F1. Ferrari, Vasseur: “Siamo sulla strada giusta”. E sui futuri aggiornamenti dice…

F1. Ferrari, Vasseur: “Siamo sulla strada giusta”. E sui futuri aggiornamenti dice…
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Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, analizza il Gran Premio di Ungheria 2024 di Formula 1 della Rossa
21 luglio 2024

L’anno scorso ci classificammo a 65 secondi di distacco dalla Red Bull, mentre questo fine settimana ne abbiamo accusati solo 20 dal primo classificato. Credo che negli ultimi 12 mesi abbiamo fatto un buon lavoro, ma ora dobbiamo fare di più. È chiaro che la McLaren fosse più veloce di noi, di almeno due o tre decimi nell’arco dell’intero weekend. Ma tenendo conto del nostro punto di partenza, nelle ultime due o tre gare abbiamo recuperato. Dobbiamo fare un salto in avanti in termini di performance, ma siamo sulla strada giusta”: così il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, sintetizza il Gran Premio di Ungheria 2024 di Formula 1 della Rossa.

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Un weekend, questo, in cui la Ferrari ha portato un aggiornamento al fondo per tamponare l’annoso problema del bouncing. Ha funzionato? “Credo che ci sia sempre un equilibrio tra la deportanza e il bouncing – ha spiegato Vasseur nell’incontro riservato alla stampa presente in pista all’Hungaroring cui ha partecipato anche Automoto.it -. Vale per tutti: ne parlavo ieri con alcuni colleghi, e siamo tutti sulla stessa barca. Dipende dalla pista e dal set-up. È vero che Budapest non è il tracciato più duro da questo punto di vista, ma penso che sia un miglioramento”.

Nel contesto di una gara in cui la Ferrari secondo Vasseur era in “uno stato di forma migliore rispetto alle qualifiche”, con Charles Leclerc si è corretta la strategia in corsa. “Ci aspettavamo di disputare uno stint più lungo con le hard, ma quando ci siamo ritrovati imbottigliati alle spalle di Hamilton e Verstappen abbiamo dovuto prendere una decisione diversa. Restando in pista con le stesse gomme degli avversari non avremmo avuto lo slancio per sorpassare. Hamilton, però, si è fermato nello stesso giro, e ci siamo ritrovati bloccati alle sue spalle all’inizio dello stint”.

Tornando all'aggiornamento, “non era pianificato che portassimo qualcosa questo weekend – ha osservato Vasseur - ma dopo Silverstone abbiamo lavorato come pazzi in fabbrica. Subito dopo la gara, si sono cercate soluzioni in galleria del vento. Le abbiamo trovate, e siamo stati in grado di produrre quattro kit per questo weekend”. Questo per “fare dei piccoli passi in avanti”. “A volte è difficile – concede -. Quando ci si ritrova quinti o sesti si ha la tentazione di cambiare tutto, perché ci si sente lontani anni luce. Noi ci siamo concentrati sul fare piccoli progressi in diverse aree. Focalizzarsi sui dettagli è molto più semplice se si è davanti”.

E questa concentrazione continua anche in seguito all’addio di Enrico Cardile. “Dopo la pausa estiva, annunceremo la nostra nuova organizzazione – specifica Vasseur -. In ogni caso, ci sono centinaia di persone al lavoro sulla vettura, non una sola. Il singolo è meno importante del gruppo. Vale sia quando si assume personale, che quando qualcuno se ne va. La stabilità del gruppo c’è, e stiamo lavorando molto bene. Nell’arco di 12 mesi abbiamo ridotto di due terzi il distacco dalla concorrenza. Ovviamente non dobbiamo fermarci qui. Non sono felice di trovarmi 20 secondi dietro qualcuno”.

Si diceva dei piccoli passi in avanti che si auspica la Ferrari. Leclerc a Silverstone aveva detto che possono avere degli effetti macroscopici. Vasseur è d’accordo? “Se si parla di deportanza – risponde alla domanda di Automoto.it - è facile avere correlazione in termini di punti e di tempi sul giro. Ma nel momento in cui si interviene sulla guidabilità della monoposto, è molto più difficile, perché dipende dalla fiducia dei piloti, e non si può quantificare numericamente quando, ad esempio, affrontano curva 9 a Silverstone e non si sentono sicuri del bilanciamento della macchina.

"A lungo termine avere una mancanza di fiducia porta a fare dei passi indietro che giro dopo giro diventano pesanti. Credo che abbiamo fatto dei buoni progressi in questa direzione.”. Passo dopo passo: così la Ferrari cercherà di risalire la china in una lotta allo sviluppo da cui pure l’ormai detronizzata regina della F1, la Red Bull, a sorpresa sta uscendo perdente.

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