a personaggi di tale lignaggio, hanno annunciato la separazione a fine stagione. Ammesso che poi la stagione parta davvero e non resti sulla carta. Il che sarebbe un bel paradosso. La cosa strana? Che l'annuncio del divorzio fra Sebastian Vettel e la Ferrari sia arrivato a metà maggio, in una stagione che non ha disputato nemmeno una gara per la pandemia da Covid19. Il contratto del pilota tedesco era in scadenza, ma pochi mesi fa Mattia Binotto, responsabile della GES Ferrari, e lo stesso pilota avevano detto che non c'era fretta. Che c'era tutto il tempo per decidere. Ma a quanto pare tutto questo tempo non c'era se, a metà maggio di un anno che non c'è, i due hanno annunciato la separazione.
Chi sarà il sostituto lo dicono alcuni indizi, ma la rosa si restringe a tre nomi: Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo e Carlos Sainz. Fra i tre il ... meno problematico è l'ultimo, spagnolo, figlio dell'ex campione del mondo rally Carlos Senior, attualmente alla McLaren, scuderia inglese che con la Ferrari ha aperto la guerra sulle nuove regole. E forse non a caso. Di sicuro il tedesco dice che non è una questione di soldi ma di priorità: "Le questioni finanziarie non hanno avuto alcun ruolo in questa decisione congiunta. Non è questo il modo in cui penso quando si tratta di fare determinate scelte e non lo sarà mai. Ciò che è accaduto in questi ultimi mesi, ha portato molti di noi a riflettere su quali siano le nostre reali priorità nella vita. Bisogna usare la propria immaginazione e adottare un nuovo approccio a una situazione che è cambiata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su ciò che conta davvero quando si tratta del mio futuro". Le parole del tedesco fanno capire che le corse, la F.1, non siano più quella priorità cui ha dedicato ampia parte della sua vita agonistica.
Cosa farà adesso Vettel? Le indiscrezioni lo portano a un ruolo familiare, lontano dalle corse. Ma c'è lo spiraglio della frase: "mi prenderò il tempo necessario per decidere" che in F.1 vuol dire anche che se c'è la proposta giusta, ci si può ripensare. Gli scenari possibili si riducono a tre: Hamilton, strappato alla Mercedes ma vorrebbe dire rimettere in discussione il progetto Leclerc e di sicuro costa molto. Ricciardo, ovvero uno veloce come Vettel e forse più, con vittorie nei GP ed esperienza. Costerebbe meno ma anche in questo caso andrebbe a minare il progetto Leclerc perché Daniel non verrebbe alla Ferrari per fare la spalla. Infine Sainz. Non ha vinto niente, un solo podio in quasi 100 GP, ma è giovane, bravo, senza pretese e non darebbe fastidio a Leclerc, che potrebbe continuare nel progetto ipotizzato dalla Ferrari. Restava l'ipotesi Giovinazzi, ma se non si corre non matura esperienza e in questo 2020 disgraziato il pilota pugliese vede liberarsi un sedile importante alla Ferrari senza avere le armi per potersi candidare. Un peccato davvero.