F1. Ferrari, Vasseur: “Se ieri avessimo messo a segno il giro buono in qualifica, avreste detto che eravamo tornati"

F1. Ferrari, Vasseur: “Se ieri avessimo messo a segno il giro buono in qualifica, avreste detto che eravamo tornati"
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Fred Vasseur dopo il podio di Carlos Sainz nel Gran Premio d'Austria 2024 di Formula 1 vede il bicchiere mezzo pieno, invitando a riflettere su uno degli episodi che ha segnato il weekend della Rossa
30 giugno 2024

Se ieri avessimo portato a termine il giro buono in qualifica, avreste detto che eravamo tornati, che stavamo lottando con la Red Bull, a meno di un decimo dalla pole position. A Monaco vi avevo detto che un buon o un cattivo risultato non avrebbero cambiato la mentalità del team”: è un Fred Vasseur che vede il bicchiere mezzo pieno quello che si è presentato davanti alla stampa dopo il terzo posto della Ferrari con Carlos Sainz nel Gran Premio d’Austria 2024 di Formula 1.

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"Alcuni weekend siamo più veloci di tutti, altri siamo a livello di Max e altri ancora siamo un passo indietro – ha osservato nell’incontro con i giornalisti presenti in pista al Red Bull Ring, tra cui Automoto.it -. In questo fine settimana siamo partiti arretrati, ma la reazione è stata buona, e credo che sabato mattina fossimo in una forma decisamente migliore. Ritengo che Silverstone ci sarà utile. Abbiamo degli upgrade in canna che arriveranno più avanti, e non cambieremo il nostro approccio”.

Quando gli chiediamo il perché delle divergenze di vedute di Leclerc e Sainz sugli inconvenienti della Rossa, Vasseur ci tiene prima di tutto a puntualizzare una cosa. “Problemi è una parola grossa. Alla curva quattro ieri avevamo un vantaggio di un decimo e mezzo su Norris, e se avessimo chiuso il giro saremmo stati davanti, con una percezione completamente diversa. Sicuramente anche quando si coglie la pole, e persino quando si vince, si possono avere problemi con la macchina. Se così non fosse, sarebbe l’inizio della fine”.

Avendo stili di guida molto diversi, Charles e Carlos possono dare riscontri differenti, ma abbiamo cambiato la macchina moltissimo tra sabato mattina e sabato pomeriggio, e penso che le cose siano migliorate. Sarà molto utile per noi sfruttare le due sessioni di prove libere del venerdì a Silverstone, nel caso in cui il tempo sia buono. Comunque, non ho un giudizio negativo sulla nostra performance. In gara eravamo lontani da Max, ma avevo il sentore che potessimo ottenere di più oggi”.

Vasseur sottolinea poi che in McLaren, anche senza apparenti upgrade da Miami, non stanno con le mani in mano. “Il fatto che non si vedano nuove parti non vuol dire che non stiano sviluppando la macchina. Quello che si vede per prima è la pelle della vettura, l’aerodinamica. Ma non significa che non lo stiano facendo”. In ogni caso, una volta superati i problemi di surriscaldamento dei freni visti in qualifica, in gara oggi “eravamo convinti che avremmo avuto un vantaggio di gomma alla fine e che avremmo potuto battagliare con Russell negli ultimi giri. Per nostra sfortuna, però, abbiamo avuto del traffico, con alcune macchine alla fine del secondo stint che avevano un treno di gomme nuovo”.

Quanto al weekend di gara di Charles Leclerc, che il monegasco ha chiuso in undicesima posizione, Vasseur spiega: “Prendersi dei rischi in qualifica fa parte del gioco. Se avesse spinto leggermente meno sarebbe stato terzo anziché secondo e sarebbe stato sicuramente meglio del sesto tempo. Possiamo dire che c’è della frustrazione per il weekend di Charles, perché avremmo avuto il potenziale per fare meglio sabato mattina e anche venerdì pomeriggio, e cogliere molto più punti. Ora dobbiamo sederci a un tavolo e vedere in che cosa possiamo migliorare. È solo una gara su 24, e la prossima settimana si corre di nuovo”.

E l’opportunità di tornare subito in pista, per giunta su un tracciato che vanta curve molto veloci, è un’occasione d’oro per la Ferrari per cercare di venire a capo di un problema che sembra infastidire non poco Carlos Sainz. “Il bouncing era già meno evidente ieri pomeriggio. È anche questione di set-up, e con un aggiornamento spesso ci vogliono un paio di gare per ingranare. Oggi, poi, gli upgrade hanno un effetto meno potente rispetto a prima, e possono generare un deficit dovuto alla necessità di affinare l’assetto. Per questo le FP1 e le FP2 di Silverstone saranno preziose”. Insomma, domani è un altro giorno. 

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